Una storia contro l'abbandono

Era una bella e tiepida serata estiva, quando il mio padrone prese il guinzaglio che stava appeso a quel chiodo che guardavo spesso con eccitazione: il mio padrone che si avvicinava a quel chiodo per me significava tutto...la gioia della sua compagnia, le passeggiate, le corse, le risate e le coccole........
Incominciai a saltellargli intorno, felice..... ma lui non sorrideva come al solito....
Povero padone mio,forse era stanco........
Lo stesso il suo pensiero correva a me e a quel momento di svago che era solo nostro. Il guinzaglio mi fu messo e,via,dentro la macchina e verso una corsa nei campi. Niente radio, quel giorno. Niente musica. La voce del mio padrone taceva.
Come era strano........
Forse aveva litigato con qualcuno? Cosa avrei fatto per alleviare i suoi tormenti......... ma lui non mi parlava, ed io potevo solo guaire in apprensione.
Arrivammo dove sempre arrivavamo quando faceva bello; il nostro grande campo.....
Lui mi tolse il giunzaglio ed insieme a me si mise a correre a perdifiato. Era quello di sempre: avevo ritrovato il mio padrone. Mi lancio', come sempre, il ramoscello e come sempre glielo riportai fremente e desideroso di quel gesto di amicizia che era la sua mano sulla mia testa.
Di nuovo tiro' il bastone, molto, molto lontano...... Corsi a perdifiato e quando mi voltai per corrergli ancora una volta incontro lo vidi che si affrettava ad entrare nella nostra macchina.......
Partì all'improvviso, lasciandosi dietro una nuvola di polvere: il mio guinzaglio sul ciglio della strada; io con il mio bastone tra i denti.....
Corsi e corsi e corsi.......ma la nostra macchina andava veloce. Poi fu un lampo...come un'esplosione............
Un gran botto,ma nessun dolore.........
Capii soltanto che qualcuno diceva "poverino,devono averlo abbandonato...." No, non era cosi': adesso sentivo un dolore caldo lungo la schiena e non riuscivo a muovere la testa, ma avevo la forza di pensare........
Pensavo a lui, al mio padrone: non mi avrebbe mai abbandonato.....
Chissa', forse era dovuto correre d'urgenza da qualche parte e non poteva aspettarmi.......Ma sarebbe tornato a riprendermi........
lo sento ancora che mi chiama: "Birillo, portami il bastone! Bravo Birillo, corri Birillo...."
Improvvisamente mi sembro' che la sera si facesse fredda: tremavo, mentre chi pensava che il mio padrone mi avesse abbandonato se ne andava via con la stessa auto che mi aveva centrato in pieno.
Tenevo ancora stretto tra i denti il bastone quando mi addormentai:non volevo perderlo...il mio padrone ne sarebbe rimasto deluso......
Lo strinsi ancora di piu' quando il freddo si fece insopportabile e quando la terra che avevo negli occhi incomincio' a dolere....
Mi addormentai cosi': guardando il cielo di una calda sera d'estate.
Addio padrone mio: forse non ce la faccio a rivederti. Perdonami per il dolore che sto per infliggerti, ma non ce la faccio piu'.
E cosi' mi addormentai: sul mio corpo una coperta di stelle.........
 
 
Loredana

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