LO ZOO

Tra le sbarre di una prigione,
malinconici e spenti, due occhi
come stelle in mezzo al cielo.
 
Sono stato strappato al mio Mondo
per divenire clown in questa gabbia,
per divertire persone ricche
di umana indifferenza,
cieche e sorde di fronte al mio Dolore.
 
Io, che alla vita
ho chiesto solo una carezza
Io, che in questo mondo
sono un essere inferiore
guardo a Voi, nello zoo
della vostra sterile esistenza
come ad incomprensibili esseri,
disumani cannibali di anime indifese.
 
A te, che forse il cuore
non hanno ancora rubato,
chiedo di volgere
lo sguardo altrove,
chiedo di rispettare
la mia sofferenza,
chiedo pietà, se non
per la mia parvenza mortale,
per la mia Anima ...
per cị che di vivo,
dopo il crudele visivo pasto,
resta ancora ... di me.
 
Topolilla

Torna a racconti e poesie