Leir va e si porta una troupe giapponese al seguito. E mentre sono là succedono cose strane. Leir è seduto per terra insieme ad una donna ( avevano tolto le sedie in quella stanza per motivi di spazio e per installare video e sensori ), improvvisamente vede la maniglia della porta della stanza accanto girare lentamente. " Pensai fosse uno della troupe, che stava girando nel retro, che stesse per entrare", racconta Leir," ma la porta si aprì e non c' era nessuno." " L' ha visto anche lei?" chiede Leir alla signora la quale annuisce. In un altro momento Leir si trova in un' altra stanza ( stavolta seduto su una sedia a rotelle che si trovava là ) quando improvvisamente vede la parete opposta, dal soffitto al pavimento, ondeggiare come se il muro divenisse liquido. " MI tolsi gli occhiali e mi stropicciai gli occhi- racconta Leir - ,pensaiche se stavo per avere un ictus ero già sul mezzo adatto. Ma niente, il movimento c' era ancora e poi gradualmente si attenuò fino a scomparire". Leir disse che rimase di sasso. Il tizio abdotto gli spiegò che 'Loro' apparivano e scomparivano toccando un pulsante sulla loro cintura e quando lo facevano si verificava lo sconcertante fenomeno ondulatorio. Leir poi mostra scatti di strane creature simili a quelle di Varginha con cornetti sulla testa e strani occhi ( sembrano diavoletti ) e poi lancia la “bomba “. Mostra l' immagine di uno strano artiglio, grande poco meno di 2 cm, e racconta che lo ottennero con un trucco. Volendo avere impronte degli intrusi distesero degli asciugamani dove essi 'entravano' dalla parete e sotto ad essi posero della carta stagnola. Così ottennero una impronta ( che Leir mostra negli schizzi ) ma poi più nulla. Però, nel tessuto di uno degli asciugamani, rimase impigliato quello strano artiglio.
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