Ristrutturazione

Quanti di voi qui già sanno come praticare la ristrutturazione? Si i a chi non sa cosa significa ristrutturazione, che a coloro che pensali-di sapere come farla, vorrei insegnare un modo di praticare la ristim


 

sulla mente inconscia. Abitualmente nei seminari insegniamo ristrutturazione come mezzo che la mente conscia ha per comunicare ti altri su qualcosa che si desidera cambiare, e per generare nuovi e u soddisfacenti comportamenti. Oggi vi  voglio insegnare come  uti-K*re la ristrutturazione come mezzo per comunicare direttamente ai-Inconscio di una persona senza l'intermediario della sua mente conscia. Il modo in cui oggi faremo la ristrutturazione sarà un poco inusuale, prché  non  saprete  mai  su  che  cosa   starete  lavorando.   La   persona lofi cui lavorerete non vi dirà che cosa intende cambiare. Non vi accen­rà nemmeno, e in realtà lei stessa può non sapere di cosa si tratti. r fare ciò, instaureremo un sistema di segnali  inconsci.  Invece di jMrlare ai piedi delle persone, parlerete a qualche altra cosa.

1) Instaurazione di segnali inconsci sì /no con l'inconscio. Prima di (Musare alla ristrutturazione vera e propria, dovete instaurare un si-Ifema di segnali per dire sì/no, in modo da avere la possibilità di tltenere una retroazione. Ci sono molti modi per farlo. Uno è utiliz-|ire quelle che vengono chiamate 'reazioni ideomotorie'. Ogni volta |hc una persona muove una parte del corpo senza farlo in modo lasciente, questa è una reazione ideomotoria. Gli ipnotisti tradizionali il servono di quelli che sono chiamati 'segnali delle dita'. Fanno sol-Itvare un dito per dire di sì e un altro per dire di no. Erickson ten­deva a utilizzare le braccia, faceva sollevare in modo relativamente in-Volontario tutto un braccio. Ma potete servirvi anche dei cenni del f«po, delle alterazioni del colorito della pelle, cioè di qualsiasi segnale naturale non verbale osservabile.

Ricordatevi sempre che i movimenti inconsci sono lenti e relativa­mente fatti a scatti. Se usate i segnali delle dita e il vostro compagno lolle va rapidamente un dito, come farebbe se gli aveste semplicemente thiesto di farlo, dovrete dire: "Questa è la mente sbagliata. Non mi Interessa questa mente".

Il modello di ristrutturazione conscia che si trova in La metamorfosi | terapeutica è inteso a utilizzare la mente conscia di un cliente come messaggero. Essa deve notare le reazioni interne e venirvi a riferire quali sono.

Però, piuttosto che usare la mente conscia del cliente in questo modo, oggi pomeriggio vorrei che imparaste a instaurare delle reazioni Ideomotorie, in modo da verificare le risposte positive o negative. Per fare ciò, dovrete dapprima alterare in modo sostanziale lo staio di coscienza dell'altro. Potete farlo in uno qualsiasi dei modi che aveir flit imparato. Immaginate quale sarebbe una sequenza di esperien/c thè potrebbe condurre il vostro partner in uno stato molto allei.no

 

Quando  lavorate  con  una  persona,  potreste  dirle  di   stare  scili" come già fa, e di ricordare un lungo viaggio in macchina. Stava p. dando sull'autostrada, forse era notte, forse era giorno. Forse comi i» • di giorno, e  terminò verso sera. E mentre cominciava a scender i crepuscolo, e lei viaggiava sulla strada, cominciò ad avvertire le vii i zioni del volante, il rumore del motore, i movimenti ripetitivi di ••) getti visivi che le correvano incontro. Il frastuono in testa ... meni' camminavate ... e camminavate ... nella sera. E mentre lo facevate vi rilassavate sempre più ... e vi dicevate che dovevate restare svegli Ciò era molto importante ... Ma vi sentivate molto stanchi ... e h>i avete guardato l'orologio ... una volta ... e più tardi lo avete riguanl.ii-di nuovo ... e vi sembrava che fosse passata un'ora  ... mentre ei.m passati solo alcuni minuti ... Talvolta vi sembrava di aver sognali' occhi aperti per un secondo  ... e invece erano passati venti o vcnn cinque minuti ...

