IL CARLINO

A cura di Monica Vecchi

Elton dei Piccoli Pagliacci  Dina dei Piccoli Pagliacci

Si ringrazia L'allevamento dei Piccoli Pagliacci per le fotografie


STORIA E ORIGINI

L'origine del carlino è una questione controversa. Un tempo si pensava che provenisse dall'Olanda, ora molti credono sia un cugino del pechinese, con pelo corto e gambe più lunghe, che proliferò in Cina per molte centinaia d'anni. Tuttavia secondo Cornevin, cinoIogo della fine del XIX secolo, il carlino sarebbe un dogue di Bordeaux in mimatura; Fiorenzo Fiorone, esperto italiano contemporaneo, sostiene invece che le sue origini sarebbero identiche a quelle del mastino: entrambi discenderebbero, malgrado la differenza di taglia, dallo stesso antichissimo ceppo asiatico, dal quale, oltre alle razze di taglia grande, sarebbero derivate delle varietà nane che si sarebbero conservate in tutta la loro purezza fino a oggi. Lo standard del carlino fu stabilito subito dopo la fondazione del suo club in Inghilterra, nel 1883, e rimane invariato.

LO STANDARD

  • ASPETTO GENERALE
    Decisamente robusto e quadrato, tipico esempio di "multum in parvo", dalle forme compatte, dalla struttura solida e dalla muscolatura compatta.
  • CARATTERISTICHE
    Grande fascino, dignità e intelligenza.
  • TEMPERAMENTO
    Di tempra costante, allegro e di indole vivace.
  • TESTA E CRANIO
    Testa grande, tondeggiante, non 'a mela', senza solco del cranio. Muso corto, smussato, squadrato, non all'insù. Rughe chiaramente definite.
  • OCCHI
    Scuri, molto grandi, di forma globosa, con espressione dolce e sollecita, molto lucidi e, quando il cane è eccitato, pieni di fuoco.
  • ORECCHIE
    Sottili, piccole, morbide come velluto nero. Due varietà: le "orecchie a rosa" (piccole, ripiegate all'indietro che rivelano la voluta interna) e 'orecchie a bottone' (con lobi piegati in avanti, punta aderente al cranio per coprire l'orifizio e rivolta verso l'occhio). La preferenza va a questo secondo tipo.
  • BOCCA
    Leggero prognatismo. La mandibola deviata, i denti e la lingua visibili sono tutti altamente indesiderabili. Mandibola larga, con incisivi quasi in linea retta.
  • COLLO
    Leggermente arcuato, a criniera, robusto, grosso ma abbastanza lungo da portare fieramente la testa.
  • ARTI ANTERIORI
    Molto robusti, diritti, di lunghezza moderata, ben sotto il corpo. Spalle oblique.
  • TRONCO
    Corto e tarchiato, con torace ampio e buon costato. Linea superiore orizzontale, né inarcata né insellata.
  • ARTI POSTERIORI
    Molto robusti, di lunghezza moderata, con grasselle ben flesse; diritti e paralleli visti da dietro, ben sotto il torace.
  • PIEDI
    Né lunghi come i piedi da lepre né‚ rotondi come quelli da gatto; dita ben divise; unghie nere.
  • CODA
    Attaccata alta, ritorta il più stretta possibile sopra il dorso. Il doppio giro è molto desiderato.
  • ANDATURA
    Guardando dal davanti, il cane deve alzarsi e abbassarsi con gli arti ben sotto le spalle; i piedi devono essere rivolti in avanti, né in dentro né in fuori. Dal dietro, i movimenti devono essere altrettanto precisi. Gli arti anteriori devono avere una buona estensione, quelli posteriori si muovono con scioltezza, usando bene le grasselle. L'andatura è caratterizzata da un leggero rollio del treno posteriore.
  • MANTELLO
    Pelo fine, liscio, morbido, corto e lucente, né duro né lanoso.
  • COLORE
    Argento, albicocca, fulvo o nero. Ognuno ben definito, in netto contrasto con la traccia (striscia nera che corre dall'occipite alla coda) e la maschera. Macchie ben delimitate. Muso o maschera, orecchie, nei sulle guance, 'ditata' o losanga sulla fronte e striscia sul dorso, il più neri possibile.
  • DIFETTI
    Ogni deviazione dallo standard è da considerarsi un difetto che va penalizzato secondo la gravità.
  • NOTA
    I maschi devono avere due testicoli di aspetto normale ben discesi nello scroto.

INFORMAZIONI GENERALI

Astuto, sensibile, fedele, ma anche attaccabrighe e ingordo, a volte ringhia, a volte tiene il broncio; i suoi grandi occhi pieni di tenerezza gli donano però un fascino particolare. Affezionato ai suoi padroni, mantiene le distanze con gli estranei, quando non è decisamente ostile. Attualmente molto raro in Francia, è per tradizione il cane da compagnia delle famiglie benestanti in Gran Bretagna e negli Stati Uniti.

SALUTE

Il carlino come tutte le razze col muso schiacciato, ha nell'afa eccessiva un nemico da tenere sotto controllo. E' soggetto alle malattie da raffreddamento e quindi deve essere ben asciugato quando è bagnato. Il suo mantello deve essere spazzolato regolarmente. Soffre di problemi gastrici se nutrito troppo. I suoi occhi sono delicati e lacrimano spesso.


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