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L’INVISIBILITA’ RADARICA

Perché gli UFO eludono i rilevamenti strumentali?

I sistemi di occultamento o mascheramento sono am­pliamente studiati e testati dai reparti di studio sulla guerra elettronica in tutto il mondo. Se ormai tutti sono a conoscenza che gli aerei possono essere invisibili ai radar pochi sanno che sono in corso studi per ottenere l'invisibilità ottica. Il sogno di ogni generale è ottenere un soldato, un carro armato, un aereo o una nave invisibile non solo ai radar, ma anche alla vista dei nemici. Ma dove ci porta tutto questo ? Molto vicino al comportamento di alcuni oggetti volanti non identificati (UFO).La nostra ricerca per ovvi motivi di spazio è divisa in due sezioni:

  • invisibilità elettroma­gnetica (radarica)
  • invisibilità ottica

Qui ci occuperemo della prima. Ma facciamo un passo indietro. La casistica ufologica è constellata di casi in cui più piloti in volo vedono oggetti che li affiancano in volo mentre il radar di bordo e il radar di terra sembra non indicare nulla. Di contro è assai frequente anche il caso di oggetti che compaiono dal nulla e dopo poco spariscono nel nulla lasciando del tutto esterrefatti i testimoni. Come è possibile tutto ciò? Per capire come si può essere invisibili ai radar, bisogna capire come funziona un radar. Innanzitutto esistono più tipi di radar: i radar meteorologici, i radar di ricerca, i radar di puntamento. Ogni sistema radar ha la sua ben precisa e delimitata funzione. Molte volte i sistemi radar o le catene di scoperta radar terrestri lavorano in simbiosi: i sistemi di ricerca lontana individuano i bersagli che vengono agganciati e seguiti dai sistemi automatici di puntamento. Questo schema è stato notevolmente potenziato con l'adozione dell' Airborne Warning And Control System (AWACS). Un ulteriore passo avanti nella scoperta elettromagnetica è stata effettuata con sensori satellitari, e poi dai sistemi COMINT: COMunication INTelligence (intercettazione e raccolta per scopi di intelligence, dai sistemi trasmissivi di comunicazioni) e più in ge­nerale dai sistemi SIGINT, ovvero SIGnal INTelligence. Il tutto viene coordinato da un potente siste­ma C4I (Comando, Controllo, Comunicazioni, Computer, Informazioni) con funzioni RISTA (Ricognizione, Intelligence, Surveillance, Target Acquisition) e di trasporto strategico. Vediamo ora il principio di funzionamento generale del radar. Il radar è composto da un emetti­tore e da un ricevitore. L'emettitore illumina il bersaglio con un fascio di microonde. Quando le microonde incontrano un bersaglio vengono in parte riflesse e tornano indietro verso il radar. A questo punto vengono captate dal ricevitore. Misurando il tempo intercorso fra l'emissione e la ricezione del fascio di microonde si ottiene la distanza tra il bersaglio e il radar. Ne consegue che il radar è uno strumento di ricerca "attivo" poiché emette segnali. Diversamente, ad esempio, i sistemi di sensori termici utilizzati per individuare i carri armati e le navi sono invece sistemi "passivi" poiché non emettono alcun segnale, ma si limitano solo a analizzare lo spazio circostante alla ricerca di calore. I primi radar vennero progettati durante la Seconda Guerra Mondiale e contribuirono alla vittoria inglese della Battaglia Aerea d’Inghilterra. Inizialmente i radar erano spartani, facilmente ingannabili da striscioline di carta stagno­la lanciate in volo (le "chaff") o dai decoy (falsi bersagli). Le parti che riflettono di più il segnale in un aereo sono le superfici di controllo (ali, coda), i carichi esterni (serbatoi, bombe) e soprattutto i motori (le pale della turbina). Infatti il roteare delle pale della turbina genera una serie enorme di echi radar.

Gli studi per limitare questi indesiderati effetti di scoperta hanno portato nei primi anni '80 alla tecnologia Stealth prima con il Tacit Blue come aereo da ricerca sperimentale e poi con 1' F-117 come caccia bombardiere operativo.II Tacit Blue per eliminare il problema della segnatura radar della turbina aveva la presa d'aria accessibile da un varco superiore al la fusoliera. Aveva inoltre tutte le strutture arrotondate raccordate senza rivetti e bulloni. Inoltre per limitare la scoperta dal basso tra mite sistemi di tracking (insegui mento) infrarosso (basati quindi sul calore), il motore era schermato da un pannello ventrale.

