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Il
Flat Coated Retriever
a cura di Gabriele Locci e Marta Massone - www.wastelands.it
Rispetto ai più
famosi Labrador e Golden questo simpatico cane è stato
probabilmente penalizzato dal mantello tutto nero. La taglia grande e
il colore scuro suscitano infatti un certo timore in chi non lo
conosce. Il Flat Coated però è un cane molto socievole.
Da adulto si dimostra più legato alle persone che conosce, che
è pronto a seguire come un’ombra. Con gli estranei è
comunque aperto e confidente. Da cucciolo è un vero vulcano di
energia e di affetto. E’ sensibile, e deve essere educato e
addestrato con metodi gentili. E’ molto attivo, anche da
adulto. Ha bisogno di attività fisica regolare e di attività
mentale per vivere bene. Quando svolge un compito, è attento e
concentrato. E’ poco aggressivo; come tutti i Retriever, è
adatto a vivere in gruppo. Anche con i cani estranei non manifesta
aggressività.
Lo si incontra sia alle
esposizioni di bellezza che ai concorsi di utility, di caccia o di
agility. Si sono riscoperte le sue attitudini per la ricerca delle
persone, delle droghe e degli esplosivi. E soprattutto lo si nota
come compagno apprezzato si un sacco di famiglie. Un cane dalle
molteplici sfaccettature non può che essere un Retriever.
Il Flat possiede uno
"charme" notevole: molto esuberante, molto vivace, agita la
sua coda senza sosta. E' il più elegante tra i Retrievers ed
anche il più vivace, sempre con una irresistibile voglia di
giocare. Di uno stupefacente dinamismo, e' dotato di una incrollabile
gioiosità, convinto che gli esseri viventi sono sempre pronti
a giocare con lui. L'agitazione ininterrotta della sua coda gli e'
valso, in Inghilterra, il soprannome di "wagging tail"
(cioè coda frizzante). E' il cane ideale per tutti coloro che
desiderano avere al loro fianco un eterno bambino, ma e' stato ideato
per la caccia e rimane un cane di campagna. Ha dunque molto bisogno
di moto e di avere un maestro molto attivo che gli offra la
possibilità di fare delle lunghe passeggiate tutti i
giorni. Il Flat ha anche una grande passione per l'acqua e bisogna
permettergli di immergersi e di nuotare appena possibile. E' un buon
cane da caccia che si mostra sempre un eccellente cacciatore anche
sul terreno. Si comincia a vederlo nei Field Trials in tutt' Europa e
il numero di suoi appassionati va crescendo.
Le
origini della razza, come per molti membri della famiglia canina,
sono avvolte nella nebbia. Il Flat non è il più
antico retriever, poiché quest’ onore spetta al Labrador
seguito dal Curly, ma è certamente il più complesso per
quanto riguarda la sua nascita, dovuta al mescolarsi di sangue di
razze diverse. La dottoressa Nancy Laughton, una delle più
profonde conoscitrici del Flat, parlando delle origini della razza fa
riferimento ad un setter irlandese nero, citato in due libri del
tardo ‘800, come progenitore della razza. In un testo del
1914 Charles Eley manifesta l’opinione che l’antenato del
Flat (il cui primo nome intorno al 1850 era Wavy Coated Retriever)
sia il “Setter da riporto” (retrieving setter). Secondo
quest’ autore è molto probabile che i Setter Irlandesi
Gallesi, come pure il Gordon Scozzese, fossero comunemente usati per
il riporto intorno al 1860, per migliorarne l’abilità in
acqua queste razze furono incrociate con un tipo di Terranova un po’
più piccolo, detto St. John, introdotto in Inghilterra
all’inizio dell’ 800. Dagli incroci di setter
irlandese gallese, Setter Gordon Scozzese, Collie e St. John, fu
creato un cane nero dal ricco mantello ondulato, molto simile ad un
Terranova più piccolo e più leggero. Spesso questi cani
erano di colore focato o “bridle” (cioè tigrato,
con striature nere su grigio o marrone), ma presto apparve subito
chiaro che l’unico colore desiderabile era il nero. L’
inglese Dr. Bond Moore si dedicò a fissare questa nuova razza
curandone il tipo ed il colore. Ma colui che è considerato
il “padre” del Flat Coated Retriever è Mr. S.E.
