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IL GREYHOUND
(Levriere Inglese a pelo raso)
TRE RAZZE IN UNA
"Testa da serpente
collo come il drago suo parente
piedi come il gatto
coda come il ratto."
E' questo il primo standard che si conosca del greyhound, scritto nel 1408 dalla Badessa di Sopewell, Juliana Barners.
Qualunque sia la sua terra di origine e comunque fosse il "grande antenato" di tutti i levrieri, si pensa che il greyhound sia giunto in Inghilterra, sua patria adottiva, nel III secolo A.C.
Come tutte le razze venne incrociato, per migliorare o per essere migliorato, fino a stabilizzarsi geneticamente nel XIX secolo, quando ebbe inizio la sua storia contemporanea segnata dalla fondazione dello Swaffham Coursing Club (1776): la prima associazione il cui scopo era occuparsi di coursing e greyhound.
Per chi non lo sapesse il coursing è la caccia alla lepre. Una volta praticata sulla selvaggina, oggi si tratta prevalentemente di caccia simulata dove una coppia di levrieri insegue in campo aperto uno zimbello che imita la corsa imprevedibile della lepre.
Al giorno d'oggi per molte razze da lavoro non è infrequente la selezione parallela di due tipologie distinte: quella da utilità e quella da esposizione. Nel greyhound ne esistono addirittura tre: da cinodromo, da esposizione e da coursing.
Il greyhound da cinodromo è un cane selezionato esclusivamente per la velocità.
Adatto alla corsa su rettilineo, solitamente è di dimensioni minori del greyhound da esposizione ed è molto meno angolato. Il petto è eccezionalmente profondo con costole fortemente inclinate all'indietro, il muso ha spesso guance piene e tende ad essere appuntito, il collo è forte. Anche il pelo può essere di qualità differente: spesso fornito di sottopelo, appare più lanoso del greyhound dal mantello vitreo richiesto dallo standard.
E' capace di raggiungere velocità elevatissime su una pista ben calibrata, guidato dalla lepre meccanica; non è altrettanto abile ad inseguire i balzi e i repentini cambi di direzione di una vera lepre all'aperto.
Purtroppo il racing professionistico non è lo sport affascinante che si potrebbe supporre: centinaia di migliaia di greyhound in tutto il mondo, dopo alcuni anni di vita trascorsi unicamente tra gabbia e pista, a volte in condizioni misere, finiscono in qualche modo oscuro (anche alla vivisezione).
In Italia non ci sono più cinodromi funzionanti, quello di Napoli è stato chiuso nel 2000 e l'ultimo rimasto, il cinodromo di Roma, ha cessato l'attività nel maggio 2002. I 300 greyhound di Napoli e i 400 di Roma hanno trovato casa in Italia e all'estero, alcuni sono stati accolti temporaneamente in canili e rifugi, in attesa d'adozione.
Il comune di Roma ha partecipato all'emergenza dovuta alla repentina chiusura del cinodromo, affiancando il lavoro dei volontari coinvolti nell'impresa. Non accadde la stessa cosa a Napoli, dove il difficile compito di trovare una casa per i cani abbandonati a se stessi ricadde unicamente sulle spalle dei volontari.
All'estero sono tantissime le associazioni che si occupano di greyhound ritirati dai cinodromi, i cani adottabili non sempre hanno raggiunto i limiti d'età (intorno ai 7 - 8 anni), a volte si tratta di animali più giovani o addirittura cuccioloni che non inseguono la lepre come dovrebbero, che disturbano gli altri atleti, o ancora che a causa di un incidente non possono correre alla velocità richiesta.
Caratterialmente non sono diversi dai cani allevati in casa: il greyhound è un cane docile che vive bene con l'uomo e con la sua stessa specie. La carenza di esperienze di un cane che conosce solo la pista potrà inizialmente disorientarlo nel frastuono di una via cittadina, ma saprà adattarsi ben presto alla nuova vita e innamorarsi della nuova (per lui unica) famiglia che l'accoglierà, senza mai saper resistere però alla tentazione di inseguire qualunque animale di piccole dimensioni, soprattutto se in movimento.
*in questo momento sono ancora disponibili greyhound provenienti dall'ex-cindodromo di Roma, chi fosse interessato visiti lo spazio Web dell'ufficio per i diritti degli animali: http://www.comune.roma.it/animali/
*All'indirizzo http://digilander.libero.it/vaimaia/ sono raccolte utili informazioni in italiano sui levrieri provenienti dai cinodromi ed è allestita una pagina di link verso le maggiori organizzazioni che si occupano di ex-racing in Europa.
Il greyhound da esposizione è selezionato per l'impatto visivo che suscita. Vengono ricercati soprattutto alcuni particolari: le maggiori dimensioni, il collo più lungo, il petto più sceso, le angolazioni esasperate, il mantello raso e vitreo, la pigmentazione degli occhi, e così via.
Come ci si aspetta, sono in genere questi i cani più premiati da gran parte dei giudici da esposizione.
In realtà il greyhound da esposizione rischia di non essere un cane funzionale per il lavoro che dovrebbe svolgere: le sue forme esasperate, per quanto magnifiche, possono farne la caricatura del fratello da lavoro, rendendoli incapaci di correre velocemente come dovrebbero, di cambiare direzione repentinamente. La loro massa eccessivamente pesante, il loro petto eccessivamente sceso ma meno profondo, il loro collo eccessivamente lungo, sarebbero un impedimento se non un pericolo per il cane stesso se dovesse misurarsi realmente in una caccia alla lepre, ciò per cui questa razza è allevata da millenni.