E tutte queste descrizioni ... che potete usare ... condurranno sci" pre più il vostro partner in uno stato alterato ... e mentre entra 11 uno stato alterato ... comincia a rilassarsi ... prova un sempre maggi*>i< benessere ... a quel punto voglio che iniziate ... a suggerirgli ... di. può utilizzare la sua mente inconscia ... come una risorsa ... una risoi da cui può imparare ... e con cui può comunicare ... e che può ve i i mente provare un'esperienza ... che per lui sarà soddisfacente ... • che l'unica cosa necessaria ... per costruire un buon rapporto i» proprio inconscio ... è avere un canale di comunicazione ...

Talvolta l'inconscio comunica col conscio tramite il movimento. Pi i' essere un movimento   ...  di  rilassamento   ...  Può  essere  che  la   te-si faccia un cenno ... su e giù  ... leggermente  ... per comunicare 'sì', • a destra e a  sinistra   ...  leggermente  ... per comunicare  'no'   ...  Pi i. essere che il braccio sinistro cominci a sollevarsi ... molto lentamem. per comunicare  'sì', e il  braccio  destro   ...  si  sollevi lentamente  pi > comunicare 'no' ... può darsi che il piede destro si scuota ... involon tariamente ... per indicare 'sì' ... e il sinistro si scuota ... involontan.i mente  ... per comunicare 'no'  ...  Può darsi che la persona guardi  .1 sinistra  ... per comunicare 'no'  ...  e a destra per comunicare 'sì' solo la tua mente inconscia sa quale sarà il segnale ... e se una dell, tue mani si dovesse sollevare ... o uno dei piedi si dovesse muovere non importa quale sia  ... importa solo che la  scelta che tu farai sia la più appropriata per te ... perché la tua mente inconscia sa pi" cose su di te ... che chiunque altro ...

A quel punto, potreste chiedere alla persona di scegliere inconsci.i mente ... cosa le piacerebbe utilizzare come segnali per dire 'sì' ... • osservare cosa succede ... Se non vedete nulla ... prendetevi del temi»'

approfondite la trance ... e suggerite altre alternative ... fino a clic « troviate una   ...  Perché certe  persone  scelgono di dire 'no'  muo-•mlo un indice, ... e 'sì' sollevando tutto un braccio ... E so che le me che fanno così  ... lasciano che il loro inconscio  ...  sollevi  il pini ciò destro ... lentamente a partire dalla coscia ... forse su fino al IH in ... per cui chi lavora con loro ... non può mancare di vedere quel inule  ...

Ora, è necessario che quando fate ciò siate molto sagaci ... perché irtlto, molto spesso ... i segnali appariranno incorporati in un movi-linto conscio ... e quando ciò avviene ... non vorrete non notarlo ... in è vero? È così facile non notare un segnale ... Ora, può darsi che otteniate un segnale ... che vedete una volta ... nil che non compare ... una seconda o una terza volta ... Il solo fatto jl porre una domanda ... non significa che la persona abbia modo di [fiipondervi a livello inconscio ... Perché talvolta a una domanda non III può rispondere 'sì' oppure 'no' ... Quindi all'inizio fate domande a 'fui siete sicuri ... che si possa rispondere con un 'sì' o con un 'no'. Adesso desidero che vi mettiate a coppie e proviate. Cominciate uhi l'indurre uno stato alterato, e poi conducete la persona a rispon-lÉtrc alle vostre domande con una reazione ideomotoria. Se la persona Àun vi da letteralmente nessun segnale, e ha difficoltà a esibire rea-lloni ideomotorie, potreste cercare di aiutarla. Ricordate, non definite JHiti una cosa come un successo o un insuccesso. Lasciate una certa Ifnbiguità riguardo a quale canale le state chiedendo di utilizzare, e iilgiiardo a quale canale state prestando attenzione, di modo che sia I^Hficile per la persona dire da dove vi stanno giungendo le informa-lloni. Se create qualcosa di precisato e la persona non riesce, ciò può Nnderla persuasa di non poterlo fare, quando in realtà probabilmente già c'è riuscita. Solo che non si è accorta di esserci riuscita; si è accorta Mio che avete definito un suo comportamento come una mancanza di fluscita.

