Il mistero s'infittisce Ancora uno strano evento casuale
Il consigliere Ciccola svela la presenza di una figura geometrica sul suo terreno "Anche nel mio campo c'è un triangolo"
MONTEGRANARO - Proliferano i triangoli scuri sui terreni di Montegranaro. Dopo lo scalpore provocato dalla figura che è "apparsa" sul campo di Fernando Perticarini, in zona Cura Mostrapiedi, nella mattinata di ieri non è mancato chi ha preso in mano la cornetta per segnalare un triangolo scuro anche nel suo campo. Curiosità nella curiosità, la segnalazione è arrivata dal consigliere comunale di maggioranza, Enrico Ciccola, che ha invitato ad andare a vedere il suo terreno spiegando che, come nel primo caso, anche qui era stata effettuata una semina differente dal resto del campo. Il mistero resta, anche se le ipotesi fantascientifiche di presenze aliene sono sempre più lontane. Di curioso c'è che in entrambi i casi le figure geometriche sono venute fuori senza che gli agricoltori abbiano fatto nulla per disegnarle.
Un altro fatto che ha acceso la fantasia dei curiosi riguarda la posizione del secondo triangolo. Il terreno di Ciccola, infatti, è ben visibile dalla torre ascensore. "Basta mettersi sul belvedere Gramsci, proprio davanti alla torre - indica con precisione il consigliere di maggioranza - e si intravede il triangolo più scuro, sul lato sinistro del terreno". La torre, dunque, torna di nuovo ad avere a che fare con i triangoli misteriosi. Ma stavolta di misterioso, garantisce Ciccola, non c'è niente: una semina con grano diverso, nulla più.
Lo conferma anche il signor Albano, l'agricoltore che, oltre al terreno di Ciccola, lavora anche il terreno adiacente a quello di Perticarini. Albano, così come tanti altri contadini che nella mattinata di ieri si sono precipitati a dire la loro in proposito a quello che è stato definito come uno strano fenomeno, smonta senza ombra di dubbio tutte le ipotesi che si sono alimentate nei giorni scorsi.
Nulla di divino, nulla di subliminale ma il frutto di una precisa modalità seguita nel seminare il campo. Questo è quanto hanno ripetuto in tanti. A ben guardare, però, la segnalazione del campo che si vede piazzandosi davanti alla torre ascensore non ha le stesse caratteristiche di quello di Cura Mostrapiedi. Il triangolo scuro è pieno, non presenta un altro colore al suo interno, non si trova nel mezzo del campo ma su un lato, non è un triangolo regolare ma si presenta come un triangolo scaleno. Una caso come tanti ma in confronto al quale il campo di Perticarini mantiene tutta la sua particolarità. Fatto sta che anche ieri è continuato il pellegrinare verso quel terreno, c'è stato chi si è portato in mezzo al campo per toccare con mano e verificare con i propri occhi. Altri hanno proposto di far analizzare il grano più scuro. Qualcuno ha anche suggerito di far fare degli accertamenti ad esperti di fenomeni paranormali perché se è vero ciò che ha dichiarato Fernando Perticarini, circa il fatto di non aver volontariamente seminato in quel modo, resta da spiegarsi la precisione con cui la figura è stata avvertita dall'occhio umano. Anche a questo il signor Albano, da esperto agricoltore, fornisce una spiegazione molto umana. "Oggi le tecnologie sono tali da permettere questo ed altro - aggiunge - basta dare delle impostazioni precise e la semina viene altrettanto precisa". La versione di Perticarini è un tantino diversa perché, pur ammettendo di aver usato tipi di grano diversi, garantisce di non aver creato alcuna figura di proposito. Qualunque sia l'ipotesi più verosimile, resta il fatto che per qualche giorno si è discusso di qualche cosa di più divertente e meno impegnativo di tanti altri argomenti che di solito la fanno da padrone.
Se poi nei prossimi giorni si dovessero avere sviluppi, con segnalazioni di altri campi di grano con figure particolari, si potrà sempre allungare la lista delle curiosità. Per il momento a Fernando Perticarini resta il primato per aver realizzato, volente o nolente, un'opera d'arte che ha chiamato a raccolta un bel po' di curiosi. Che sia stata solo il frutto del suo lavoro o che qualcuno, o qualcosa, ci abbia messo lo zampino, resta tutto da dimostrare.
STEFANIA CETERONI
Fonte: Corriere Adriatico, 10.06.2003 & ENIGMA
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