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LO SPINONE
Foto per gentile concessione dell'allevamento del Subasio
Sono ufficialmente riconosciute 14 razze italiane.
Una di queste è lo Spinone, meraviglioso cane da caccia, attualmente non molto diffuso tra i cacciatori, nonostante le sue grandi doti venatorie.
Lo Spinone è una razza molto antica. Senofonte, Seneca, Arriano, Nemesiano, Grazio Falisco e altri autori dell'antichità scrivono di cani a pelo duro, probabilmente gli antenati dell'odierno Spinone.
Nel 1683, il francese Sélincourt scrive nel suo libro Le Parfait Chasseur: "Les meilleurs griffons viennent d'Italie et du Piémont". La più antica immagine di uno Spinone del tutto simile a quello attuale risale invece al XV secolo. Si tratta di un affresco del Mantegna a Mantova, nella Sala degli Sposi del Palazzo Ducale.
Lo Spinone è un cane rustico, forte, di ossatura potente e robusta, molto muscoloso e di grande taglia. L'aspetto burbero, dato dalle sopracciglia cespugliose e dalla folta barba, contrasta con l'indole dolce e affettuosa. È un cane molto socievole, estremamente intelligente, coraggioso, leale, mai aggressivo né tantomeno mordace.
È un eccellente compagno a caccia e nella vita di tutti i giorni.
Lo Spinone è un cane che non crea problemi di mantenimento, frugale nel mangiare, facile da tenere pulito grazie al pelo duro, è sufficiente una spazzolata ogni tanto, non emana cattivo odore (la sua cute è poverissima di ghiandole sebacee).
Più delicate sono le orecchie. Infatti questo cane, come tutti quelli con padiglione auricolare lungo e cadente, può andare incontro a fastidiose otiti, quindi è consigliabile pulirle settimanalmente. Importante poi per vedere il proprio Spinone scoppiare di salute, è eseguire tutte le vaccinazioni, sverminare un paio di volte l'anno e somministrare i farmaci per la profilassi della filariosi.
È un cane che si accontenta di poco, ma non bisogna dimenticare che per lui è necessario poter vivere con il suo padrone e condividere con lui i vari momenti della giornata. Guai lasciarlo sempre da solo chiuso in un box o peggio ancora legato a una catena, il suo carattere ne sarebbe profondamente e gravemente segnato.
Lo Spinone a caccia è un cane molto versatile: adatto a qualsiasi terreno e a qualsiasi tipo di selvaggina: dai fagiani in pianura, ai galli forcelli in alta montagna.
Le qualità olfattive, la ferma, il riporto, il recupero, lo stretto collegamento con il cacciatore sono suoi pregi innati. L'andatura di caccia è di trotto lungo e serrato, pur rotto da qualche tempo di galoppo. La cerca è diligentissima e il portamento è ben eretto, con il collo proteso, per avere ben alta la testa con la canna nasale inclinata sull'orizzonte (verso terra).
Entra con disinvoltura nell'acqua fredda e profonda, essendo un ottimo nuotatore, e si infila senza mai indugiare in rovi o tra intricati cespugli, grazie al suo pelo duro e alla sua pelle coriacea e spessa come quella di un bue.
Lo Spinone non è però un cane per tutti.
Anche se si tratta di un cane splendido e con un carattere eccezionale, è pur sempre un cane da caccia, e il relegarlo a mero animale da compagnia è inaccettabile. Per la compagnia esistono molte altre razze, selezionate proprio per questo scopo.
Ma non è nemmeno adatto a un cacciatore qualsiasi.
Il cacciatore che può apprezzare questa nobile razza italiana, non è quello che considera il cane un semplice strumento con cui scovare la selvaggina e la cui principale preoccupazione è quella di riempire il carniere (e di cacciatori così ce ne sono tanti, troppi...), ma è il "Cacciatore-Cinofilo". Il Cacciatore-Cinofilo ama vedere il proprio ausiliare lavorare con lo stile, l'andatura e la mentalità della razza, e da ciò trae un godimento estetico non inferiore al piacere di trovare e abbattere la selvaggina.
Lo Spinone è una "benemerita razza da ferma per cacciatori meritevoli", come scrive F.S.Gianotti.