L' F-117 adottava invece un sistema diverso. Le prese d'aria erano schermate tramite griglie e anche qui le superfici erano levigate e senza strutture, ma la struttura era completamente spigolosa. Infatti da uno studio accurato era emerso che se le onde elettromagnetiche colpivano l'aereo potevano venire deflesse in direzioni diverse da quelle di provenienza. Non tornando quindi al radar non potevano venire acquisite dal ricevitore e dunque l'aereo risultava invisibile. Un ulteriore passo avanti nella invisibilità elettromagnetica venne effettuato introducendo delle vernici radar assorbenti e delle vere e proprie "trappole" elettromagnetiche che fanno rimbalzare le onde fra più strutture (esempio le due derive dell'aereo) indebolendo ad ogni rimbalzo la potenza del segnale e trasformandolo in calore Il bombardiere B-2 Spirit introduceva invece un mix dei due concetti fusi insieme. Anche a chi non fosse particolarmente esperto di aeronautica, risulta subito evidente la straordinaria somiglianza fra alcune forme di UFO e gli aerei che usufruiscono della tecnologia Stealth. Se infatti guardiamo attentamente la foto del B-2 di profilo non possiamo non notare che assomigli indubbiamente a qualche foto di UFO campanulare. A questo punto è d'obbligo prendere un modello di UFO campanulare e provare a vedere tramite programma computeriz­zato se un raggio inviato contro questo possa tornare indietro verso l'emittente. I segnali vengono tutti deflessi eccetto in un caso. Quando il segnale è perpendicolare alla superficie piana inferiore. Ma una opportuna angolatura dell'UFO in direzione opposta al radar renderebbe impossibile anche questa riflessione. Non dimentichiamo che i radar sono strumenti attivi e che quindi possono venire captati anche molti chilometri prima del loro effettivo raggio d'azione.

Dalla fine degli anni '80 primi anni `90 compaiono i radar a ri­cerca volumetrica Prendiamo ad esempio il radar SAMPSON. Il radar da ricerca volumetri­ca SAMPSON a lungo raggio AMS S1850M è un tipo di radar phased array attivo a doppia antenna piana che sfrutta la tecno­logia MESAR (Multifunctional Eletronically Scanned Adapti­ve Radar), sviluppata in Gran Bretagna nello scorso decennio. Ogni superficie piana è costituita da 2.500 trasduttori all'arsemuro di gallio da 2-20W ciascuno dotato di quattro canali da 10 W e da potenza di picco di 10 kW II radar AMS S1850M opera nella banda D (1-2 GHz). I radar phased array sono composti da una sola antenna emittente e ricevente allo stesso tempo. Sono quindi più precisi e più potenti. Inoltre dato che sono composti da più sistemi integrati sono più veloci. Il risultato finale è una maggiore accuratezza e velocità nella ricerca. La "risposta" tecnologica degli UFO non sembra inadeguata. Compaiono e si intensificano infatti i "triangoli volanti" (prima degli anni '90 molto meno comuni). Esemplare l'ondata nel Belgio. La riflettività radar di un triangolo volante non è dissimile dagli UFO campanulari. Anche qui però se la fonte radar è perpendicolare l'oggetto può essere individuato (se il lato fosse piano).Ma basta ruotare di pochi gradi il triangolo rispetto all'asse di moto o rispetto alla ricezione delle microonde emesse dal radar perché il triangolo sia completamente invisibile al radar di scoperta. Inoltre se vi fossero applicate delle svasature sui bordi laterali (bordo d'attacco dell'ala) e sul dietro del delta, l'oggetto sarebbe ancora più schermato ai radar. In effetti questa forma è molto simile a quella avvistata a Zurigo di un UFO che rimase fermo per più di 20 minuti. Lo stesso concetto si può applicare a oggetti a pianta quadrangolare o ottagonale. In particolare la pianta rettangolare si presta bene a generare delle "trappole elettromagnetiche" come quelle del caccia F-117 nei vertici.

Nell'immagine sotto si vede come un'onda elettromagnetica invece di venire deflessa può venire intrappolata in uno spigolo e trasformata in calore o assorbi­ta da particolari vernici radar assorbenti.

Rimangono a questo punto due lecite domande: ammesso che queste macchine così costruite siano state costruite per non es­sere intercettare dai nostri radar:

1- perché gli occupanti di queste macchine non vogliono essere intercettati dai nostri radar ?

2- dato che questi velivoli volava­no fin dagli anni '50 e forse an­che da più indietro nel tempo, è lecito pensare che i nostri ingegneri abbiano studiato una tec­nologia di occultamento dando successivamente origine alla tec­nologia Stealth ? Inoltre questi: "adattamento" al nostro pro­gredire della tecnologia, e senza dubbio un segno inequivocabi­le di intelligenza. Solo un essere intelligente si “adatta” agli even­ti esterni. E gli occupanti degli UFO sembrano farlo.

Bibliografia:

RI. D. -Rivista Italiana Difesa (Il Punto sul Programma dei Cacciatorpediniere Britannici Type 45 di E.R. Hooton)

RI.D. - Rivista Italiana Difesa (COMINT ed FLINT nel 21 °secolo di Robert Burns)

RI.D. - Rivista Italiana Difesa (Le Esigenze della Forza di Reazione Europea di Massimo Annati) Storia dell'Aviazione (Fratelli Fabbri Editori)

Aerei da Combattimento (De Agostini)

FONTE: Ufo Notiziario, Maggio 2003