Gli Armistizi e i trattati di pace della "Prima guerra mondiale"

Gli armistizi  e la pace

della PRIMA GUERRA MONDIALE

Bulgaria

Prima a deporre le armi fu la Bulgaria, il 29 settembre 1918: dovette evacuare immediatamente i territori serbi e greci ancora invasi, smobilitare e espellere tutti gli agenti tedeschi, ed infine consegnare all’esercito dell’Intesa alcuni centri strategici.

Turchia

Il 30 ottobre fu la volta della Turchia, con l’armistizio di Mudros

Austria

L’Austria–Ungheria chiese l’armistizio all’Italia, che fu firmato il 3 novembre, a Villa Giusti a Padova.

Germania

L’11 novembre i delegati tedeschi firmarono l’armistizio di Rethondes, per il quale la Germania si impegnava a evacuare tutti i territori finora occupati, a dichiarare nulli i trattati di Brest Litovsk e di Bucarest, a consegnare il materiale da guerra e la flotta.

 

i 14 punti
di Wilson

                       

L'8 gennaio il presidente Wilson enumerò i quattordici punti ai quali si sarebbe ispirata la sua azione nella futura conferenza per la pace.

la pace con la Germania

 

 

 

Il trattato di pace con la Germania, Versailles 28 giugno 1919, non fu negoziato ma imposto:

  • obbligo di rifondere alle potenze vincitrici tutti i danni subiti dai territori e dai cittadini in conseguenza della guerra: la cifra stabilita fu di 132 miliardi di marchi oro da estinguere in trent'anni (non fu applicato);
  • La restituzione alla Francia dell’Alsazia e della Lorena;
  • Il distacco del bacino minerario della Saar, affidato per quindici anni all’amministrazione della Francia;
  • l’annessione dei distretti di Eupen e di Malmédy al Belgio;
  • la restituzione dello Schleswig settentrionale alla Danimarca;
  • la cessione alla Polonia del territorio chiamato il "corridoio polacco", che permetteva alla Polonia di avere uno sbocco al mare;
  • la città di Danzica era dichiarata città libera sotto il controllo internazionale;
  • la perdita di tutte le colonie, spartite tra Francia e Gran Bretagna, ad eccezione dell'Africa Sud Occidentale data all'Unione del Sudafrica e di alcuni territori in Estremo Oriente concessi al Giappone;
  • la riduzione del proprio esercito a 100.000 uomini;
  • la consegna della flotta all’Inghilterra;
  • la smilitarizzazione perpetua della Renania;
  • l'impegno a fornire materie prime ai paesi vincitori a condizioni vantaggiose con la concessione unilaterale di facilitazioni doganali;
  • l'annullamento del Trattato di Brest-Litovsk con la Russia, il che sottrasse alla Germania i territori baltici ed altri strappati alla Romania: nacquero in tal modo le repubbliche di Lituania, Estonia, Lettonia e Finlandia.

la pace con l'Austria

Il trattato di Saint–Germain en Laye del 10 settembre 1919 con l’Austria vera e propria e il trattato di Trianon il 4 giugno 1920 con l’Ungheria:

  • Nascita di nuovi stati: la repubblica d’Austria, il regno di Ungheria, la repubblica della Cecoslovacchia, il regno dei Serbi, Croati e Sloveni (Jugoslavia), la repubblica di Polonia, la repubblica di Lituania, la repubblica di Estonia, la repubblica di Lettonia, la repubblica di Finlandia;
  • La restituzione da parte dell’Ungheria alla Romania della Transilvania;
  • La Polonia riunì a sé le provincie polacche un tempo sotto l’Austria;
  • L’Italia ottenne le terre irredente, come era stabilito nel patto di Londra, cioè il Trentino e l’Alto Adige fino al Brennero, Trieste e l’Istria.

la pace con l'Ungheria

Il trattato del Trianon del 4 giugno 1920 stabiliva la nascita dello stato indipendente ungherese che tuttavia dovette cedere terriotri alla Jugoslavia, alla Romania e alla Polonia.

la pace con la Bulgaria

Il trattato di Neuilly del 27 settembre 1919 con la Bulgaria: essa dovette rinunciare allo sbocco sul mare Egeo e cedere la Macedonia alla Jugoslavia e alla Grecia.

la pace con la Turchia

In base al trattato di Sèvres, 10 agosto del 1920, la Turchia:

  • perse l’Arabia, la Mesopotamia, la Siria (posta sotto mandato francese) e la Palestina (mandato inglese);
  • dovette cedere alla Grecia la Tracia e l’Anatolia meridionale con la zona di Smirne (mantenne sul suolo europeo la sola città di Istanbul);
  • l'Irak fu posto sotto il mandato inglese;
  • dovette accettare il controllo internazionale degli stretti.

la Società delle Nazioni       

La Società delle Nazioni, auspicata da Wilson, prese vita nell'aprile 1919 (approvazione dello Statuto). Nel gennaio 1920 ci fu a Ginevra la prima sessione. Gli Stati Uniti, tuttavia, dopo esserne stati i promotori con il presidente Wilson non entrarono a farne parte, per il voto contrario del Congresso.