"Si può dire che lo Spinone sia un "cane poeta", una sorta di artista di strada, con nello sguardo qualcosa di profondo e malinconico. Non c'è cosa più bella, per un cinofilo o per un cacciatore, che parlare con il proprio cane attraverso lo sguardo e capire così i suoi stati d'animo. È stato detto più volte che c'è un solo cane che ha lo sguardo umano. Ed è lo spinone". (Massimo Scheggi)
Nota: Non è assolutamente necessario chiamare questa razza "spinone italiano", lo spinone è unico al mondo e quindi non esiste minimamente il rischio di confonderla con un'altra (per esempio non si dice "boxer tedesco" ma semplicemente "boxer").
La razza è tutelata dal C.I.Sp., Club Italiano Spinoni, Società Specializzata riconosciuta dall'ENCI.
STANDARD DELLO SPINONE
Brevi cenni storici
Di origine prettamente italiana, nella letteratura si trovano accenni a un cane italico di pelo duro, probabile predecessore dell'odierno Spinone. Nel 1683, Sélincourt scrive nel suo libro "Le perfait chasseur" di un "griffone" che viene dall'Italia e dal Piemonte. Appare frequentemente rappresentato in quadri di famosi pittori (fra i più noti quelli di G.B. Quadrone (1844-1898) e l'affresco di Andrea Mantegna nel palazzo ducale di Mantova del XV secolo).
Aspetto generale del cane
Cane con costruzione solida, rustica e vigorosa, forte ossatura, muscolatura ben sviluppata e pelo duro.
Proporzioni importanti
L'altezza al garrese, nei maschi, va da 60 a 70 cm, e nelle femmine da 58 a 65 cm. Costruzione tendente al quadrato. La lunghezza della testa è pari ai 4/10 dell'altezza al garrese, la sua larghezza misurata alle arcate zigomatiche è inferiore alla metà della sua lunghezza totale.
Comportamento e carattere
Carattere socievole, docile e paziente. Adatto alla caccia su tutti i terreni, resistentissimo alla fatica, entra con disinvoltura nei rovi e nell'acqua fredda, ha spiccate attitudini al trotto ampio e veloce ed è naturalmente un ottimo riportatore.
Testa
Le direzioni degli assi longitudinali superiori sono divergenti.
1-Regione cranica
Cranio di forma ovale in senso sagittale a tetto, con protuberanza occipitale molto sviluppata e cresta interparietale molto marcata. I seni frontali non sono molto sviluppati, in avanti e in alto; le arcate sopracciliari non sono troppo elevate, lo stop è appena accennato, mentre la sutura medio-frontale è ben pronunciata.
2-Regione facciale
Tartufo
Sulla stessa linea della canna nasale; voluminoso, di apparenza spugnosa, col margine superiore molto grosso e molto arrotondato; pigmento roseo-carnicino nei soggetti bianchi, un po' più carico in quelli bianco-arancio, marrone in quelli roano marrone. Visto di profilo è sporgente sulla verticale anteriore delle labbra. Le narici sono grandi e sporgenti.
Muso
La lunghezza è pari alla lunghezza del cranio; l'altezza, misurata alla metà è un terzo della sua lunghezza. Il profilo della canna nasale è leggermente montonino o rettilineo; le facce laterali del muso sono parallele, per cui la sua faccia anteriore ha un aspetto quadrato. Le labbra superiori, piuttosto sottili, formano sotto il tartufo un angolo aperto, nella parte anteriore sono arrotondate, coprono quelle inferiori e arrivano alla commessura con plica evidente. Il profilo inferiore del muso è dato da quello delle labbra superiori, e il suo punto più basso è dato dalla commessura.
Mascelle
Forti, di normale sviluppo. Le branche della mandibola sono pochissimo ricurve nella parte centrale della loro lunghezza. Le guance sono asciutte.
Denti
Arcate dentarie che combaciano fra di loro, gli incisivi chiudono a forbice a tenaglia.
Occhi
Sono grandi, ben aperti e distanziati, la rima palpebrale è tondeggiante, il bulbo oculare non è ne prominente ne infossato, le palpebre vi aderiscono perfettamente. Tendenzialmente in posizione subfrontale. Il colore dell'iride è ocra, Più o meno scuro, a seconda della colorazione del mantello.
