IMPIANTI ALIENI: GLI ULTIMI SVILUPPI
Del Dr. Roger Leir (traduz. ENRICO BACCARINI)
Da UFO NOTIZIARIO n°55, febbraio/marzo 2005
A tutt'oggi sono state eseguite undici operazioni chirurgiche per rimuovere, dai corpi di soggetti che asseriscono di essere stati rapiti da esseri alieni, impianti di natura sconosciuta. Come per tutti i casi presenti in letteratura la stessa attenzione e cura è stata posta negli esami eseguiti sui soggetti sia attraverso la normale analisi medica sia attraverso analisi psicologiche, ovviamente tenendo conto anche di una indagine rigorosa sulle affermazioni inerenti i loro incontri con presunti extraterrestri. Sul piano scientifico il fine ultimo di tali esami è la determinazione del livello odierno del fenomeno dei rapimenti alieni. Quando sarà possibile cercheremo di corroborare tali incontri con evidenze e documentazioni ricavate dalla nostra ricerca. Gli elementi utilizzati per questi nostri propositi sono stati variamente attinti e orientati traendo essi origine dalle scienze accademiche come pure da differenti aree di studio quali l'elettronica e la metallurgia. Durante le nostre ricerche siamo riusciti a collezionare un enorme quantitativo di dati riferiti a questi ritrovamenti, come ad esempio "marchi" corporei che possono essere illuminati ed irraggiati con luce ultravioletta nera o lesioni al derma che per la loro tipologia non appaiono in nessun testo medico accettato, facendo riferimento ad oggetti che presentano anomalie magnetiche e cambiamenti strutturali della loro resistenza metallica, o a fenomeni quali una crescita accelerata dei capelli e delle unghie in seguito a dette esperienze. Possono risultare fra i fenomeni connessi una cecità notturna o una ipersensibilità alla luce come anche episodi anomali di malessere estremamente rapidi. Tutto ciò costituisce solo una minima parte dei nostri riscontri. Questi "corpi del reato" risultano esistere al di sopra di ogni dubbio ma tuttavia non sembrano venire accettati dal mondo accademico e scientifico. Per quest'ultimo tutte le prove riscontrate possono, al massimo, essere considerate come indizi aneddotici. Ma niente di più. Dal canto nostro, noi ci siamo invece mossi arrivando a considerare queste evidenze come reali per poi proseguire accettando alcuni dei resoconti che ci provengono da soggetti propriamente considerati come "rapiti". A questo livello, quando cioè la presenza di oggetti metallici può essere assommata a resoconti di rapimenti, una nuova luce sembra irradiare tutta c fenomenologia. È da evidenziare che gli oggetti metallici indi ti all'interno dei soggetti vengono identificati anche da strumentazioni come i raggi X lo scan CAT e la risonanza magnetica.
Per molti anni, fino ad oggi, ho personalmente ascoltato numerose storie di abduction non riportatemi da individui venienti da tutto il mondo. Sono stato in oltre quaranta paesi e in ceti di differenti. E attraverso le mie ricerche ed i miei viaggi ho trovato che esiste un filo comune a tutte le abduction. Un racconto che viene riportato da un individuo proveniente dal Brasile si presenta sicuramente differente rispetto ad un altro proveniente dall’ Inghilterra, dal Perù o dal Giappone. Tuttavia, sebbene l'evento specifico possa variare da caso a caso, l'essenza delle singole esperienze risulta inalterata e, soprattutto comune a tutto il mondo. In visione generale che si riferisce alle diverse età dei soggetti coinvolti in questo tipo di esperienze, possiamo trarre alcune conclusioni che ci sembrano di notevole interesse. La fascia di età compresa fra l'infanzia e circa i sessant'anni pare essere il periodo tipico in cui queste esperienze sembrano manifestarsi. È anche emerso come questi individui non siano sovente i soli a manifestare tali fenomeni all'interno di un unico nucleo familiare, coinvolgendo in alcuni casi una o due generazioni precedenti. E le mie ricerche in riferimento al fenomeno degli impianti sembrerebbero aver dimostrato dei modelli "ripetitivi" simili. Certamente, cioè secondo i nostri standard terrestri, non dobbiamo "marcare" ogni orso che si trova nella foresta oppure ogni balena nel mare per ottenere un quantitativo sufficiente di dati tale da studiare questi esseri. Ritengo dunque che l'impianto di oggetti nanotecnologici negli uomini da parte di una qualche intelligenza estranea possieda un fine ultimo e questo fine dobbiamo ancora individuarlo. Ho anche imparato a mie spese che tutti gli individui che affermano di conoscere le risposte a questi interrogativi tanto complessi debbono essere evitati ed emarginati a tutti i costi. Invece vi è chi si è impegnato operando al di fuori di binari prefissati come ad esempio Budd Hopkins, lo scomparso John Mack e David Jacobs, per non nominare altri ancora che sono stati denigrati da individui privi di ogni minima scientificità che si nascondono nelle maglie di Internet e che attendono qualsiasi novità per elargire le proprie conoscenze il più delle volte di dubbia origine sia nei contenuti che nelle forme.
