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LA MARATONA

REGINA DELLA CORSA

Nell'estate del 490 a.c. si svolse una battaglia nella piana di maratona, fu la prima grande vittoria degli Ateniesi sui Persiani, a questo punto di inserisce la figura mitica di Filìppide, soldato Ateniese che percorse di corsa il tragitto tra Maratona ed Atene di circa 42 Km. (42.195 metri) e dopo aver annunciato la vittoria Ateniese morì per la fatica nei pressi dell'Acropoli.
In ricordo di Filìppide e della grande vittoria sui Persiani la gara di maratona è stata inserita nella prima olimpiade moderna di Atene (1896). Nelle prime olimpiadi questa gara era poco popolare, essendo la più faticosa del programma olimpico e contava al massimo un centinaio di partecipanti; nel corso degli anni sempre più persone vi si sono avvicinate, fino a farlo divenire uno sport di massa. Attualmente ogni anno tutte le grandi città ci propongono la loro maratona, con migliaia di partecipanti, arrivando anche a 30.000 nelle maratone più famose, persone che per si identificano con lo sport, riunendo mente e corpo in una prova per conoscere le proprie risorse, in definitiva è una prova contro se stessi, per conoscere il proprio valore ed i propri limiti.
L'interesse crescente di persone di ogni età ha spinto allentori e medici sportivi ad approfondire gli studi degli effetti della corsa prolungata sul nostro fisico e sui sistemi di preparazione, un tempo empirici. Oggi vi sono tecniche di allenamento che migliorano enormemente le prestazioni negli sport aerobici (nei quali si sfruttano la capacità dei polmoni di assorbire ossigeno dall'aria, del sangue di portarlo alle cellule e di queste ultime di utilizzarlo per produrre energia). Nella maratona è anche importante l'aspetto psicologico, per imparare ad affrontare e superare la crisi che colpisce quasi tutti i maratoneti verso il 35^ chilometro, quando oltre all'energia fisica può venire a mancare anche quella psichica, fondamentale per concludere la maratona.