Luis Sepulveda

 

(Ovalle 1949) Scrittore cileno. Dopo il golpe del generale Pinochet (1973) è costretto a lasciare il Cile; ecologista, partecipa a diverse missioni di Greenpeace. Esordisce come narratore nel 1969,  con i racconti di Cronache di Pietro nessuno con cui vince il premio "Casa de Las Américas". I suoi libri sono tradotti in almeno una quindicina di paesi; si è imposto al pubblico internazionale con il romanzo Il vecchio che leggeva romanzi d'amore (1989), al quale fanno seguito Il mondo alla fine del mondo (1989), Un nome da torero (1994), La frontiera scomparsa (1994), Patagonia Express (1995), Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare (1996), Incontro d'amore in un paese in guerra (1997), Diario di un killer sentimentale (1998), Jacarè (1999).

 

 

Cosa Ci Dice Di Se':

 

<< Avevo ben chiaro che volevo scrivere, guadagnarmi la vita scrivendo, non essere "uno scrittore", ma scrivere per il puro piacere di scrivere. E lo facevo. Scrivevo poesie, racconti, molti racconti, di cui non mi pento. >>

 

<< Amo il computer, che mi permette di aprire e chiudere la storia che voglio. >>

 

<< Gli scrittori che mi hanno influenzato e che continuano a influenzarmi sono molti. Credo che in primo luogo ci siano tutti gli autori di romanzi d'avventure: Verne, Salgari, Conrad, Stevenson, Coloane, Melville, Karl May, Kipling, Mark Twain. >>

 

<< Io credo che abbiamo l'obbligo, coi mezzi dell'invenzione letteraria, di mostrare il mondo così com'è. >>

 

<< Io mostro il mondo così com'è, perciò non posso trascurare la gravità del disastro ecologico. >>

 

dall'intervista di Ilide Carmignani. Settembre 1996

 

 

 

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