Durante gli 11 espianti da me eseguiti sono giunto ad interessanti scoperte che elencherò di seguito:
1. Gli undici espianti hanno prodotto dodici oggetti.
2. Solo uno tra questi non ha riscosso, né avuto, un valore scientifico.
3. Abbiamo sinteticamente diviso alcuni di questi "impianti" in tre categorie principali:
- Metallici
- Non Metallici
- Biologici.
4. Nel gruppo degli oggetti metallici ne abbiamo quattro che sono totalmente identici e di foggia simile a quella di piccoli meloni, e altri costituiti da bastoncelli metallici interamente ricoperti da uno strano involucro biologico.
5. Un oggetto metallico espiantato era di forma triangolare e coperto dallo stesso strato biologico.
6. Un altro oggetto metallico aveva una forma a T ed era costituito da due "bastoncelli" metallici, uno verticale ed uno orizzontale. Tale oggetto era allo stesso tempo inserito all'interno di un involucro biologico.
7. Il gruppo degli oggetti non metallici era costituito da tre piccole sfere a forma BB che erano anche associate a strane cicatrici sul derma, normalmente connesse al fenomeno dei rapimenti.
8. Un'altra classificazione è risultata essere chiaramente costituita da oggetti di origine biologica collocati a livello superficiale sotto la pelle. Questo oggetto sembrava possedere la consistenza del marmo e si muoveva sotto la pelle per una circonferenza di 6 cm. Quando venne rimosso possedeva la grandezza di un pisello, aveva un colore giallastro e appariva bivalve come un mollusco.Un certo numero di scoperte sono state effettuate nel gruppo degli oggetti metallici, ed in particolare esse ci dicono che:
1. In vivo (nel corpo del soggetto, N.d.T) uno di tali oggetti sembrava emanare un forte campo elettromagnetico misurabile con un magnetometro. L'oggetto possedeva un notevole campo variabile tra i 2 e i 6 milligauss. Tale campo non venne più rilevato una volta che l'oggetto venne rimosso dal corpo del soggetto.
2. Gli effetti magnetici dell'oggetto erano ancora rilevabili poco dopo la rimozione dal corpo ed in un caso il passaggio di un magnete sopra l'oggetto espiantato, ad una distanza di circa 5 cm, ha condotto alla protrusione di due piccole appendici che sembravano muoversi in sincrono con il movimento del magnete.
3. L'uso dei raggi ultravioletti ha permesso di osservare una membrana che sembrava proteggere l'oggetto metallico, e tale osservazione ha non ha identificato punti di ancoraggio tra le due strutture.
4. La microscopia ottica e AFM è stata usata per studiare la superficie di questi oggetti metallici. Siamo stati in grado di distinguere, attraverso questi metodi, caratteristiche specifiche che non erano state osservate ad occhio nudo.
5. Abbiamo osservato che il trasferimento di questi impianti metallici da una soluzione di siero di sangue ad una di acqua distillata ha prodotto un cambiamento nel colore della loro "protezione biologica" dal grigio al bianco. Allo stesso tempo la consistenza della membrana è cambiata da coriacea e apparentemente semi-indistruttibile a tenue e soffice.
