Trama

 

 

 

 

La vicenda di Crysis 3 è ambientata nel 2047, 24 anni dopo le avventure di Alcatraz a New York in Crysis 2. Nel lasso di tempo che separa i due capitoli della saga, la città, devastata e spopolata dall'invasione dei Cef e dal loro virus alieno, è stata messa in quarantena dalla C.E.L.L., che vi ha costruito sopra una gigantesca ed avanzatissima cupola chiamata New York's Liberty Dome, progettata per contenere i (pochi) Cef sopravvissuti al virus anti-alieno di Alcatraz e per sfruttarne le tecnologie per produrre energia pulita ed illimitata. La C.E.L.L., oramai indipendente dalla Hargreave-Rush Biochemical, inizia a fornire questa energia a tutto il mondo, a prezzi esorbitanti che l'umanità non può permettersi. La gente si indebita fino al collo ed è perciò costretta ad entrare nel programma "Lavora per il Debito", mettendosi al totale servizio della C.E.L.L., che riesce così ad insediarsi a Washington D.C. ed a controllare tutto il mondo. Prophet ("installato" nel corpo di Alcatraz dalla Nanotuta 2.0 e tornato così in vita al termine di Crysis 2) viene invece (subito dopo gli eventi del precedente capitolo) catturato e mantenuto in animazione sospesa dalla C.E.L.L. Durante il suo lungo sonno, Prophet ha una visione del futuro, indottagli mediante il legame mentale che la Nanotuta ha con il Cef Alfa (il leader dell'alveare Cef, ancora in vita da qualche parte sul pianeta), dalla stessa creatura: in tale visione, Prophet, morente e vagante nello spazio, assiste alla distruzione della Terra per mano di una Nave da Guerra Cef ed alla conseguente fine della razza umana, fine che, dice lui stesso, egli non può impedire in alcun modo. Nel 2047, Prophet viene risvegliato e liberato da Psycho, il suo vecchio compagno di squadra, infiltratosi furtivamente assieme ad una squadra nel laboratorio C.E.L.L. in cui era rinchiuso il suo vecchio amico. Appena sveglio, Prophet apprende che Psycho e tutti gli altri possessori delle Nanotute sono stati catturati dalla C.E.L.L. e "scuoiati", ossia privati delle loro tute mediante un dolorosissimo processo che ha ucciso i più. Prophet e Psycho si infiltra furtivamente nel Dome, utilizzando come diversivo l'esplosione di una nave cargo ad opera della squadra di Psycho, che tuttavia viene scoperta e sterminata dai C.E.L.L. Durante l'infiltrazione, Psycho dona a Prophet l'Arco da predatore, un avanzatissimo arco compound adatto a qualunque tipo di scontro (soprattutto alle azioni stealth) e lo informa di ciò che ha fatto la C.E.L.L. mentre lui "dormiva". Psycho spiega anche che lui fa parte di un movimento di ribellione alla C.E.L.L. con cellule in tutto il mondo. La base di Psycho e dei suoi è all'interno del Dome e opera per distruggere la macchina Cef che costituisce la principale fonte di energia della compagnia, al fine di farne crollare l'impero. Tuttavia Prophet avverte in Psycho (che non crede agli avvertimenti di Prophet sul Cef Alfa, asserendo che gli alieni ormai sono sconfitti) qualcosa di strano. All'interno del Dome, Prophet si ritrova a New York 2.0, ossia la vecchia NY trasformata in una vera e propria giungla dalle emissioni energetiche del macchinario alieno della C.E.L.L. I ribelli vogliono che Prophet li aiuti a portare a termine il loro obbiettivo, ma Prophet oppone resistenza: le sue visioni, le rilevazioni della nanotuta e il legame con il Cef Alfa gli fanno supporre che i Cef siano in uno stato di ibernazione profonda, ma ancora in grado di risvegliarsi e sferrare un attacco. I suoi sospetti si concretizzano quando, nel disattivare la fonte energetica della CELL, questa si rivela essere nientemeno che lo stesso Cef Alfa, che ritorna in libertà e risveglia la sua armata. La CELL, spaventata dall'evento, avvia il protocollo Stella Rossa, ovvero un massiccio attacco laser satellitare abbastanza potente da distruggere totalmente Manhattan. Prophet riesce a disattivare Stella Rossa, ma Claire, colpita dal Cef Alfa, muore, e Psycho, in preda alla sete di vendetta, si coordina con Prophet per abbattere la contraerea nemica e sferrare un potente attacco al Cef Alfa, che sta aprendo un ponte di Einstein-Rosen per far arrivare sulla Terra una nave da guerra Cef. Nel corso di uno scontro finale, Prophet riesce ad uccidere il Cef Alfa, ma viene scaraventato nello spazio insieme a lui, e lì capisce il significato della visione avuta all'inizio del gioco: la risorsa più grande di un soldato non è l'equipaggiamento, né il supporto, ma... sé stesso. Prophet riesce quindi ad usare Stella Rossa per distruggere la nave da guerra Cef, e nella collisione rientra nell'atmosfera, salvandosi per un pelo. Nell'ultima scena prima dei titoli di coda, Prophet si trova in una capanna in una delle isole Lingshan (ambientazione del primo Crysis): la sua nanotuta ha raggiunto livelli di integrazione con il suo corpo tali da sembrare essa stessa il suo corpo. Il protagonista getta quindi in mare le piastrine dei suoi vecchi commilitoni in acqua, aggiungendo poi: "Mi chiamo Laurence Barmes, un tempo mi chiamavano Prophet, ricordatevi di me.". La scena finale si conclude con Prophet che si allontana della spiagga, occultandosi (grazie alla nanotuta) pochi secondi prima della fine del video.

 

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