Orecchio
Di forma pressoché triangolare, in lunghezza sorpassa la linea inferiore della gola di non oltre 5 cm. in larghezza va dal punto di congiunzione dell'attaccatura della testa al collo sino alla metà dell'arcata zigomatica; il margine anteriore è aderente alla guancia, non accartocciato, ma rivolto all, interno; la punta dell'orecchio è leggermente arrotondata. Portato quasi costantemente rilassato, è poco erettile. La cartilagine è sottile, la sua pelle è ricoperta da pelo fitto, frammisto ad una peluria più lunga e rada, che si infittisce ai margini.
Collo
Forte e muscoloso con demarcazione netta della nuca, si fonde armoniosamente con le spalle. La sua lunghezza non deve essere inferiore ai 2/3 di quella totale della testa; il suo perimetro raggiunge un terzo dell'altezza al garrese. Il margine inferiore presenta una leggera giogaia suddivisa.
Tronco
Costruzione tendente al quadrato.
Dorso
Garrese non troppo elevato. Punte delle scapole divaricate. Il profilo superiore del tronco si compone di due linee: una inclinata quasi retta, che dal garrese va all'undicesima vertebra dorsale, l'altra leggermente convessa, si raccorda con la regione dei lombi, solidi e ben arcuati. La groppa è larga, lunga ben muscolosa e inclinata, forma con l'orizzonte un angolo di 30°, - 35°; misurata sull'inclinazione del coxale. Il torace è ampio e discende almeno sino al livello dei gomiti, profondo, ben convesso a metà della sua altezza. Il diametro trasversale ha il suo massimo sviluppo a metà della sua altezza, diminuisce sensibilmente in direzione dello sterno, senza che il torace risulti carenato. Le coste sono ben cerchiate, oblique, con ampi spazi intercostali. Le false coste lunghe, oblique e ben aperte. I lombi leggermente convessi, hanno muscoli ben sviluppati in larghezza. Sono lunghi un po' meno di un quinto dell'altezza al garrese, la loro larghezza è quasi uguale alla loro lunghezza. La linea inferiore tende ad essere orizzontale in corrispondenza dello sterno, mentre rimonta leggermente nella regione ventrale. La coda è grossa particolarmente alla radice, e portata orizzontale o bassa, e priva di frange. Viene tagliata in modo da lasciare una lunghezza di 15-25 cm.
Arti
1-Arti anteriori
visti dal davanti sono perfettamente paralleli fra loro e perpendicolari al terreno Visti di profilo l'avambraccio è verticale, il metacarpo lievemente disteso.
Spalla
E' forte, lunga, un quarto dell'altezza al garrese, con una inclinazione sull'orizzontale di circa 50°; rispetto al piano mediano del corpo le punte delle scapole sono poco ravvicinate fra loro. La spalla è fornita di muscoli ben sviluppati ed è ben libera nei movimenti. L'angolo scapolo-omerale si aggira intorno ai 105°.
Braccio
E' obliquo sull'orizzontale, con una inclinazione di circa 60°. La sua direzione è quasi parallela all'asse mediano del corpo. E' ben muscoloso.
Avambraccio
Lungo poco più di un terzo dell'altezza al garrese, verticale sia visto davanti che di lato. Ossatura forte. II tendine posteriore è forte e staccato di modo che la scanalatura carpiocubitale risulti evidente. I gomiti si trovano in un piano parallelo al piano mediano del corpo. La punta del gomito deve trovarsi alquanto avanti alla perpendicolare abbassata dalla punta posteriore della scapola. La distanza del gomito da terra è pari al 50% dell'altezza al garrese. Carpo: segue la linea verticale dell'avambraccio.
Metacarpo
E' piatto e segue la linea retta dell'avambraccio visto di fronte: di profilo appare lievemente inclinato. La sua lunghezza è circa 1/6 dell'altezza dell'arto al gomito.
Piedi
Raccolti rotondi, con dita ben unite fra di loro e arcuate; ricoperte da pelo corto e fitto anche negli spazi interdigitali. Le suole asciutte e dure, più o meno pigmentate a seconda del manto. Unghie forti e ricurve e ben pigmentate, ma mai nere.
2-Arti posteriori
Visti di profilo coscia con profilo posteriore poco convesso, i vari segmenti sono ben angolati fra loro, il metatarso deve essere perpendicolare al terreno, visti di dietro sono paralleli e perpendicolari al terreno.