Shirley (1844-1904), famoso anche per aver fondato il Kennel Club nel
1873; egli si dedicò a fissare la nuova razza con profusione
di mezzi e di tempo. Cominciò con l’acquistare alcuni
cuccioli figli di due cani famosi, Old Bounce e la figlia Young
Bounce di proprietà di un guardiacaccia. Da questi, secondo
Eley, discendono tutti gli attuali Flat. Shirley comprò
anche molti cani dal Dr. Bond Moore e da Mr. George Brewes, fondando
così il suo famoso allevamento di Flat: “Shirley
Retrievers”. Per prima cosa si dedicò all’
eliminazione dei mantelli ondulati e delle lunghe frange sugli arti
ereditate dai Setter. Il suo cane più famoso fu Zelatone,
universalmente riconosciuto come capostipite della razza. Era un
cane eccezionale a caccia e fu accoppiato con diverse femmine per
allevare soggetti anche da esposizione. Nacque infine un cane, Ch.
Moonstone, mai battuto in esposizione e nei field trials, il cui nome
si trova in tutti i pedigree dei campioni dell’ epoca. Dalla
fine dell’ 800 alla fine della prima guerra mondiale il Flat è
stato senza dubbio il più apprezzato cane da caccia in
Inghilterra e poche battute di caccia erano effettuate senza soggetti
di questo tipo. Era il cane dei guardiacaccia per eccellenza, che lo
preferivano in assoluto a tutti gli altri e rappresentò
l’alternativa per chi volesse partecipare alle tradizionali
battute o cacciare la selvaggina da penna, diventando il cane da
caccia più in voga del XIX secolo, posseduto dai
benestanti, fu la “fuoriserie” cinofila/venatoria
dell’epoca. Nel 1905 il Flatcoated veniva già giudicato
con 49 partecipanti al Crufts separatamente.Ai primi del ‘900
il Kennel Club riconobbe il Labrador, dapprima come razza straniera,
poi come varietà di retriever; divenne di moda e, se nel 1911
furono registrati 400 Flat e 146 Labrador, nel 1919 le proporzioni
furono rovesciate: raggiunto il suo massimo splendore intorno agli
anni '20 con 440 iscritti al “The Kennel Club”, si ebbe
una repentina ed inesorabile diminuzione delle nascite, tanto che
negli anni subito dopo la Seconda Guerra Mondiale si rischiò
la sua estinzione. Proprio la sua quasi estinzione probabilmente
fece e sta facendo la fortuna di questi magnifici esemplari. Allora
i pochi allevatori rimasti, si poterono permettere selezioni
accurate, monte con cognizione di causa ed effetto grazie alla
conoscenza delle linee di sangue (vizi occulti e noti), tanto da
alzare in maniera esponenziale il livello qualitativo della razza, e
così, verso la metà degli anni ‘50, la razza, in
Inghilterra, ha ripreso la sua ascesa grazie ad un
sapiente allevamento ed alla larga partecipazione dei Flat ai
field trial. Fu Mr H. Reginald Cooke uno dei principali artefici
della selezione del Flatcoated del XIX secolo. Per oltre 60 anni si
distinse per la qualità dei suoi Flatcoated sia in bellezza
sia in lavoro. Il suo Allevamento "Riverside" nasce da
esemplari del "Shirley Retrievers" ed è considerato
da tutti il più importante mai esistito. Negli anni ‘80
la razza ha goduto enormemente della fama procuratale dal più
leggendario Multi Ch. Shargleam Blackcap (“Brett”) dell’
allevatrice inglese Pat Chapman, il quale fu proclamato Best in Show
a Crufts nel 1980. Questo soggetto, dalla magnifica costruzione
perfettamente equilibrata, ha collezionato ben 63 C.C., innumerevoli
raggruppamenti e B.I.S., dando grande incremento alla razza e
tramandando i suoi pregi in alcuni tra gli infiniti suoi discendenti.
STANDARD
Aspetto
generale Cane di media taglia, vivace e attivo, con
espressione intelligente, possente ma non grossolano, elegante ma non
leggero. Caratteristiche Molto dotato di istinto
venatorio; il suo ottimismo e la sua socievolezza sono sottolineati
dal continuo movimento entusiasta della coda. Temperamento Fiducioso
e docile. Testa e cranio Testa lunga e
piacevolmente modellata. Cranio piatto e moderatamente largo con un
leggero stop all'altezza degli occhi, mai esagerato. La canna nasale
non deve essere convessa nè concava. Tartufo ben dimensionato
con narici aperte. Mascelle lunghe e forti atte a portare una lepre o
un fagiano. Occhi Di media grandezza, marrone
scuro o nocciola, con espressione molto intelligente (occhio rotondo
e prominente da penalizzare decisamente). Non in posizione
obliqua. Orecchie Piccole, inserite alte, ben
aderenti ai lati della testa. Bocca Mascelle
forti. Dentatura con perfetta, regolare e completa chiusa a forbice,
vale a dire con gli incisivi superiori che si appoggiano a quelli
inferiori, con la faccia interna dei primi che sfiora la faccia
esterna dei secondi; denti perpendicolari alla mascella, regolari e
forti. Collo Testa ben inserita nel collo che è
proporzionatamente lungo e privo di giogaia, simmetricamente e
obliquamente piazzato rispetto alle spalle; esso si inserisce bene
nel tronco per favorire l' agevole ricerca della
traccia. Anteriore Torace disceso e ben ampio,
con sterno ben definito, che permette un movimento libero e sciolto
ai gomiti. Gli arti sono diritti con buona ossatura. Tronco La
parte anteriore del costato è piatta. Il tronco presenta un
costato profondo, ben cerchiato nel centro ma che va gradualmente
appiattendosi verso il posteriore. Un rene lungo (con fianchi
scarsamente muscolosi) è da penalizzare
decisamente. Posteriore Muscoloso. Ginocchia e
garretti moderatamente flessi, questi ultimi ben vicini al terreno.
