MILANO ANEDDOTI ....
STADIO SAN SIRO - MEAZZA


"In quegli anni Cinquanta che non erano stati ancora miracolati dal boom, San Siro era il nostro mare domenicale, la nostra montagna, la nostra campagna fuori porta. Era luogo di festa e ci pareva addirittura che là arrivasse l'ossigenazione delle vette lontanissime oltre via Novara". Con queste parole Guido Vergani descriveva in occasione dei lavori per il terzo anello fatti per Italia '90, il paricolare clima che si viveva allo stadio San Siro,oggi Meazza, negli anni cinquanta.

In quegli anni lo stadio era stato appena ampliato, si trattava di adeguarlo alla città e pian piano lo stadio è come se seguisse l'evoluzione di Milano.

Lo stadio arriva alla fine degli anni '20: le due squadre milanesi avevano già un loro campo da gioco; l'Inter aveva l'Arena mentre il Milan usufruiva di un campo in viale Lombardia.

Il progetto per lo stadio viene presentato nel 1925 e poteva contenere 35/40 mila persone. Alla fine degli anni '30 un primo ampliamento portò la capacità a 55 mila persone.

Alla fine della guerra, nel 1947, la giunta approvò l'ampliamento. Si pensò di arrivare a 150.000 spettatori ma dopo anni di attesa l'approvazione fu di circa 100.000 persone. Questo nuovo stadio fu inaugurato con la partita Italia - Brasile finita 3 a 0.

San   Siro si caratterizza per essere uno stadio che non solo è considerato "la Scala del calcio", ma come una realizzazione in grado di trasformarsi.
In tappe successive si è ampliato, rimodernato trasfigurato l'immagine attorno al primitivo campo da football che, non è mai stato distrutto e le cui strutture non sono più visibili, ma allo tempo partecipano della vita del Meazza.

(Fonte: (da Sottocasa - Il tuo quartiere).



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