STATI GENERALI: LINEA DURA PER PADRONI CANI 'INDISCIPLINATI' (ANSA) -
MILANO, 19 GEN - Il peso elettorale dei padroni dei cani e' sicuramente
''importante'', ma secondo il vicesindaco di Milano, Riccardo De Corato,
''il politico che avra' il coraggio di affrontare seriamente questo
problema godra' almeno del suffragio delle migliaia di persone che perdono
il tempo a pulirsi le scarpe!''. De Corato, che ha parlato nel corso di uno
dei dibattito organizzato nella seconda giornata degli Stati Generali, ha
poi ribadito la linea dura, con multe fino a 300mila lire fatte dalle 230
Guardie ecologiche volontarie (che in estate diventeranno 580) ai
proprietari di cani che non raccolgono le deiezioni lasciate per strada o
nei giardini dai loro animali. La linea di condotta, ha aggiunto, ''e'
stata concordata con il mondo animalista per garantire a tutti una corretta
fruizione degli spazi pubblici, nel rispetto delle esigenze delle diverse
fasce di utenza''. ''Nei parchi - ha concluso - sono state realizzate
finora 100 aree dedicate ai cani''. (ANSA).

MUCCA PAZZA: PAPPA DI FIDO A RISCHIO, CONSIGLI PER ACQUISTI (ANSA) - ROMA,
19 GEN - Anche i biscottini e le pappe di cani e gatti potrebbero essere a
rischio 'mucca pazza'; ambientalisti e consumatori hanno stilato percio'
una breve guida per l'acquisto di scatolette sicure. La legge, da ultimo il
Dpr ottobre 2000, consente la lavorazione e la destinazione a uso
alimentare per animali domestici degli scarti e dei rifiuti di origine
animale a basso e ad alto rischio, fa notare l'associazione ambientalista
Gaia secondo la quale 'gli studi disponibili e alcuni casi accertati
dimostrano che i gatti, e molto probabilmente anche i cani, possono essere
contagiati dalla Bse (cosi' come le pecore, i visoni e i leoni). Per
evitare il contagio, Gaia consiglia alcuni accorgimenti basilari: evitare i
biscotti e i fuori pasto, i cibi secchi e umidi che contengono (in alcuni
casi reclamizzano) interiora, midollo e derivati di carni bovine, che sono
quasi sempre scarti e sottoprodotti della macellazione; orientarsi verso
cibi al pesce o con carni bianche; preferire prodotti fabbricati in Italia
per un piu' agevole controllo degli stabilimenti (cosa non facile,
peraltro, considerato che il 66% del mercato del pet-food italiano e' in
mano alle multinazionali). Consigli per gli acquisti di scatolette arrivano
anche dall'Unione nazionale consumatori a parere della quale comunque gli
alimenti per cani e gatti fabbricati dopo il 5 dicembre 2000 sono sicuri
perche' non possono contenere parti carnee a rischio. Ecco le altre
informazioni di cui e' bene disporre: - Anche nelle scatolette dichiarate
al tacchino, con pollo, coniglio, pesce, possono esserci carni bovine in
quanto il primo ingrediente e' quasi sempre 'carni e derivati', non si sa
di quali animali e di quali parti perche' non deve essere dichiarato.
L'animale dichiarato e' in genere il 4% o poco piu'. - La sicurezza di
comprare una scatoletta contenente solo parti dell'animale dichiarato e'
data dalla dizione 'tutto...' seguita dalla specie. Naturalmente costa di
piu'. Anche la semplice dichiarazione in etichetta della marca seguita
dall'animale ('...pollo') sta a significare un contenuto fino al 100% di
quello dichiarato. - Se c'e' scritto 'carne di muscolo', si tratta di carne
magra, senza sotto prodotti della macellazione come scarti e farine ossee.
- La dizione 'ricco di..' invece sta a significare un contenuto fino al 60%
dell'animale dichiarato e altre espressioni ('al gusto di..'. 'con..',
'al,..'., eccetera) un contenuto inferiore. - E' consigliabile guardare
sempre il contenuto di proteine, di cui e' obbligatoria l'indicazione in
percentuale: piu' e' alto e piu' l'alimento e' qualitativo, perche'
ricavato da parti magre piuttosto che da frattaglie, grassi, lische e
interiora. Secondo Gaia, le famiglie che in Italia hanno animali in casa
sono 8 milioni e mezzo (circa 25 milioni di persone coinvolte, il 45% della
popolazione italiana); i cani con proprietario sono 4.100.00 censiti e
5.800.000 presunti mentre i gatti con padrone sono 6.600.000. GLi animali
di affezione in Europa sono 178.000.000.(ANSA).

MUCCA PAZZA: VETERINARI, NESSUN CONTAGIO PER CANI E GATTI (ANSA) - ROMA, 19
GEN - I proprietari di cani e gatti in Italia possono stare tranquilli: i
carnivori domestici infatti vengono alimentati con parti di animali
destinate al consumo umano e quindi sottoposte a rigorosi controlli negli
allevamenti e negli stabilimenti di macellazione e lavorazioni delle
carnmi. Lo fa rilevare l'associaione nazionale dei medici veterinari
italiani (ANMVI) che sottolinea come in Italia non sia mai stato segnalato
alcun caso. ''Allo stato attuale della ricerca - spiega l'associazione in
una nota - i rischi di contagio nei cani sono inesistenti e infatti non
sono mai stati segnalati casi rapportabili alla Bse bovina, mentre una
variante della malattia puo' colpire i gatti. A riguardo esistono
segnalazioni di contagio in Inghilterra, Francia dove si sono verificati
casi di Bse bovina. Tuttavia nel Regno Unito, il paese piu' colpito dopo
l'introduzione della normativa che proibisce l'uso delle parti a rischio, i
casi di morte imputabili alla encefalopatia felina dal '94 sono diminuiti
fino a scomparire nell'ultimo anno''. (ANSA).

MUCCA PAZZA: ASSALZOO, NESSUN RISCHIO PER CIBI CANI E GATTI (ANSA) - ROMA,
19 GEN - I cibi per cani e per gatti commercializzati in Italia sono sicuri
ed esenti da rischio di Bse. Lo ha detto il presidente dell'associazione
dei produttori di alimenti zootecnici (Assalzoo) Luigi Schiappapietra, il
quale ha ossevato che le aziende Assalzoo dall'inizio degli anni '90 non
impiegano parti di animali considerate a rischio di Bse. ''Per produrre i
nostri alimenti -ha spiegato Schiappapietra- impieghiamo solo materie prime
garantite, che provengono da animali le cui carni sono state riconociute
idonee al consumo umano dai veterinari dei servizi sanitari nazionali.
Inoltre -ha concluso- ben prima del divieto dell'1 ottobre 2000 le aziende
Assalzoo hanno deciso di non utilizzare le parti di animali a rischio
specifico di Bse''.(ANSA).