IL MASTINO NAPOLETANO

Testi e fotografie per gentile concessione
dell' Allevamento amatoriale del Mastino Napoletano

  


Trovarmi a parlare del Mastino Napoletano è un'impresa non semplice, perchè ognuno ha le sue particolarità, i suoi modi, i suoi sguardi. Ma tutti pieni di Amore Vero, dedizione, completa fiducia nel suo compagno umano. E' un cane, direi piuttosto è IL cane, che per il compagno sarebbe disposto a qualunque cosa, è un cane che ha bisogno del perenne contatto fisico, che non ti lascia solo neanche per un istante, e la sua presenza, così forte, rassicurante e sempre attenta, diventa così costante, da obbligarti a non poterne fare a meno, mai. Per questo, a dispetto di quanto si pensi comunemente, dovrebbe vivere in casa o comunque vicino al padrone, dove saprà non farsi sentire, perchè a lui basta tenere sempre d'occhio il compagno e se ne starò buono sulla brandina (o come a casa mia, sul divano, a contatto con me), a sonnecchiare con un occhio sempre aperto verso l'amato. Se il rapporto impostato, sarà di fiducia e rispetto reciproco (il Mastino Napoletano non obbedisce per paura o sottomissione, ma per collaborazione) non ci sarà bisogno di nessun addestramento, perchè lui sa già esattamente cosa rende felice il suo compagno. La sua educazione, se vista in questi termini, non comporta difficoltà, già da piccolo non si allontana, non si fa ripetere il richiamo, è ben disposto verso gli altri animali e impara in fretta dove deve sporcare, dormire e giocare.
Per farvi comprendere meglio il grande equilibrio del nostro cane: una persona abituale frequentatrice di casa nostra, che conosce i nostri cani praticamente da quando sono piccoli, un giorno è passato a trovarci. Quindi, molto tranquillamente ho aperto il cancello senza andare ad accoglierlo personalmente. La mia Giuditta (dolcissima mastina nata sfortunatamente in un allevamento senza molti scrupoli) che sonnecchiava in giardino, appena ha visto entrare l'amico, è saltata su aggredendo il cancello, richiuso dall'ospite appena in tempo. Siamo subito usciti, stupiti del comportamento, ma senza sgridarla. Abbiamo riaperto al 'malcapitato' e la piccola comprendendo che entrava con i 'padroni' e riconosciuto l'amico, ha scondinzolato felice della visita. E sin da cucciolo, sorprendente è la sua capacità di guardiano. Da subito si mostra diffidente verso gli estranei (per quanto possa esserlo un cucciolo, ovviamente) ed è attento al minimo rumore sospetto. Quando sarà adulto poi non lascerà a nessun intruso la possibilità di varcare la soglia di casa, se non accompagnato dal suo padrone. Capisce al volo quando è il momento di intervenire e sebbene sia difficile far perdere la pazienza ad un mastino napoletano, quando l'ha persa davvero, il suo attacco è fulmineo e senza pari.
Per questo se in famiglia ci sono bambini è bene tenere sempre sotto controllo i loro approcci. Il mastino napoletano, come si è detto è molto paziente e riflessivo, ma, per quanto se ne scriva, non esiste il cane-babysitter per eccellenza, perchè ha un linguaggio differente dal nostro e nonostante sia sempre disposto ad imparare, questo non vuol dire che non possa fraintendere un urlo o una tirata di coda mentre mangia. E se il morso di un chihuahua è fastidioso...quello di un mastino napoletano.....
Uniche note dolenti sono l'eta' (difficilmente supera la decina) e la bava, alla quale se davvero apprezzerete questo cane, vi abituerete in fretta, armati di asciugamani sempre 'in tasca'.
Detto questo, vi aspetta un periodo, insieme al vostro Mastino Napoletano, indimenticabile....un amore fatto di sguardi e di pelle....e di simbiosi...

STANDARD

Standard FCI n. 197/19 novembre 1991
Paese d'origine: Italia
Utilizzazione: Cane da guardia e da custodia
Classificazione FCI: Gruppo II - Cani di tipo Pinscher e Shnauzer, Molossoidi, Cani da montagna e Bovari svizzeri - Sezione 2a (Molossoidi, tipo mastino) - n° 73. Non sottoposti a prove di lavoro.
 
Brevi cenni storici: Discende dal grande molosso romano, descritto da Columella (I sec.) in De Re Rustica, diffuso in tutta Europa dalle Legioni di Roma, al fianco delle quali ha combattuto, contribuendo nella formazione di molte razze di mastini negli altri paesi europei. Conservatosi, lungo molti secoli nella campagna vesuviana e nella regione napoletana, in genere, è stato riselezionato dopo il 1947.
 
Aspetto generale: Cane di grande mole. La sua conformazione generale è quella di un pesante brachimorfo il cui tronco è più lungo dell'altezza al garrese.
 
