IL BOLOGNESE
un piccolo italiano

A cura di Denis Ferretti e Barbara Ancillotti

Cicles  Cicles


LA STORIA

Il Bolognese e' una delle razze naturali autenticamente italiane, le cui origini affondano nell'antichita'. Ma come accade per tutte le razze naturali le fonti antiche sono rare ed i documenti a volte contraddittori. Quel che e' certo e' che il cane da compagnia tuttavia,non offrendo una forza lavoro,doveva trovarsi solo in quelle case che potevano permettersi il lusso di mantenerlo.
Il probabile progenitore del Bolognese,il cane di Melita, cioe' di Malta,era molto ricercato da dame e matrone romane, come confermano documenti di Cicerone, del geografo greco Strabone e del naturalista Plinio il Vecchio.Tra queste testimonianze e le numerose celebri tele nelle quali a partire dal quattrocento, si raffigurano raffinate dame con in grembo batuffoli bianchi, corrono secoli di buio durante i quali comparvero probabilmente questi parenti prossimi del Maltese e con essi i Bichons. Balzano subito alla mente il ritratto della duchessa d'Alba col cagnolino che cerca di salirle in braccio, o il celeberrimo Ritratto di dama con cagnolino di Francois Clouet, il celebre ritrattista del XVI sec.
L'origine del Bolognese si fa dunque risalire ad un antico incrocio tutto italiano, perche' Bologna e' l'area di origine, tra Maltese e il Barbet nano.Profumati ed infiocchettati, acconciati sovente "en lion" per accentuare il pelo quasi leonino, non mancavano mai ad una dama di un certo rango. E cosi' il Bolognese,spesso accomunato al simile Bichon a poil frise',come e piu' di altri cani da compagnia lego' la sua esistenza alle corti ed alla nobilta': soprattutto alle corti di Bologna e di Ferrara presso gli Estensi. E' documentato il dono di una coppia di Bolognesi del duca d'Este a Filippo II di Spagna nel XVI secolo.E Cosimo de' Medici in viaggio d'affari a Bruxelles,dono' a personaggi influenti della citta' Bolognesi. E ancora Caterina la Grande di Russia ebbe molti Bolognesi, li chiamava cani d'Italia e da quella antica passione deriverebbe oggi la passione per I Russi per questi rappresentanti italiani del mondo a quattrozampe. Luigi XV in Francia coltivo' la stessa predilezione e la trasmise alla sua corte e la piu' famosa proprietaria di Bolognesi fu la Marchesa di Pompadour. Ma per venire piu' vicino a noi, il principe ereditario Umberto di Savoia ne regalo' una superba coppia alla promessa sposa Maria Jose', abbondantemente fotografati da soli o in compagnia della blasonata neopadrona.
Da quelle foto e' gia' riconoscibile la razza attuale anche se toelettata diversamente.

LA DIFFUSIONE DELLA RAZZA

Un manuale delle razze del 1912 riportava la seguente descrizione: "Il bolognese è, probabile discendente del Maltese, conosciuto anche come il Cane leone per via della disposizione del pelo lungo nelle regioni anteriori e piu' corto nelle regioni posteriori in modo che simula il mantello del leone, attualmente e' rarissimo. La sua altezza varia dai 20 ai 25 centimetri e il suo mantello e' bianco o fulvo".
Se il colore fulvo sorprende,balza agli occhi anche il fatto che dopo secoli di diffusione su scala europea le sorti del Bolognese fossero in tale declino.
Il fatto e' che l'intera Europa cambiava, la nobilta' cedeva il passo alle altre classi le quali meno familiarita' avevano con questo cagnolino,erroneamente assimilato ad altri piu' leziosi. La situazione sarebbe andata via via peggiorando fino a tutti gli anni cinquanta.
Poi dal 1962 la situazione numerica migliora, ma I soggetti sono piuttosto lontani dallo standard. La razza come e' accaduto per altre italianissime e' stata in quegli anni piu' curata all'estero che non da noi. Nel 1983 l'ENCI organizzo' un raduno a Galliano al Mugello per un gruppo di razze italiane che erano considerate in serio pericolo di estinzione ed I Bolognesi erano solo una decina, assolutamente disomogenei. Questa situazione dura proprio fino a quell'anno, poi cominciano a sentirsi gli effetti benefici della politica di tutela delle razze italiane. Finche' negli anni novanta il Bolognese viene riscoperto come ideale cane da compagnia e compagno che ben si adatta alla vita in appartamento, una vera moda dilaga. Le dimensioni, il carattere lo rendono particolarmente gradito sia a chi ha figli piccoli che a chi vive solo e nel volgere di un decennio sempre meno gente si stupisce del fatto che esista un "cane bolognese" e raramente lo si sente oggi scambiare per un barboncino.
Attualmente, centrato l'obiettivo di sventare l'estinzione ed avviare la diffusione, gli allevatori lavorano a migliorare la qualita' dei soggetti soprattutto riducendo dimensioni e peso e ricercando sempre piu' la costruzione nel quadrato, ancora un po' sbilanciata per molti soggetti troppo lunghi.

