DIETRO LE BARRICATE
MURI DELLA FABBRICA
CAMMINANDO LUNGO IL FIUME
FUOCHI FATUI SU NEW YORK
LE COSE DA CAMBIARE
MIRAFIORI KIDZ
IL NASTRO CHE SCORRE
TARDE
MEZCAL
E' ORA DI FINIRLA
DIETRO LE BARRICATE
Nei sobborghi gente corre buio pesto notte fonda, i lampioni sono spenti
attenzione c'è la ronda, una luce lampeggiante che si muove nella notte
un ragazzo e i poliziotti che lo riempiono di botte, luna piena su nel cielo
barricate per la strada, auto rotte rovesciate non si sa che cosa accada.

Stai su col cuore e rimettiti a lottare. Stai su col cuore e rimettiti a lottare.

Non c'è Nord, non c'è Sud, niente Ovest niente Est solo voglia di cambiare,
solo voglia di lottare, dietro il fumo delle barricate dietro al fuoco dei falò,
gente stanca come noi che reclama libertà.,
Rastamen redskins and punks su venite a lottare
Irish Negroes Comunists se siete soli questa notte

Stai su col cuore e rimettiti a lottare. Stai su col cuore e rimettiti a lottare.

I MURI DELLA FABBRICA
I muri della fabbrica le sette di mattina un autobus ci scarica e ognuno si incammina, nel buio che ci inghiotte, nel giorno che ci attende, entri che fuori è ancora notte ed esci che la notte scende già.
Qui metà del personale ha il contratto "in formazione" se ti comporti male deciderà il padrone e se qualcuno sciopera se lo ricorderanno, ci dispiace il suo contratto valeva solo un anno.

Quattro anni di collocamento per trovare un posto come quest
loro lo chiamano lavoro onesto, però non è lavoro è sfruttamento.

I muri della fabbrica le sette della sera un autobus ci carica, si torna giù in barriera, nel buio della notte ognuno fa ritorno, le ossa sono rotte e domani è un altro giorno.
Ma giorno dopo giorno ti ritrovi senza uscita e i muri che hai attorno ti rubano la vita, ti chiudono in un vicolo ti prendono per fame ti dicono sei libero ma ti rinchiudono nei loro Lager.

CAMMINANDO LUNGO IL FIUME
Camminando lungo il fiume, nebbia spessa che ti bagna
questa notte sono solo, sono solo come te.
Rabbia come un'energia e la voglia di lottare
dimostrare quanto vali, quanto hai voglia di cambiare.

Ma ci tarpano le ali e ci strizzano il cervello
e lo so non ve ne importa, non è vostro neanche quello
Ma la rabbia non mi serve camminando lungo il fiume
e domani è un altro viaggio per tornare insieme a te.

FUOCHI FATUI
Fuochi fatui su New York piatti sporchi e bottiglie
sono solo nella città volan mosche in cucina.

Fuochi fatui su New York ricordi di odori ricordi di sapori
ora qui solo chiuso dentro me, vuota il bicchiere ti verso da bere.

Fuochi fatui su New York, ma New York è lontana
e questa città è un deserto, nemmeno un locale aperto.

Fuochi fatui su New York nubi senza pioggia
uccelli che non san più volare, io qui non riesco più a stare.

Fuochi fatui su New York non trovo le scarpe non riesco più ad andare
come posso come devo fare.

Fuochi fatui su New York.

LE COSE DA CAMBIARE
Le cose da cambiare sono le cose che tu non vuoi
quando le cose ti vanno male quando vorresti però non puoi
Le cose assurde che non vorresti accettare mai ,
e cose sporche che ti fan fare anche se tu non vuoi

Le cose da cambiare sono le cose che van sempre bene,
a tutti quelli che ci sanno fare che tanto c'hanno i soldi e gli conviene.
Che tutte le cose restino identiche per sempre uguali
che tutte le loro cose restino sempre nelle loro mani

Le cose da cambiare da sole no non cambieranno mai
se non ti dai da fare se non ti muovi mai.
Puoi stare sicuro che c'è qualcuno che già pensa a chi
deciderà anche per te il tuo futuro, se lasci che le cose restino così.

