Farmaci di Terza Scelta (1/2)
• Carbamazepina
• Oxcarbazepina
• Lamotrigina
• Topiramato
• Acido Valproico
• Antidepressivi SSRI (citalopram, paroxetine)
• Mexiletine
• Nmethyl-D-aspartate (NMDA) receptor antagonists
• Capsaicina topica.
La Fenitoina, la Carbamazepina e l’Acido Valproico, sono anticonvulsivanti di prima generazione e vengono da tempo impiegati nel dolore neuropatico. Il loro comune meccanismo d’azione è la riduzione delle correnti depolarizzanti Na+ dipendenti, mediante il legame al canale al Na+ voltaggio sensibile. La Carbamazepina è stata la prima ad essere impiegata per il trattamento della nevralgia del trigemino, ma ha mostrato una modesta efficacia nel trattamento della neuropatia periferica diabetica. Gli effetti collaterali includono sonnolenza, vertigini, disturbi dell’equilibrio, rush cutanei, trombocitopenia, danni epatici, e raramente leucopenia. La Fenitoina, anch’essa riduce la frequenza di riapertura dei canali al sodio voltaggio-dipendenti, non è stata sufficientemente studiata. Ci sono dati contrastanti sulla sua efficacia nella neuropatia diabetica. Uno studio sull’Oxcarbazepina alle dosi di 1,200 mg/die ha dimostrato la sua efficacia e sicurezza. Questo farmaco è strutturalmente correlato alla carbamazepina e ha uno spettro d’azione molto simile nelle forme epilettiche. Effetti collaterali includono nausea e altri disturbi gastrointestinali, astenia,bdisturbi della vista e atassia e vertigini. La Lamotrigina riduce le scariche ripetute di potenziali d’azione sodio dipendenti ed inibisce il rilascio di neurotrasmettitori eccitatori come il glutammato e l’aspartato. Questo farmaco ha dimostrato la sua efficacia nel trattamento del dolore neuropatico nelle neuropatie HIV correlate, diabetica, nel dolore centrale post ictus, e nel dolore dopo danno parziale del midollo. Deve essere somministrata con cautela partendo da dosaggi compresi tra i 200 mg e i 400 mg/die. Tra gli effetti collaterali maggiori sono da ricordare severi rush cutanei, inclusa perfino la sindrome di Stevens-Johnson. Deve essere evitata l’associazione con l’acido valproico. Sono descritti vari meccanismi secondo cui il Topiramato può attenuare l’eccitabilita neuronale nel dolore neuropatico. Questo farmaco blocca i recettori AMPA e al kainato, blocca i canali al sodio voltaggio dipendenti, facilita l’inibizione dei recettori gabaergici ed inibisce inoltre le correnti al calcio. Tra gli effetti collaterali più frequenti sono segnalati la perdita di peso, nausea sonnolenza, vertigini, parestesie e disfunzioni cognitive. L’Acido Valproico, un agente gabaergico, è stato recentemente studiato in trials clinici su pazienti con neuropatia diabetica. Mentre studi iniziali suggerivano la sua efficacia, gli ultimi trials non l’hanno invece confermata
Pochi studi relativi al Citalopram e alla Paroxetina, inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRIs), hanno dimostrato un discreto miglioramento della sintomatologia dolorosa nei pazienti affetti da neuropatie periferiche. La letteratura attuale suggerisce che gli SSRIs non hanno la stessa efficacia degli TCAs nel trattamento del dolore neuropatico.
Medicina del dolore
Last update: 10/01/2010
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