La società Ahar-Banas era probabilmente stratificata e complessa
Scavando in India presso l’antica città di Gilund, nel Rajasthan meridionale, uno dei maggiori siti della poco conosciuta cultura Ahar-Banas, un team di archeologi dell’Università della Pennsylvania e del Deccan College ha scoperto un contenitore con più di cento sigilli di argilla, risalenti al 2100-1700 avanti Cristo. L’esistenza dei sigilli, con il loro stile particolare, offre nuovi sorprendenti indizi sulla complessità di questa cultura. Gregory Possehl, curatore del Museo dell’Università della Pennsylvania, sta dirigendo gli scavi da quattro anni. Il team sta cercando di comprendere la vita sociale, la storia e lo sviluppo agricolo di questa antica popolazione, che viveva separata da 300 chilometri di regioni montuose e desertiche dalla potente civiltà dell’Indo. Il contenitore con i sigilli è stato trovato in un grande edificio che non è ancora stato completamente riportato alla luce. Le dimensioni dell’edificio, tuttavia, fanno pensare che si trattasse di una struttura “pubblica” e che probabilmente serviva come magazzino, forse di oggetti preziosi come tessuti, olio o burro. Da millenni l’umanità usa l’argilla per mantenere chiusi i contenitori. Ma i sigilli, spesso decorati con particolari simboli che indicano una persona o un gruppo di persone che vantano diritti sul contenuto, suggeriscono una società maggiormente stratificata. Pur non avendo trovato i timbri con cui sono stati impressi i sigilli di Gilund, l’inaspettata collezione indica chiaramente la presenza di un'élite di cittadini che usava le stampe per identificare se stessi e il proprio rango elevato. Il contenitore di forma ovale per conservare i sigilli e potenzialmente per impedire ad altri di duplicare le stampe, profondo circa un metro e mezzo, testimonia ulteriormente la natura elitaria del magazzino.
FONTE: © 1999 - 2003 Le Scienze S.p.A.& Chucara2000
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