MIRAFIORI KIDZ
I giovani di Mirafiori sognano di andare via, ma per i sogni non c'è posto in questa squallida periferia, dalla giungla d'asfalto puoi apprendere una cosa sola che un posto di lavoro vale cento banchi della scuola. Ma se la scuola ti respinge, se il lavoro non c'è ognuno se la cava come può, lavoro nero precario in una banda di Rock&Roll.

Le nostre moto non erano certo delle Kawasaki, per noi il mito americano erano un paio di blue jeans usati, ma i ragazzini crescono imbottiti di pubblicità per loro la nuova frontiera è solo un paio di Timberland. Nessuno mai gli ha raccontato cosa è stato il Vietnam ne cosa sta accadendo giù in Iraq, ma prima o poi impareranno che la vita non è Disneyland.

E la notte scende viola dietro il fumo delle ciminiere, al bar dell'angolo si vende droga ed il mercato tira bene, ed i politici che parlano e promettono tante cose, ma sono loro i responsabili se c'è chi muore d'overdose. Perché il bilancio non prevede nuovi centri sociali, ma solamente tanti nuovi stadi, perché in Italia lo stato pensa sempre e solo agl'industriali.

Intanto i giovani di Mirafiori sognano di andare via, e per i sogni non c'è posto in questa terra di periferia, dalla giungla d'asfalto puoi apprendere una cosa sola o trovi un posto di lavoro oppure ti procuri una pistola. E se la gente ti respinge e ti risponde di no, ognuno se la cava come può, una rapina ogni tanto ……… da Rock&Folk!

IL NASTRO CHE SCORRE
Ritto al nastro che scorre dove corre
lo sa il diavolo se le viti che avvito servono per rubinetti o manette.

Pause non ce ne sono soltanto dita svolazzanti
che afferrano viti e vuoto stracciando le ore in mercede.

Ritto al nastro che scorre e saldo le parti
in tubi attraverso cui occhieggio e saldo i tubi, chissà per chi li saldo.

Il mio desiderio saldo nel ferro, il nastro che scorre il respiro mi toglie
il nastro mi tira, su nastri ecco scorre.

Il nastro che scorre mi afferra e mi forgia
e così scorro via………, scorro via ……, …scorro via………

TARDE
Tarde lluviosa en gris cansado y sigue el caminar
los arboles marchidos, mi quarto solitario.
Y los retratos viejos y el libro sin cortar
chorrea la tristeza por los muebles y por el alma.

Quiza no tenga para mi naturaleza el pecho de cristal
y me duele la carne del corazon y la carne del alma
Y al ablar se quedan mis parablas come corchos sobre agua 
solo por tus ojos sufro yo este mal.

Tristezas de antano y las que vedran
tarde lluviosa en gris cansado y sigue el caminar………………

MEZCAL
Tu sei lo scopo della mia vita mi fai vagare per le strade
io non esisto senza te, io sono un altro senza te.

Ma io non voglio essere tuo schiavo ed io non voglio……….

Ho conosciuto tanta gente strana, vagabondi senza casa
schizzati e pazzi completamente ci sono anch'io tra quella gente

Se non ci sei divento pazzo tu sei la vita la mia vita
la mescalina nel mio cervello mi sento forte mi sento bello

Da queste parti ne ho visti tanti trascinarsi lungo il fiume
seguire il corso della corrente cercare un posto tra la gente.

 E' ORA DI FINIRLA
E' ora di finirla con questi sacrifici, con le legislature da sempre traditrici
la scelta del governo è il taglio della spesa e tutti i nostri soldi andranno alla difesa. Woooyeaahh! I have not to say!

E' ora di finirla con questi armamenti dobbiamo solo dargli un bel calcio nei dent
ci dicono che creano dei posti di lavoro e i soldi li spartiscono come sempre tra di loro. Woooyeaahh! I have not to say!

E' ora di finirla con la storia del Golfo Persico chiedetelo un po' al Vietnam il sogno americano, leccare i culo agli U.S.A. non è cosa carina, mettiamoci i politici a far la pecorina. Woooyeaahh! I have not to say!

E' ora di finirla con questi falsi miti, eserciti e confini per noi sono finiti
l'unica nostra speranza è ancora disertare …….. eroi, santi e politici mandiamoli a cagare! Woooyeaahh! I have not to say!