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Segnali chimici per stimolare la crescita dei neuroni
Una particolare semaforina interagisce con le integrine


Da decenni gli scienziati sono alla ricerca dei segnali che guidano la
crescita degli assoni, i "tentacoli" delle cellule del cervello, nella
speranza di comprendere come si protendono verso i loro obiettivi distanti.
Si ritiene che un giorno questa conoscenza possa aiutare i ricercatori a
ricostruire i nervi persi in seguito ai danni al midollo spinale o a
malattie quali la Corea di Huntington.
Ora un team di ricercatori del Johns Hopkins Medical Institutions, studiando
una famiglia di proteine nota soprattutto per respingere gli assoni e
inibire la loro crescita, annuncia di averne trovato un membro che invece
inaspettatamente ne favorisce la crescita. La ricerca è stata pubblicata sul
numero del 24 luglio della rivista "Nature".
"Studio le semaforine da quasi dieci anni - afferma Alex Kolodkin, docente
di neuroscienze - e non mi aspettavo certo di scoprirne una che stimola la
crescita degli assoni, almeno al livello che abbiamo osservato in
laboratorio e nei topi. Ora dobbiamo cercare di capire come le semaforine
bilanciano i loro effetti di repulsione e di attrazione".
Parte della risposta a questo paradosso, secondo Kolodkin, sta nel fatto che
la semaforina-7a interagisce con proteine diverse dalle sue compagne. In una
serie di esperimenti con neuroni di topo coinvolti con il senso
dell'odorato, il primo autore dello studio Jeroen Pasterkamp ha scoperto che
la semaforina-7a sprona la crescita degli assoni agganciandosi a proteine
chiamate integrine che si trovano sui neuroni e su molti altri tipi di
cellula. Fra le altre cose, le integrine controllano le interazioni delle
cellule con ciò che le circonda, catturando segnali chimici e trasportando i
messaggi al loro interno. Anche se questo è il primo studio che collega
semaforine e integrine, entrambe le famiglie di proteine sono sempre più al
centro dell'attenzione per il loro importante contributo alla funzionalità
neurologica e alle malattie.

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