NASA: UN MOTORE AD ANTIMATERIA PER VIAGGI SPAZIALI
Un gruppo di scienziati della NASA è al lavoro su un progetto che prevede l'uso di una tecnologia futuribile basata sull'antimateria, che permetterebbe di realizzare missioni interplanetarie e migliorare nello stesso tempo le terapie contro il cancro. L'energia esplosiva dell'antimateria dovrebbe permettere viaggi spaziali a lunga distanza: di fatto, una minima quantità sarebbe sufficiente per alimentare il motore principale della nave spaziale e accelerarla moltissimo. Così, ad esempio, un viaggio di andata e ritorno per Marte non richiederebbe più anni, ma solo poche settimane. Questo è possibile perchè quando materia e antimateria vengono in contatto si annichiliscono a vicenda liberando una enorme quantità di energia. «dieci miliardi di volte superiore a quella che si ottiene dalla combustione chimica», come spiega George Schmidt, ricercatore del Centro Marshall per i Voli Spaziali della NASA. L'antimateria viene creata in laboratorio e la NASA sta cercando di sviluppare un dispositivo portatile che consenta di generare antimateria anche nello spazio. L'obiettivo iniziale della NASA per questo dispositivo di stoccare almeno un miliardo di particelle anche se questo quantitativo servirebbe solo per accendere una lampadina di 60 watt per cinque secondi. Ma sarebbe un primo passo per arrivare ad un motore che, per portare gli uomini sulla stella più vicina, avrebbe bisogno di alcuni etti di antimateria. Il processo infatti è piuttosto complesso e costoso: il Fermilab di Chicago, il maggiore produttore al mondo di antimateria, ne realizza mille milionesimi di grammo all'anno con un costo di 80 milioni di dollari. A questo ritmo serviranno un milione di anni e 80.000 miliardi di dollari per produrne un grammo.
[Fonte - Agenzia Zadig Roma, 29 gennaio 2002] & Ufo Notiziario di Marzo 2002
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