APPELLO a tutte le forze politiche, sociali e culturali
per la creazione in Italia di un Istituto internazionale di ricerca per la Pace e la risoluzione dei Conflitti (IIPCo).
 
L’esigenza di sviluppare strategie e strumenti alternativi all’uso della violenza nella gestione dei conflitti è sempre più avvertita nel mondo contemporaneo.
Anche l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite si è fatta interprete di tale esigenza individuando nel periodo 2001 - 2010 il Decennio internazionale per una cultura della pace e della nonviolenza a favore dei bambini del mondo (Risoluzione n. 53/25 del ‘98) e stabilendo successivamente una Dichiarazione e Programma di azione per una cultura di pace (Risoluzione n. 53/243 del ‘99) nella convinzione che "la pace è un processo costruttivo, dinamico e partecipativo che promuove il dialogo e la risoluzione dei conflitti in un clima di mutua comprensione".
Va tuttavia ricordato che già nel 1959 veniva costituito in Norvegia il primo Istituto internazionale di ricerca per la pace finanziato da istituzioni pubbliche, il P.R.I.O (Peace Research Institute Oslo). Nei decenni successivi molti altri Paesi europei hanno seguito questo esempio costituendo analoghi istituti, sempre con risorse pubbliche.
Una simile istituzione potrebbe fornire, anche in Italia, utili conoscenze interdisciplinari per favorire la diffusione di una cultura di pace e in particolare la formazione di conoscenza per la gestione costruttiva dei conflitti a tutti i livelli della vita collettiva, dalle problematiche locali ed interculturali alle missioni internazionali di pace.
 


Ci rivolgiamo quindi
 
a tutte le forze politiche, sociali e culturali perché contribuiscano a creare anche nel nostro paese un Istituto internazionale di ricerca per la pace e la risoluzione dei conflitti mediante apposita legge.
Tale Istituto, pur godendo di finanziamenti pubblici, dovrà possedere forma giuridica e struttura organizzativa tali da garantire la sua piena autonomia intellettuale e operativa premessa indispensabile per una seria attività scientifica.
 
 
Lo stesso dovrà inoltre caratterizzarsi per:
- un permanente collegamento internazionale che dovrà tradursi in un’ampia e fattiva collaborazione con analoghi istituti esteri;
- una convinta apertura alla società civile italiana per sviluppare con le sue diverse componenti progetti comuni di ricerca, divulgazione e formazione.
 
 
 
Il comitato promotore
Centro Studi Difesa Civile
Movimento Internazionale della Riconciliazione
Associazione per la Pace
Beati i Costruttori di Pace
Gruppo Autonomo di Volontariato Civile
Azione Nonviolenta
Società Italiana di Psicologia
Peace-Link