Acqua sulla Luna Gli Stati Uniti studiano la possibilità di impiantare una base permanente
La scoperta di depositi accessibili di acqua sulla Luna modificherebbe "profondamente" gli aspetti economici e pratici di una base lunare, ma il loro sfruttamento non sarebbe così facile. Lo ha affermato l'astronomo Donald Campbell della Cornell University, in un discorso tenuto il primo aprile davanti alla Camera dei Rappresentanti del Congresso degli Stati Uniti. "Per una base permamente o riutilizzabile - ha spiegato Campbell - una riserva locale sotto forma di acqua e ossigeno avrebbe un valore inestimabile, sia per le necessità umane sia per la produzione di carburante per i veicoli". Tuttavia, se l'acqua esiste, è probabile che si trovi in fondo ai crateri più freddi e nell'oscurità permanente dei poli lunari. A gennaio, il presidente George W. Bush aveva annunciato l'obiettivo di tornare sulla Luna entro la fine del prossimo decennio, e di usare una base lunare come piattaforma di lancio verso Marte. Bush ha anche indicato alla NASA di dedicare un finanziamento di 11 miliardi di dollari, originariamente previsto per altri progetti, allo sviluppo della tecnologia necessaria per raggiungere la luna e Marte.
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