Proporzioni importanti: Altezza al garrese - Maschi da 65 a 75 cm. Femmine da 60 a 68 cm. La lunghezza del tronco è del 10% superiore all'altezza al garrese. La lunghezza totale della testa è pari ai 3/10 dell'altezza al garrese. Il rapporto cranio-muso è di 2 a 1.
 
Comportamento e carattere: Carattere forte e leale, non ingiustificatamente aggressivo o mordace, difensore delta proprietà e delle persone ha sempre un comportamento vigile, intelligente, nobile e maestoso.
 
Testa: Brachicefala, massiccia con cranio largo agli zigomi, la sua lunghezza totale raggiunge circa i 3/10 dell'altezza al garrese. Pelle abbondante con rughe e pliche, di cui una tipica e ben marcata che parte dall'angolo palpebrale esterno e discende sino all'angolo labiale. Gli assi longitudinali superiori del cranio e del muso sono tra loro paralleli.
 
Regione cranica: II cranio è largo, piatto in particolar modo fra le orecchie e leggermente convesso nella parte anteriore. Le arcate bizigomatiche sono molto pronunciate, ma con muscoli piatti. La loro larghezza è superiore alla metà della lunghezza totale della testa. I seni frontali sono molto sviluppati; la sutura metopica è marcata, l'apofisi occipitale appena accennata.
 
Regione facciale:
Tartufo: Sulla stessa linea della canna nasale e non deve sporgere dalla linea verticale anteriore delle labbra; deve essere voluminoso con narici grandi e ben aperte. La sua pigmentazione è in rapporto col manto: nero nei soggeti neri, scuro negli altri manti e marrone nel mantello mogano.
Muso: E' molto largo e profondo (alto), la sua lunghezza corrisponde a quella della canna nasale e sarà pari a 1/3 della lunghezza totale della testa. Le facce laterali sono tra loro parallele si da dare al muso, visto di fronte, una forma pressoché quadrata.
Labbra: Di tessuto pesante, spesso ed abbondante. Le labbra superiori, viste di fronte, determinano alla loro congiunzione una "V" rovesciata.Il profilo inferiore laterale del muso é dato dalle labbra superiori. La loro parte più bassa è la connessura labiale, con mucose visibili, poste sulla perpendicolare calata dall'angolo esterno dell'occhio.
Mascella: Forte con branche ben robuste con arcate dentarie che combaciano. La mandibola deve essere ben sviluppata lateralmente con incisivi regolarmente allineati.
Denti: Bianchi, ben sviluppati, regolarmente allineati, completi per numero. Gli incisivi della mascella superiore sfiorano con la loro faccia posteriore la faccia anteriore degli incisivi della mandibola (chiusura a forbice), o sono in opposizione fra di loro (chiusura a tenaglia).
Occhi: Situati in posizione subfrontale sono ben distanziati tra loro e con rime palpebrali tendenti al rotondo. Il bulbo oculare leggermente infossato e il colore dell'iride è in rapporto al colore del mantello.
Orecchie: Piccole in rapporto alla mole del cane, di forma triangolare, inserite al di sopra dell'arcata zigomatica. Se integre sono piatte e aderenti alla guancia; se amputate formeranno un triangolo quasi equilatero.
 
Collo:
Profilo: Superiormente è leggermente convesso.
Lunghezza: E'di circa 2,8/10 dell'altezza al garrese.
Forma: Troncoconica, ben muscoloso, il perimetro a metà della sua lunghezza è pari a circa 8/10 all'altezza del garrese.
 
Pelle: Il margine inferiore del collo è ricco di pelle lassa che forma una giogaia ben suddivisa, non abbondante, che inizia dalle branchie della mandibola e termina alla metà del collo.
 
Tronco: La lunghezza del tronco è superiore del 10% all'altezza del garrese.
 
Linea superiore: La linea superiore del dorso è retta con garrese che si presenta largo, lungo, non molto elevato.
 
Dorso: Largo e lungo circa 1/3 dell'altezza al garrese. La regione lombare deve ben fondersi con il dorso con muscolatura ben sviluppata in larghezza.Il costato è ampio, con coste lunghe e ben cerchiate. La circonferenza del torace è di circa 1/4 superiore all'altezza del garrese.
 
Groppa: Larga, robusta e muscolosa. La sua inclinazione, rilevata sul coxale, rispetto all'orizzontale è di circa 30 gradi. La sua lunghezza è pari a 3/10 dell'altezza al garrese. Le anche sono salienti tanto da giungere alla linea superiore lombare.
 
Petto: Largo, aperto con muscoli pettorali molto sviluppati. La sua larghezza è in rapporto diretto con quella del costatu e raggiuge il 40/45% dell'altezza al garrese. II manubrio dello sterno è situato al livello della punta dell'articolazione scapolo-omerale.
 
Coda: Con base larga, grossa alla radice; robusta, si affusola leggermente verso I'estremità. La sua lunghezza raggiunge l'articolazione del garretto. Viene amputata a circa 2/3 della sua lunghezza. In riposo è portata pendente e a scimitarra e in azione è orizzontale o poco più alta del dorso.
 
