IL GELSOMINO NOTTURNO

 

E s'aprono i fiori notturni,

nell'ora che penso a' miei cari.

Sono apparse in mezzo ai viburni

le farfalle crepuscolari.

 

Da un pezzo si tacquero i gridi:

là sola una casa bisbiglia.

Sotto l'ali dormono i nidi,

come gli occhi sotto le ciglia.

 

Dai calici aperti si esala

l'odore di fragole rosse.

Splende un lume là nella sala.

Nasce l'erba sopra le fosse.

 

Un'ape tardiva sussurra

trovando già prese le celle.

La Chioccetta per l'aia azzurra

va col suo pigolio di stelle.

 

Per tutta la notte s'esala

l'odore che passa col vento.

Passa il lume su per la scala;

brilla al primo piano; s'è spento...

É l'alba: si chiudono i petali

un poco gualciti; si cova,

dentro l'urna molle e segreta,

non so che felicità nuova.

Giovanni Pascoli

Commento

 

A una prima lettura la poesia appare costituita da una serie di notazioni impressionistiche, che non hanno legami fra loro, se non quello di creare una suggestiva atmosfera notturna. La chiave per entrare nei complessi significati della poesia è data dalla nota che, nella prima edizione, fa riferimento alla poesia: “E a me pensi Gabriele Briganti risentendo l'odor del fiore che olezza nell'ombra e nel silenzio: l'odore del Gelsomino notturno. In quelle ore sbocciò un fiorellino che unisce (secondo l’intenzione sua), al nome d'un dio e d’un angiolo, quello d'un pover’uomo: voglio dire, gli nacque il suo Dante Gabriele Giovanni”. Il componimento, dedicato alle nozze dell'amico Gabriele Briganti, evoca, in termini simbolici e allusivi, la prima notte di nozze, in cui fu concepito il piccolo Dante Gabriele Giovanni. Si chiariscono allora le immagini riferite alla casa che sola “bisbiglia” nel silenzio della notte, al lume che splende nella sala, sale per le scale, brilla al primo piano, si spegne: esse rivelano il vagheggiamento del rito di fecondazione che si svolge nella casa nuziale e da cui deve nascere la nuova vita. In questa prospettiva assume anche significato l'immagine, centrale nella poesia, del fiore che apre il suo calice al calar della sera e per tutta la notte esala il suo profumo penetrante ed inebriante: il fiore si schiude anch'esso per il processo di fecondazione, quindi l'immagine vegetale è allusiva del rito che si svolge nel mondo umano. L’aprirsi della corolla e l'esalare profumo appaiono come un invito all'amore, di cui il poeta sottolinea con forza la carica sensuale, insistendo sulle intense sensazioni olfattive e cromatiche: il colore rosso, che allude ad un'accesa sensualità, si fonde con il profumo dolce e invitante che ricorda le fragole.

 

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