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DOSSIER PROGETTI SEGRETI USA: ROBOT UMANO
Scomparso nel novembre 1997, il colonnello dell'Air Force Steve Wilson ha trascorso gli ultimi anni della sua vita braccato dagli agenti della controinformazione.
di Adriano Forgione
Steve Wilson è nato negli anni Trenta. Diplomatosi in Meccanica Aeronautica, ha frequentato la Scuola Ingegneri di Volo, ottenendo il grado di ingegnere per bombardieri B-17. Divenne quindi Sergente e inserito nello staff del generale Crabbe. Successivamente frequentò la Scuola Cadetti Aerei presso la Kelly Air Force Base, ottenendo il grado di luogotenente in seconda e Pilota di caccia. Venne quindi assegnato al 12° squadrone presso la base di Clarke, nelle Filippine e poi al 67° squadrone, direttamente impegnato nella guerra di Corea, portando a termine diverse missioni a bordo di caccia Sabre, confrontandosi con i MIG sovietici. In una missione in territorio nemico il suo aereo venne colpito dalla contraerea ed alcune schegge gli penetrarono nell'addome. L'allora luogotenente Wilson perdeva troppo sangue per sopravvivere a lungo. Comunicò via radio la sua posizione ed il livello di carburante aggiungendo che non sarebbe mai più tornato alla base. Di lui si perse ogni traccia. La sua memoria si bloccò a quel tragico momento.
AIUTANTI INVISIBLI Ma eventi successivi suggeriscono uno straordinario intervento di "aiutanti invisibili" che lo avrebbero sottratto alla morte. Wilson era scomparso da tre giorni quando i controllori di volo del 67° squadrone videro il suo aereo prepararsi all'atterraggio sebbene il motore fosse spento. Il velivolo era avvolto da una luce verdastra e venne lasciato sulla pista dopo un atterraggio perfetto. L'incredulità del personale della base crebbe quando, aperto il "cockpit", Wilson venne trovato in stato di incoscienza. Inoltre il livello di carburante del velivolo era il medesimo comunicato tre giorni prima via radio e la grossa ferita all'addome era completamente guarita. Rimessosi, fece rapporto al comando sulla sua esperienza. Successivamente interrogato da ciò che lui stesso definì uno strano gruppo. Venne sottoposto a test IQ (quoziente intellettivo) che rivelarono un innalzamento del suo livello cerebrale da 162 ad uno straordinario 232. Dopo il completamente dei test venne reintegrato all'attività. Ma altri cambiamenti si verificarono nel giovane pilota dopo l'esperienza, soprattutto lo sviluppo di capacità ESP. Due mesi dopo, durante un duello aereo in Corea, Chuck, uno dei suoi compagni di squadrone, fu colpito. Wilson e gli altri lo osservarono precipitare e sparire. Durante il ritorno alla base Wilson senti nella sua testa la voce di Chuck che piangendo chiedeva aiuto. Un messaggio più volte ripetuto che lo fece trasalire. Wilson ruppe la formazione e tornò indietro, scendendo di quota per cercarlo. Il comandante di squadra urlava via radio di tornare in formazione, ma il pilota non lo ascoltò. Volando a 100 metri dal suolo, sentì nuovamente un messaggio telepatico che lo avvertiva che aveva da poco superato il punto in cui Chuck avrebbe dovuto trovarsi. Tornò indietro e riuscì a salvare il compagno. A dispetto della violazione degli ordini, Wilson fu decorato con una medaglia al valore militare. Nell'estate del 1960, quando la crisi missilistica di Cuba divenne un problema mondiale e il presidente Kennedy e il leader sovietico Krushev si confrontavano in un gioco mortale, Wilson divenne capitano e comandante di Squadriglia Strategica da Caccia presso la base di Wright-Patterson, in Ohio.
UN NEFANDO COVER-UP Poco dopo la morte del Presidente John Kennedy, Wilson venne informato che gli sarebbe stata conferita una classifica di segretezza Top Secret ed il grado di maggiore, al servizio del "Majestic 12". Gli vennero mostrati i rottami degli UFO precipitati a Roswell nel 1947 e filmati di corpi alieni. Inoltre venne informato di come si era sviluppata la strategia di cover-up diretta dal Majestic 12. Come parte del suo training sarebbe stato assegnato al Primo Comando Aereo Forze Speciali ("Special Forces Air Command") e quindi ai reparti Delta Force e Berretti Neri. Gli venne detto che le sue abilità telepatiche sarebbero state utilizzate per qualcosa di molto particolare. "Fui coinvolto in uno dei più vili e nefandi cover-up che il mondo abbia mai conosciuto. A pensarci ora mi si rivolta lo stomaco. Ma a quel tempo pensavo solo a servire il mio Paese". Così Wilson ha ricordato il suo ingresso nelle strutture occulte di gestione del problema UFO. Nell'estate 1972 fu assegnato al 1° Comando Aereo Forze Speciali presso la Vanderburg Air Force Base e quindi trasportato dietro scorta CIA a Papoose Lake, sito S-4 (Area 51).
