Smg. PELOSI  (S 522)

C.C. Salvatore PELOSI, M. d'O. al V.M. della 2ª G.M.

    Comandante del Smg. TORRICELLI, in Mar Rosso, il 23 giugno 1940, costretto ad emergere per i danni subiti da precedenti azioni nemiche, al largo di Aden affronta in superficie tre cacciatorpediniere e due cannoniere inglesi. Nell'ìmpari combattimento, il TORRICELLI colpisce a morte il C.T. "KHARTOUM", che affonderà più tardi, e danneggia la Cann. "SHOREHAM". Poi, accerchiato e senza scampo, per evitare la cattura è costretto all'autoaffondamento. Il Com.te PELOSI, ferito e privo di sensi, è trascinato a mare dai suoi uomini. Gli inglesi, ammirati, Gli tributano subito gli onori delle armi. 

 

Motivazione della Medaglia d'Oro

"Comandante di sommergibile dislocato in acque lontane ed insidiatissime, durante ardua missione svolta in condizioni ambientali oltremodo avverse, scoperto e sottoposto a prolungata caccia da parte di numerose siluranti, visto impossibile il disimpegno, emergeva accettando il combattimento in evidenti condizioni di inferiorità.
Aperto il fuoco con il cannone e con le mitragliere, si impegnava in epica lotta a distanza ravvicinata contro tre cacciatorpediniere e due cannoniere.
Lanciati anche i siluri, a corto di munizioni e con l'unità ripetutamente colpita, ed egli stesso ferito, decideva di salvare i suoi marinai ed affondava il battello che scompariva con la bandiera a segno, salutato alla voce dal valoroso equipaggio.
Nell'impari lotta, il sommergibile affondava un Ct. ed infliggeva danni alle rimanenti unità avversarie.
Trascinato in mare dai marinai che si erano rifiutati di abbandonarlo, era da loro stessi sostenuto allorché, in seguito a ferita riportata, aveva perduto i sensi.
Coloro ai quali egli aveva indicato la via dell'onore e del dovere ridavano in tal modo alla Nazione ed alla Marina uno dei suoi figli migliori affinché a questi fosse ancora concesso di operare per il bene della Patria.
Magnifico esempio di uomo e di Ufficiale, al quale lo stesso nemico ha tributato ammirazione e rispetto".