Coscia
La sua lunghezza non deve essere inferiore ad un terzo dell'altezza al garrese. La sua larghezza raggiunge i 3/4 della lunghezza. E' molto muscolosa. La sua direzione è leggermente obliqua dall'alto verso il basso e dall'indietro in avanti. Il margine posteriore è poco convesso.
Gamba
La lunghezza è di poco superiore a quella della coscia: l'inclinazione è di circa 55-60° sull'orizzontale è fornita di muscoli asciutti nella parte superiore; la scanalatura gambale ben marcata e evidente.
Garretto
Le facce sono molto larghe. La distanza della punta è di circa un terzo dell'altezza al garrese. L'angolo dell'articolazione tibio-tarsica è di circa 150°.
Metatarso
La sua lunghezza equivale alla distanza del garretto da terra. Robusto ed asciutto. Da qualunque lato lo si guardi appare verticale. Sulla faccia interna può essere presente uno sperone semplice e articolato. Piedi
Con tutte le caratteristiche di quelli anteriori, ma leggermente più ovali.
Andatura
Passo sciolto, in caccia trotto ampio e veloce, intercalato da tempi di galoppo.
Pelle
Ben aderente al corpo. Deve essere grossa e secca. E' più sottile sulla testa, sulla gola, sull'inguine, sulle ascelle e sulle parti posteriori del tronco, morbida ai gomiti. Forma appena due pliche che hanno inizio sulle branche della mandibola e che scompaiono all'altezza della prima metà del collo (giogaia). Quando la testa è abbassata, è appena visibile una plica che dall'angolo temporale dell'occhio scende sulla guancia, fornita nel margine posteriore di una spiga di pelo. Il pigmento della pelle varia col variare delle macchie del mantello. Le mucose esterne devono essere in relazione al colore del mantello.
Mantello
Pelo lungo da 4-6 cm. sul tronco, più corto sulla canna nasale, sulla testa, sulle orecchie, sulle parti anteriori degli arti e sui piedi. Sulle parti posteriori degli arti è come una spazzola, mai tanto lunga da sembrare una frangia. Peli lunghi e diritti guarniscono le arcate sopracciliari, e le labbra formano folte sopracciglia, baffi e barba. Il pelo è diritto, duro, fitto, piuttosto aderente al corpo, e con carenza di sottopelo.
Colore
Bianco puro, bianco con macchie arancio, bianco punteggiato di arancio (melato), bianco con macchie marrone, roano, roano marrone. La tonalità più pregiata del marrone è quella "tonaca di frate". Colori non ammessi: il tricolore, le focature e il nero in qualsiasi combinazione.
Taglia e peso
Altezza al garrese: maschio da 60 a 70 cm. femmina da 58 a 65 cm. Lunghezza del tronco uguale all'altezza al garrese, con una tolleranza di 1-2 cm. in più. Peso: maschio da 32 a 37 Kg; femmina da 28 a 30 Kg. I maschi devono avere due testicoli di aspetto normale e ben discesi nello scroto.
Difetti
Ogni deviazione dalle caratteristiche indicate nella descrizione delle varie regioni costituisce un difetto, che deve essere penalizzato nel giudizio in riferimento alla sua gravità ed alla sua diffusione.
1-Difetti eliminatori
Testa: linee superiori cranio facciali convergenti, canna nasale concava.
2-Difetti da squalifica
Depigmentazione totale del tartufo. Occhio gazzuolo. Pelle: presenza di pigmentazione nera nella pelle o nelle mucose. Mantello: tricolore, focature, nero in qualsiasi combinazione. Enognatismo, prognatismo accentuato. Criptorchidismo. Monorchidismo.
Lo standard è stato tratto dal sito ENCI
BIBLIOGRAFIA
A.Ceresoli, Lo Spinone Italiano e le razze affini, Ed. Artemide, Milano, 1951
F.S. Gianotti, Lo Spinone, Editoriale Olimpia, Firenze, 1980
G.B. Benasso, I cani da ferma italiani, Bracco e Spinone, De Vecchi Editore, Milano 1991
M. Scheggi, Lo Spinone, Editoriale Olimpia, Firenze, 1996
C.I.Sp. Club Italiano Spinoni, Annuario 1999
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