Esistono diverse linee di sangue nel greyhound da show che li differenziano in piccoli particolari: il taglio degli occhi, la linea dorsale, il movimento, possono rivelare ad un occhio esperto l'appartenenza ad una famiglia o la nazionalità del cane, sebbene le continue importazioni in tutti i paesi e da tutti i paesi ne stiano sempre più uniformando il tipo.
Il greyhound come in passato non era un cane permesso a tutti, continua oggi a non essere diffuso e di moda. Se questo da una parte penalizza gli allevatori per la scarsa richiesta di cuccioli, dall'altra è un enorme vantaggio per la razza che ne guadagna principalmente in salute, permettendo la selezione sulla qualità e non sulla quantità.
Il greyhound da esposizione è molto ben allevato in Svezia e nei paesi del nord Europa in generale, in Francia dove è molto più diffuso che da noi, negli USA.
La storia del greyhound da esposizione in Italia è recente, non antecedente agli anni '60. I pochi allevamenti presenti tuttora sono costretti a continue importazioni dall'estero per il numero esiguo di cani italiani, per questo da noi non esiste una tipologia di greyhound da esposizione ben definita come altrove. La qualità è però elevata e il successo dell'allevamento italiano alla recente esposizione mondiale di Milano ne è la conferma.
Il greyhound da coursing è probabilmente l'anello di congiunzione tra il greyhound da cinodromo e quello da esposizione. Sarebbe questo il cane che andrebbe premiato anche in esposizione, sebbene non appariscente come il greyhound da show, perché più corretto e funzionale nella struttura e in grado di sviluppare elevata velocità e di affrontare qualsiasi attività sportiva, pur rimanendo comunque elegante nelle forme.
In Italia non esiste un club di razza specifico per il greyhound ma di lui si occupa il Club del Levriero, associazione che tutela e promuove undici delle tredici razze di levrieri riconosciute (sono esclusi il levriero afghano e il piccolo levriero italiano che possono vantare associazioni dedicate esclusivamente a loro).
Contattando il club è possibile avere informazioni sulle date ufficiali del campionato nazionale ed internazionale di coursing e sugli allenamenti organizzati dai piccoli club amatoriali di levrieristi, sparsi un po' in tutta Italia. Quast'attività che non ha scopo di lucro è una bellissima occasione di ritrovo e divertimento per i proprietari di levrieri e, principalmente, per i levrieri di tutte le razze.
Per saperne di più:
in italiano:
"IL GREYHOUND" di Gilberto Grandi - Turrini Editore
Greyhounds nella storia, nelle corse, nella caccia, nelle esposizioni, nell'allevamento e allenamento. Inoltre greyhounds famosi e un capitolo dedicato a Whippet, Deerhound e Irish Wolfhound. Gilberto Grandi è giudice internazionale e grande conoscitore e allevatore di greyhound.
"I LEVRIERI" di Piero Renai della Rena - Editoriale Olimpia
I levrieri dalla storia alla morfologia e l'analisi di 12 razze di levrieri, con un piccolo accenno anche al Lurcher, tipo di cane ottenuto incrociando levrieri con cani da pastore o terrier, utilizzati per la caccia in Gran Bretagna. Piero Renai della Rena è giudice internazionale e allevatore.
"I LEVRIERI" di Ernesto e Giovanna Capra - De Vecchi Editore
Tutto sulle 13 razze di levrieri riconosciute FCI. Ernesto Capra è giudice internazionale e con sua moglie Giovanna è allevatore.
in inglese:
"THE BOOK OF GREYHOUND" di Sue LeMieux - T.F.H. Publications, Inc
Tutto sul greyhound: origini e storia, cure e salute, addestramento e allenamento, greyhound da corsa e da esposizione, e analisi di tutti i più conosciuti allevamenti del mondo. Sue LeMieux è allevatrice, "recording secretary" per il Greyhound Club of America e membro di svariati club cinofili.
"THE ULTIMATE GREYHOUND" di Mark Sullivan - Howell Book House
Il greyhound nella storia e nell'arte; la grande famiglia dei "cacciatori a vista"; il greyhound da corsa e da show; adottare un ex-racer e inoltre una vasta sezione dedicata alla salute. Mark Sullivan si occupa di greyhound e di cinodromi ed è l'editore del testo che ha scritto in collaborazione con altri esperti.
"THE COMPLETE BOOK OF GREYHOUND" di Julia Barnes - Howell Book House
Un po' di tutto sul greyhound da corsa, da coursing e da show: origini, genetica e salute, alimentazione, allevamento, allenamento, allevamenti e campioni sia da corsa e coursing che da esposizione. Il libro, edito da Julia Barnes, è scritto con la collaborazione di specialisti nei vari settori.
"THE REIGN OF GREYHOUND" di Cynthia A. Branigan - Howell Book House
La storia del greyhound nella storia, nell'arte e nello sport. E' un libro unico nel suo genere, Cynthia Branigan è scrittrice e attivista nelle organizzazioni per la protezione degli animali e dei greyhound ritirati dalle corse.
"VETERINARY ADVICE FOR GREYHOUND OWNERS" di Jhon Kohnke - Ringpress
Tutto sulla salute dei greyhound, dall'alimentazione alle tare genetiche, agli infortuni, ai problemi comportamentali. John Kohnke è chirurgo veterinario specializzato in greyhound da corsa.
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