LE ORIGINI - L'INCONTRO

Saliamo sulla macchina del tempo…torniamo indietro di 15.000 anni…Dietro ad un fitto cespuglio riusciamo ad osservare un evento unico, il cui seguito lo viviamo ogni giorno, proprio da allora. Un cucciolo di uomo esce dalla sua grotta, vuole giocare.Dopo un pochino sente un rumore che lo incuriosisce ma, allo stesso tempo, gli crea timore…E' un po' fuori dai limiti che gli sono concessi dagli adulti ma la curiosità è forte: sposta un mucchietto di foglie e felci e vede un esserino solo, spaurito, timido ed affamato. E' un batuffolo e suscita in lui qualcosa di molto simile alla tenerezza…lo prende in braccio, prima timorosamente, poi un po' più deciso e lo sente morbido e caldo..queste sensazioni gli fanno esprimere suoni gutturali che indicano gioia e sorpresa. Torna al suo clan con in braccio il cucciolo di lupo. Scoppia il finimondo: tutti nel clan urlano che quel lupo porterà li il suo branco e per loro sarà la fine, che non si può di certo portare in seno alla comunità un nemico cosi pericoloso. Il padre del nostro antico avo, stimato capo-clan, indice per quella sera stessa una riunione per decidere le sorti del lupo e la punizione per il figlio discolo che li ha messi in quella situazione cosi grave. Tutti si esprimono con suoni e gesti, urlando il disappunto. Ma alcuni anziani prendono una stupefacente decisione: il lupo resterà, solo fino a quando sarà in grado di cavarsela da solo, ma resterà! Brontolii accompagnano il sonno che, quella notte, è certamente agitato. Ed ecco che il giorno seguente avviene il primo miracolo: l'uomo, dalle sue stesse mani, in modo del tutto volontario nutre un animale selvatico!!! E la prima pietra è stata messa!!! Crescendo il lupetto inizia a fare la guardia alla grotta e il clan si rende conto che da nemico si è trasformato in un alleato per la sopravvivenza stessa del gruppo. Alla sera, quando tutti si riuniscono intorno al fuoco a narrare storie e leggende, e le ombre si fanno lunghe, le lingue del falò creano colori suggestivi, il lupo è ancora li, accovacciato in mezzo a loro. Timidamente si allunga una mano nodosa, di adulto, che accarezza il manto del lupo e la gioia che il contatto crea ad entrambi amplia la mente, la arricchisce: nasce l'affetto per un essere diverso.Più nessuno pensa ad allontanarlo. Nella stagione di caccia li segue fedelmente e li aiuta a trovare un bottino più ricco, cresce il numero dei capi di selvaggina da far seccare per la stagione fredda. Viene compensato per ogni preda con gustosi bocconi…la gioia della condivisione e della cooperazione. Questo secondo miracolo, chissà, avrà dato vita, in modo definitivo, ad un sodalizio che dura da tutto questo tempo. Non so se veramente è andata cosi, ma trovo molto romantica e suggestiva l'immagine del nostro progenitore che cammina, fianco a fianco, con un lupo, dagli albori crescendo insieme.
La "trasformazione" da lupo a cane ha richiesto qualcosa come 5.000 generazioni! Le origini del rapporto con il cane sono, infatti, relativamente recenti: in Israele è stata trovata una tomba risalente a 12.000 anni fa nella quale sono stati rinvenuti i resti di un uomo ed un cane. Un rapporto cosi intenso deve essere nato, quindi, tempo prima per potersi essere evoluto in modo tale da desiderare di giacere per sempre con il proprio fidato compagno a quattro zampe. La certezza, comunque, è che il nostro cane deriva dal lupo grigio e non dalla iena e dallo sciacallo, sebbene non si esclude la possibilità di immissioni di sangue da parte di coyote, iene e sciacalli che possono aver generato animali fertili. Attualmente il cane è l'unico animale che si definisce DOMESTICO, dove per tale termine si intenda il significato di "condizione biologica durante la quale l'animale cresce sotto il diretto controllo dell'uomo e ne è influenzato molto, anche attraverso la selezione". Altri animali, tra i quali il gatto, ne sono ancora molto distanti. La DOMESTICAZIONE del cane è avvenuta attraverso il processo dei compromessi. Infatti uno dei lati migliori del cane è la duttilità che lo porta a modificarsi in modo anche radicale. Penso che tutti saranno d'accordo se porgo ad esempio la condizione di vita attuale, il contesto urbano, mentre non è esattamente il modo ed il mondo per il quale è stato geneticamente programmato. Oppure il barbone, giusto per citare una razza, che nasce da caccia ed è divenuto "da compagnia.". Sempre con la nostra macchina del tempo avanziamo, ora di qualche millennio ed arriviamo nel medio-evo. Ecco comparire la prima selezione, che porta il cane ad indirizzarsi maggiormente verso la caccia. Ad esempio nel 1400 nasce il bracco italiano, razza che da allora è rimasta assolutamente immutata! Intorno al XIX secolo nasceranno le attuali circa 400 razze. Il percorso imposto al lupo, e poi al cane, è dovuto principalmente al bisogno che ha l'uomo di mutare l'ambiente che ha intorno. E questo avviene anche attraverso la selezione.
Ma passiamo ora a valutare le

DIFFERENZE TRA IL LUPO ED IL CANE ( VITA SOCIALE)

LUPO

CANE

Il lupo ha una struttura piramidale, con maschio e femmina dominanti definiti ALPHA. Nel branco vivono da 2 a 25 soggetti, con vita intensa. I ruoli sono intercambiabili purché si dimostri di meritarlo, lo dimostrano le "lotte" che avvengono per acquisire la leadership. Quindi possono avvicendarsi anche vari capo-branco.