Sempre regolari, osservati da qualsiasi lato. Da penalizzare
decisamente i garretti vaccini. Piedi Forti
e rotondi con dita raccolte e ben arcuate. Cuscinetti spessi e
robusti. Coda Corta, diritta, ben inserita,
portata gaiamente ma mai molto al di sopra della linea
dorsale. Andatura Sciolta e distesa, diritta e
regolare sia osseravata anteriormente che
posteriormente. Mantello Fitto, di tessitura da
leggera a media, di buona qualità, il più piatto
possibile. Arti e coda ben frangiati. Frange abbondanti completano
nella maturità l' eleganza di un buon soggetto. Colore Nero
o fegato. Peso Peso ideale di un soggetto in
perfette condizioni: Kg. 27-36 per il maschio, Kg. 25-32 per la
femmina. Altezza Altezza ideale: maschi cm. 58;
femmine cm. 56-59. Difetti Tutto ciò che
si discosta dai punti sopraindicati va considerato un difetto, la cui
rilevanza è direttamente proporzionata alla sua
gravità. Nota I maschi devono avere due
testicoli apparentemente normali completamente discesi nello scroto.
I DUE
(?) COLORI DEL FLAT COATED RETRIEVER
Il Flat Coated
Retriever ha un mantello fitto, di tessitura da leggera a media, di
buona qualità, il più piatto possibile; arti e coda ben
frangiati. E' idrorepellente, tipica caratteristica dei Retrievers,
con particolare resistenza al freddo e all' acqua. Il Flat Coated si
differenzia in 2 colori: nero e fegato. Il nero deve essere omogeneo,
con naso color nero; è il colore maggiormente conosciuto
ed è quello dominate. Il secondo colore del mantello dei
Flats si tratta di un marrone bruciato molto bello ma difficile da
ottenere, soprattutto con caratteristiche omogenee. E' un colore
recessivo. Inoltre il flat che presenta questo colore deve avere il
naso color marrone. Il nero ed il fegato sono gli unici due
colori approvati nello standard. Esiste inoltre, anche se non
approvato dallo standard, un terzo colore: il giallo, ed alcuni flats
nascono di questo colore, con naso color nero o fegato. Infatti
vengono effettuati degli esami sul DNA degli stalloni e delle
fattrici per poter constatarne la trasmissibilità di questo
colore "indesiderato" alla progenie; alcuni stalloni o
fattrici possono essere portatori del carattere giallo, pur non
esprimendo il carattere stesso, come nei Labrador. Il test può
essere effettuato su sangue (HealthGene) oppure
sulla mucosa della bocca (VetGen);
in questo modo si stabilisce il genotipo del soggetto.
DNA
Test: Presenza di mantello nero, fegato e giallo e naso nero e
fegato Breed standard per il colore del mantello e del naso: Il
naso deve essere nero su nero o nero o fegato su mantello fegato. Il
mantello deve essere di colore nero, omogeneo o fegato omogeneo. Non
ammessi: giallo, crema e qualsiasi colore che non sia nero o fegato I
geni presenti nel Flat Coated sono: B = nero b = marrone E =
colore e = no colore In realtà quindi esistono solo due
colori: il NERO e il MARRONE. Il colore GIALLO non è il
risultato della presenza di un gene del colore giallo, ma
l'incapacità di esprimere il colore
nero o fegato.
Genotipo:
Genotipo
|
Colore
mantello
|
Colore
naso
|
Colore
nascosto
|
EEBB
|
nero
|
nero
|
|
EeBB
|
nero
|
nero
|
giallo
|
EEBb
|
nero
|
nero
|
fegato
|
EeBb
|
nero
|
nero
|
Giallo
e fegato
|
eeBB
|
giallo
|
nero
|
nero
|
eeBb
|
giallo
|
nero
|
Nero
e fegato
|
eebb
|
giallo
|
fegato
|
fegato
|
EEbb
|
fegato
|
marrone
|
-
|
Eebb
|
fegato
|
marrone
|
giallo
|
|