IL CARATTERE

In genere docile ed ubbidiente, il nostro amico dal candido mantello e' talmente creativo e fantasioso da rompere questo suo atteggiamento calmo e mansueto con improvvise manifestazioni di grande vivacita'. Di lui e' stato scritto che e' capace d'essere "attaccato ai compagni fino all'abnegazione". La presenza dell'amico uomo diviene per lui talmente importante che lo segue discreto ad ogni passo, anche solo al cambiare stanza della casa. Se e' vero che e' importante nella formazione del carattere di ogni cane il tipo di educazione che riceve e l'ambiente in cui vive, e' anche vero che il Bolognese, piccolo cane di compagnia, sfodera una grinta insospettata nella difesa del proprio territorio "la casa", fungendo da ottimo antifurto o campanello d'allarme all'arrivo di estranei. Per le caratteristiche legate alla sua taglia, alsuo essere affettuoso, affidabile e docile, il Bolognese e' un cane estremamente adatto alla vita in appartamento e se si aggiunge la caratteristica, non da poco per chi governa una casa, che non perde il pelo, il piccolo leone bianco prende oggi posto tra i favoriti scelti per vivere nelle piccole case delle grandi citta'. Non occorre molto per far felice un Bolognese basta ricordare due particolari. In primo luogo la sua fedelta': e' docile ma non passivo e rassegnato, soffre senza di voi e non aspetta che il vostro rientro; meglio allora averne una coppia e lasciarli a casa insieme fara' tutti piu' contenti; in secondo luogo tenere a mente che il fatto che sia costruito nel quadrato e' perche' si tratta di un galoppatore, per la sua struttura somatica il galoppo e' l'andatura piu' economica in funzione dello sforzo compiuto, quindi se e' vero che necessita di poco spazio e passeggia solitamente talmente quieto che non lo sentirete al guinzaglio, lasciarlo correre libero in un prato rivelera' le possibilita' della sua piccola ma possente struttura e vi svelera' nuovi lati del suo carattere. Non temete non si allontanera', girera' piu' veloce della luce facendo cerchi concentrici sempre piu' vicino a voi e se vi allontanerete vi seguira' come un fulmine.

STANDARD DEL BOLOGNESE

ORIGINE: italiana
 
UTILIZZO: cane da compagnia
 
CARATTERI GENERALI: cane costruito nel quadrato per cui l'altezza al garrese e' pari alla lunghezza del tronco.Di piccolo formato con tronco raccolto e compatto e testa piuttosto corta rispetto al tronco.
Pelo bianco puro candido,lungo,ondulato e sollevato.
 
 
TARTUFO: voluminoso,assolutamente di colore nero.
 
DENTATURA: Sana e a forbice.Completa.
 
MUSO: La sua lunghezza e' pari a 2/5 di tutta la testa. La canna nasale e' rettilinea, le facce laterali sono tra di loro parallele, per cui la faccia anteriore del muso risulta piuttosto quadrata. Labbra: le superiori poco sviluppate, per cui il profilo inferiore del muso e' dato dalla mandibola.
 
OCCHI: Disposti frontalmente, di grandezza superiore al normale, rima palpebrale rotonda.I margini palpebrali sono di rigore neri e l'iride e' di colore scuro.
 
ORECCHIE: Inserite alte, al di sopra dell'arcata zigomatica, lunghe pendenti, di base rigida cosicche' la testa sembra piu' larga di quanto non sia in realta'.
 
COLLO: Di lunghezza pari a quella totale della testa, non ha giogaia.
 
ARTI ANTERIORI
SPALLA:Misura ¼ dell'altezza al garrese,abbastanza obliqua,tende alla verticale rispetto al piano mediano del tronco.
 
BRACCIO: Di lunghezza quasi uguale a quella della spalla,ma meno inclinato.
 
AVAMBRACCIO: Lunghezza pari a quella del braccio, segue una linea perfettamente verticale verso terra.
 
CARPO E METACARPO: Visti di fronte seguono la linea verticale dell'avambraccio,visti di lato I metacarpi sono piuttosto flessi.
 
PIEDI: Forma ovale,con unghia e suole, molto dure, nere.
 
CORPO: Costruzione quadrata,la lunghezza del tronco ,misurata dalla punta della spalla alla natica e' pari all'altezza al garrese. Profilo superiore del dorso rettilineo, leggermente convesso quello dei lombi, si fonde con armonia alla linea della groppa, poco inclinata e molto larga. Il torace ampio scende fino a livello dei gomiti.
 
CODA: Inserita sulla linea della groppa, e' portata ricurva sul dorso.
 
ARTI POSTERIORI: Sono fra loro paralleli e visti da dietro devono seguire una linea verticale verso terra.
 
COSCIA: Lunghezza pari ad 1/3 dell'altezza al garrese.Obliqua, rispetto al piano mediano del tronco e' perfettamente parallela.
 
GAMBA: Piu' lunga della coscia. La distanza tra la punta dell'articolazione tibio-tarsica e la pinata del piede e' leggermente inferiore ad 1/3 dell'altezza al garrese.
 
PELLE E MANTELLO: Ben tesa e aderente con tutte le mucose esterne e le sclerose rigorosamente pigmentate di nero. Pelo lungo su tutto il corpo, piuttosto sollevato, non piatto ma ondulato, bianco puro.
 
TAGLIA E PESO: Altezza al garrese da 27 a 30 cm per I maschi;da 25 a 28 cm per le femmine. Peso da 3 a 5 kg.
 
ANDATURA: Sciolta e vigorosa con portamento alto della testa.


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