Il BRANCO del cane è la FAMIGLIA. Il proprietario, per il suo cane, è una specie di "supercane", quindi dominante ma comunque "precario", infatti un cane può divenire leader. Questo può capitare, ad esempio, concedendo sempre tutto al nostro cane.E' una questione di ruolo e non di dominanza. Spiegherò più avanti le differenze per non creare confusioni.

Il capo branco tende ad intervenire il meno possibile perché dimostra agli altri che lui non ha bisogno di perché dimostra agli altri che lui non ha bisogno di altri ma gli altri hanno bisogno di lui. Si intromette solo quando si mette in pericolo il branco stesso.

L'uomo tende ad intervenire in ogni situazione, anche quando non ce ne sarebbe il caso. In questo caso si tende a perdere di leadership nei riguardi del nostro cane che ci vede, nel modo canino, un pari livello!

Il territorio di caccia del lupo varia tra i 100 ed i 1000 kmq. E viene costantemente controllato.
Il territorio è limitato (casa-giardino-) verrebbe da affermare, semplicisticamente, che difende il territorio. E che, generalmente, il cane che scappa ha un territorio molto più vasto del cane che non scappa. Questo in parte può essere vero ma si tratterà in un altro articolo delle fughe.
Per il cucciolo il gioco serve per imparare i comportamenti sessuali, predatori, gerarchici, ecc. Per l'adulto il gioco serve per rilassarsi.
Anche per il cucciolo di cane serve per imparare, come per i lupetti. Il cane di casa adulto usa il gioco per misurare la sua posizione gerarchica, oltre che per rilassarsi. Entrambi i cuccioli usano giocare molto con gli oggetti perché imparano a conoscere il mondo attraverso l'uso della bocca.
La vita sessuale del lupo è molto diversa da quella del cane. La maturità sessuale della femmina avviene intorno ai 2 anni, due anni e mezzo, il maschio verso i 3. L'estro avviene una sola volta all'anno. La gravidanza dura 63 giorni e la cucciolata è composta di 5-6 cuccioli. Si accoppiano solo il maschio e la femmina alpha ovvero i capibranco. Tutte le femmine del branco partecipano attivamente all'allevamento dei cuccioli.
Le selezioni, col tempo, hanno fatto si che l'estro sia di molto anticipato ed avvenga intorno gli 8-10 mesi, 2 volte avvenga intorno gli 8-10 mesi, 2 volte all'anno. I problemi delle femmine di cane, che i lupi non hanno, sono le false gravidanze, la non accettazione del partner, la monta avviene in presenza del proprietario il quale decide come, con chi e quando avverrà l'accoppiamento.
Quindi, oltre alla differenza nello sviluppo sessuale, di molto anticipato nel cane e con la possibilità di procreare un maggior numero di cuccioli, troviamo altre differenze tra le quali la risposta agli stimoli: il cane abbaia, il lupo no (ulula soprattutto per riunire il branco ed emette diversi segnali sonori sconosciuti al nostro cane).
Come si era detto vedremo la differenza tra ruolo e dominanza.
Per meglio comprendere faremo uso di un paragone: un buon capofamiglia è attento a ciò che capita nel suo nucleo famigliare, cerca di mantenerne l'armonia e la collaborazione, tratta con gli altri membri in modo pacato ed alza la voce quando realmente ne avverte la necessità. Per questo è amato e rispettato dalla famiglia intera che si sente anche sollevata da responsabilità, poiché un buon capofamiglia avverte il senso di protezione e provvede, con la collaborazione di tutti, alle necessità e le sue decisioni sono sempre ricche di buonsenso.
Questo è un ruolo.
Un cattivo capofamiglia non ascolta nessuno tranne se stesso, urla in continuazione, una sorta di padre-padrone, è egoista ed alza le mani volentieri. Questo atteggiamento crea scontento, opprime. Questa è dominanza….nei lupi un capo cosi avrebbe vita breve!!!!
Quando guardiamo il nostro cane di casa pensiamo che egli ha modificato dei comportamenti che non servivano poiché l'uomo non li riusciva a comprenderli (quali l'uso delle mimiche facciali, alcuni suoni che appaiono nei lupi, alcune posture, anche di pelo) ed allora li ha estinti. Quando con gioia accarezziamo il nostro amico, che sotto "abiti" e taglie diverse, sotto le orecchie pendule o a punta, sotto uno scodinzolio di festa od un ringhio sommesso, mentre guarda con noi la televisione, ebbene li sotto, se guardiamo con attenzione ed un pizzico di fantasia, vedremo un lupo che gioca, al chiaro della luna, libero e selvaggio.
 
Paola Cavallero

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