DENTRO L'AREA 51 Nell'Area 51 attraversò un ingresso posto tra due rocce e chiuso da una porta idraulica. Era una struttura colossale. Superò quindi un enorme tunnel sino ad arrivare alla porta di un hangar. Sempre scortato da un agente CIA venne fatto entrare in un ascensore e portato in strutture molto al di sotto della superficie. Wilson non poteva comprendere né di quanti metri né di quanti piani stava scendendo perché l'ascensore si muoveva a velocità impressionante. Venne fatto entrare nell'ufficio di un colonnello che lo istruì sulle sue consegne e sul funzionamento dei trasporti navetta tra le diverse sezioni dell'Area S-4 e del poligono di Nellis. Fu avvertito che quanto avrebbe visto, sentito, studiato e operato lì era assolutamente Top Secret e non avrebbe dovuto farne menzione all'esterno. Così Wilson iniziò la sua attività a Papoose Lake.
OTTO DIVERSI SCAFI ALIENI Una mattina entrò nel suo ufficio un tenente colonnello di nome Bennet che gli chiese di seguirlo. Lo portò due livelli più in basso rispetto a dove lavorava, corrispondenti all'area super-segreta di studio della tecnologia UFO. Wilson non sapeva cosa celassero i livelli più profondi della base. Contò otto diversi scafi alieni presenti in quella sezione, attorno ai quali era impegnato un gran numero di scienziati. I due ufficiali si fermarono in un locale dove erano presenti venti persone tra militari e civili. La sorpresa di Wilson fu grande quando vide entrare una donna alta due metri e mezzo, dal fisico longilineo e dai lineamenti fini. Portava lunghi capelli biondi ed aveva occhi blu, "i più blu che avessi mai visto" ha affermato Wilson. Vestiva una strana tuta con un simbolo sul lato destro del petto. "Qualcosa in lei era differente. Capii dopo quanto differente". Posò un largo cristallo sul tavolo e le sue dita iniziarono a illuminarsi scorrendo sulla superficie del cristallo che generò un'immagine olografica. "Da quel momento la mia vita quale era stata sino ad allora era finita per sempre. Il mio concetto di vita venne annullato da quell'immagine olografica completa di suoni, di misteri irrisolti del passato e del presente e di altri mondi". Wilson, unitamente agli altri presenti, vide in quell'immagine la storia della Terra e del coinvolgimento extraterrestre con essa. Questo coinvolgimento includeva la creazione di Gesù duemila anni fa e la sua missione tra i terrestri per innalzare la loro coscienza e la comprensione della vita. La donna mostrò al gruppo anche scene di pianeti abitati e di altri sistemi stellari. Fu quello il momento in cui Wilson entrò definitamente negli schemi governativi di gestione e studio del fenomeno UFO.
IL PROJECT POUNCE Gli venne conferito l'incarico di ufficiale esecutivo del Project Pounce. Questo progetto, creato negli ultimi giorni del dicembre 1980, era diretto da un gruppo misto d'élite dei Berretti Neri dell'Air Force e di scienziati, impiegato in missioni sul campo. Essi correvano sul posto interessato da un "UFO Crash", ne delimitavano l'area, ricuperavano lo scafo alieno e i suoi occupanti, ripulivano e decontaminavano l'area e minacciavano i testimoni riducendoli al silenzio. Wilson per questo incarico ricevette il grado di colonnello con grado di sicurezza Ultra Top Secret, Cosmic Q, Livello 27. Tutto ciò gli consentì una familiarità con i sistemi di azione studiati dal MJ-12 e una conoscenza approfondita dei programmi spaziali condotti da astronauti militari addestrati presso una segretissima Accademia Speciale dell'Air Force. Seppe che questi astronauti militari volavano con una navicella ad antigravità costruita dalla Lockheed chiamata X-22A. Con questa navicella si tentava di intercettare in orbita gli UFO giudicati nemici, disattivandoli o distruggendoli attraverso armi per le Guerre Stellari.
IN NOME DEL GENERE UMANO Al momento del suo pensionamento, dopo 40 anni di servizio, Wilson ricopriva il grado di tenente colonnello e comandante di volo del Primo Comando Aereo Forze Speciali presso la base di Vanderburg. È stato pluridecorato, ricevendo la medaglia al valore dell'Air Force, la "silver star", due "flying cross" al valore, due "purple hearts", la medaglia d'encomio dei servizi unificati, la medaglia d'encomio dell'Air Force, la medaglia dell'USAF per l'eccellente stato di servizio e la medaglia al servizio della Difesa Nazionale. Dopo 15 anni ha deciso di rischiare la vita per divulgare quanto di sua conoscenza. Prima di morire di cancro nel novembre 1997, il colonnello Steve Wilson ha così espresso i suoi sentimenti più profondi: "La mia appartenenza al MAJIC mi ha distrutto dentro. Mi ha reso freddo e calcolatore come un robot umano. Ho ucciso e mentito per il bene della nazione, o almeno così credevo a quel tempo fosse giusto. Le cose che ho visto vanno oltre l'umana comprensione. Sono totalmente incredibili. Non mi resta che il desiderio di aiutare l'umanità in qualche modo, attraverso ciò che è destino avvenga ormai molto presto". Le stesse parole del colonnello Philip J. Corso. Fonte: Notiziario UFO - n. 21 (Ottobre 1998) & Chucara2000
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