6. Analisi metallurgiche ci hanno mostrato che l'elemento predominante degli impianti risulta essere il ferro, come ci si potrebbe aspettare dalle proprietà elettromagnetiche evidenziate. Tuttavia la grande sorpresa si avuta attraverso l'esame con la diffrazione ai raggi-X. Il ferro in questione si è infatti dimostrato amorfo. Sono stato in grado di ottenere informazioni su esperimenti e ricerche condotte nei Black Budget Programs americani (Programmi con Fondi in Nero, utilizzati solamente da enti di Intelligence quali CIA e NSA al di fuori del bilancio statale) in cui si mostra come oggi si sia riusciti ad ottenere risultati nella creazione di metalli amorfi. Tuttavia diversi scienziati si sono sbalorditi nel constatare come questo metallo amorfo potesse possedere anche caratteristiche magnetiche. Questo sembra essere qualcosa su cui neanche loro sembrano avere spiegazioni o idee sul come ciò si sia potuto ottenere.
7. Una delle scoperte più affascinanti è stato il constatare che alcuni elementi costituenti di questi oggetti contengono livelli isotopici che non sono terrestri.
L'undicesimo espianto
L'undicesimo espianto è stato compiuto nella prima parte de 2004. Il soggetto rapito era una donna di 44 anni con un oggetto nella sua guancia destra. Siam( stati precedentemente in contatto con il soggetto per oltre un anno sia via e-mail che per telefono. Come tutti gli altri candidati all' espianto le era stato fornito un questionario che è stato compilato in dettaglio e successivamente analizzato dal nostro team. Si è così sottoposta ad esami ai raggi-X che hanno confermato la presenza dell'oggetto. Il nostro radiologo ha analizzato le lastre suggerendo di effettuare un altro esame per ottenere una visione migliore dell' impianto. Ottenuta questa nuovalastra abbiamo compiuto uri ultima analisi attraverso la CAV. Armatici con questi nuovi dati siamo stati in grado di determinare che l'oggetto si trovava nello strato superficiale della guancia destra, ed era posizionato su uno dei muscoli facciali. La candidata all'espianto è stata condotta in California e sottoposta ad una batteria di esami sia psicologici che fisici. È stata anche esaminata rispetto alle emanazioni che potevano provenire dall'oggetto. 1 dati non hanno evidenziato nessuna radioattività emessa. L'uso del magnetometro ha dimostrato la presenza di un campo di 2,5 milligauss. In aggiunta, per la prima volta, abbiamo usato un radiofrequenzimetro per determinare se l'impianto potesse emanare su una banda qualsiasi delle onde radio. Con nostra sorpresa abbiamo individuato due frequenze, a 92,7 e a 102,9, in cui il segnale oscillava tra le due, e si è notato che entrambe le frequenze erano nella banda FM. La rimozione dell'oggetto ha così rivelato una struttura di forma particolare simile ad un melone, sempre ricoperta da uno strato biologico. Era altamente magnetica al punto tale da provocare la magnetizzazione di due strumenti chirurgici, privi di stagno, utilizzati per l'espianto. Si è quindi provveduto a sottoporla a diversi esami ottici come anche attraverso l'AFM (Atomic Force Microscopy, il microscopio atomico). Vi sono poi stati individuati degli interessanti segni. Il primo era costituito da un gruppo di scanalature longitudinali che erano anche parallele rispetto all'asse maggiore dell'oggetto. Il secondo era una struttura topografica distinta su entrambe le estremità dell'oggetto. L'esame ha anche dimostrato in quali sue parti l'impianto fosse ancora ricoperto dal suo involucro biologico.
Allo stato attuale è stato predisposto e preparato solo un altro test, e ciò a causa della scarsità e difficoltà nel reperire fondi per tale ricerca. È stata effettuata un'analisi attraverso il SEM (microscopio elettronico a scansione) che ha dimostrato un alto contenuto di ferro dell'impianto. In questo momento sto aspettando i risultati di una diffrazione ai raggi X. E nuovi test saranno sicuramente effettuati in futuro. Nel momento in cui sto scrivendo queste pagine sto preparando il dodicesimo espianto. L'oggetto in esame appare molto simile ad altri evidenziati ai raggi-X ed è dislocato al livello dei piedi di una donna che ha una nutrita storia familiare pregressa in fatto di abductions.
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