Arti:
Arti anteriori: Nell'insieme: l'appiombo visto di profilo e di fronte è verticale con ossatura robusta e proporzionata alla mole.
Spalle: La lunghezza è di circa 3/10 dell'altezza al garrese con un'inclinazione di 50-60 gradi sull'orizzontale. La muscolatura è ben sviluppata con muscoli lunghi e ben divisi. L'angolo dell'articolazione scapolo-omerale è di 105-115 gradi.
Braccio: La sua lunghezza è di circa 30% dell'altezza al garrese. La sua obliquità è di 55-60 gradi sull'orizzontale ed è fornito di rilevante muscolatura.
Gomiti: Coperti di pelle abbondante e rilassata non sono troppo serrati alla parete del costato.
Avambraccio: La sua lunghezza è quasi uguale a quella del braccio. Si presenta in perfetta verticale con ossatura robusta e muscolatura asciutta e ben sviluppata.
Carpo: E' sulla linea verticale dell'avambraccio, ben largo, asciutto e liscio.
Metacarpo: E' piatto e segue la linea verticale dell'avambraccio. La sua inclinazione è di circa 70-75 gradi. La sua lunghezza è pari a circa 1/6 della lunghezza dell'arto fino al gomito.
Piede: Di forma rotonda e voluminosa con dita arcuate e ben unite tra loro. I cuscinetti plantari sono asciutti, duri e ben pigmentati. Le unghie forti, ricurve e pigmentate scure.
Arti posteriori: Nell'insieme devono essere potenti e robusti, in pro orzione con la mole e tali da assicurare la dovuta spinta nel movimento.
Coscia: E' lunga 1/3 dell'altezza al garrese ed è inclinata sull'orizzontale di circa 60 gradi. E' larga con muscoli grossi e salienti, ma nettamente divisi tra loro. II femore ed il coxale formano un angolo di 90 gradi.
Gamba: Con lunghezza di poco inferiore a quella della coscia è inclinata di 50-55 gradi. Ha forte ossatura e muscolatura ben evidente.
Ginocchio: L'angolo femoro-rotuleo-tibiale è di circa 110-115 gradi.
Garretto: Molto lungo in rapporto all'ossatura della gamba, la sua lunghezza è di circa 2,5/10 dell'altezza al garrese. L'articolazione tibio-tarsica forma un angolo di 140-145 gradi.
Metatarso: Robusto e asciutto la sua forma è quasi cilindrica. La sua lunghezza è di circa 1/4 dell'altezza al garrese e la sua posizione è in perfetto appiombo. Eventuali speroni vanno amputati.
Piede: Più piccolo dell'anteriore, rotondo con dita serrate. Cuscinetti plantari asciutti, duri e pigmentati. Unghie forti, ricurve e pigmentate scure.
 
Andatura: E' uno dei caratteri tipici della razza. Al passo è dinoccolata, lenta e da orso. Nel trotto ha una forte spinta del posteriore ed un buon allungo dell'anteriore. Raramente galoppa. Andatura preferita: passo e trotto. L'ambio è tollerato.
 
Pelle: Spessa, abbondante e lassa in tutto il corpo, particolarmente alla testa dove forma numerose pliche o rughe e al margine inferiore del collo dove forma giogaia.
 
Mantello:
Pelo: Vitreo, denso; uguale di lunghezza, uniformemente liscio, fine e di lunghezza massima di cm. 1,5. Non deve presentare alcun accenno di frangia.
Colore: I colori preferiti sono: grigio, piombo e nero, talvolta con piccole macchie bianche al petto e alle punte delle dita, nonchè il mogano, il fulvo e il fulvo cervo. Tutti i mantelli possono essere tigrati. Sono tollerati il nocciola, il tortora e l'isabella.
 
Taglia e peso:
Altezza al garrese: Maschi da cm.65 a cm.75. Femmine da cm.60 a cm.68. Tolleranza ammessa cm.2 in più o in meno.
Peso: Maschi da 60 a 70 kg. Femmine da 50 a 60 kg. I maschi devono avere due testicoli di aspetto normale e ben discesi nello scroto.
 
Difetti:
Ogni deviazione dalle caratteristiche indicate nella descrizione delle varie regioni costituisce un difetto, che deve essere penalizzato nel giudizio in rapporto alla sua gravità ed alla sua diffusione.
Difetti eliminatori dal giudizio: Prognatismo pronunciato; coda portata a tromba, altezze superiori o inferiori ai limiti tollerati.
Difetti da squalifica: Enognatismo, convergenza e diverenza accentuate degli assi cranio facciali, canna nasale concava o convessa o molto montonina, depigmentazione totale del tartufo, occhio gazzuolo, depigmentazione totale delle due rime palpebrali, strabismo bilaterale, mancanza di rughe, pliche e giogaia, monorchidismo, criptorchidismo, anurismo, brachiurismo congenito o artificiale, macchie bianche molto estese, macchie bianche alla testa.


Torna a tutte le razze