Vorrei dire a ciascuna mente inconscia qui presente:  "Se la persona

f

in cui stai lavorando ti fa pensare che non stai riuscendo, ti sbagli. l'altra persona che non sta riuscendo.  Il fatto che tu abbia avuto (Jucsto pensiero sta  a indicare che essa non  ti ha  offerto  sufficienti poasibilità di reagire in modo facile ed appropriato".

Talvolta è molto difficile per una persona avere reazioni ideomoto­rie, perché esse per lei rappresentano una novità. Se siete seduto da­vanti alla persona e non vedete in lei alcuna reazione, molto spesso (Urlo potete dire (si gira verso una donna del pubblico). Sally, mi avvicino a te e ti sto sollevando il braccio sinistro. E non ti dirò <Ji (urlo scendere a una velocità maggiore di quella in cui puoi rilassarli

in modo veramente comodo  e completo,  e  in  cui  puoi  imparar lasciar   salire   involontariamente   l'altra   mano.   Dunque   quella   mai. scenderà lentamente, mentre  tu  avrai piacevoli pensieri  ...  e laseri che tutto il peso defluisca dall'altra mano  ... cosicché la prima su' derà   ...  solo  con la  stessa  velocità  con  la  quale  l'altra  cominci.i continua  a  sollevarsi   ...  non  con  velocità  maggiore.   Troppo   velo. rallenta.   Solo  con  la  stessa  velocità  con  cui  l'altra   mano  impara muoversi involontariamente  ... Benissimo  ... Prenditi il tempo chi   i ci vuole ... lascia che sia l'altra mente a farlo ... Rallenta ... Ci siamo Adesso stai imparando ... imparando veramente ... Provane piacere Benissimo  ... Su, su, su,  ... su fino in alto  ... Impara a lasciare <l> sia la tua mente inconscia a fare i movimenti e i cambiamenti  ..   • lascia che continui, un movimento in una direzione ... e l'altro mo\ < mento nell'altra  ... E puoi continuare fino a che non avrai impari i • a farlo perfettamente.

L'ipnosi è un processo di apprendimento. Non c'è modo di m. « riuscire, a meno che l'ipnotista non lasci che qualcuno definisca qua i che cosa come una mancanza di riuscita. Se definite la situazione i modo tale che la riuscita non possa mancare, non ci saranno problemi Se offrite continuamente alla persona le esperienze e le reazioni intein che possono servire come base ad apprendere, in modo che essa ah! 11 molte possibilità alternative, le renderete il più grande servizio pò sibile. Ciò è valido per qualsiasi tipo di apprendimento.

Adesso,  Sally,  puoi  lasciar  scendere  la  mano,  e  congratularti  io. te stessa per un lavoro ben fatto.

Ora, so che ciascuno dei presenti può imparare a entrare in traili • e può imparare a ottenere  tutto ciò che vuole dagli stati di  tram • Se però gli stati di trance costituiscono  tipicamente un momento   m cui non riuscite a fare le cose, non sarà così. Gli ipnotisti tradizion.il' hanno sempre reso un cattivo servizio a se stessi, quando hanno chii  i alla persona di fare cose che essa non stava già facendo. Io non  I. fatto così, perché penso che sia sleale verso la persona, oltre a  ni' dere più difficile il mio lavoro.  Io permetto sempre alla persona  . l> fare ciò che già sta facendo, offrendole solo una grande quantità    I alternative. Le permetto di reagire nei modi che le sono più naturili e poi lentamente utilizzo questo fatto per insegnarle a  fare  quali l'­altra cosa  in uno  stato  alterato.  Potete cominciare  da  cose  sempli come il movimento, e poi estendere via via la cosa fino  a otteni i cambiamenti personali più diffusi.

Benissimo. Trovatevi un compagno, inducete uno  stato alterato fissate un sistema di segnali non verbali per dire sì/no. Questi segnai. oltre che movimenti, possono essere reazioni. Potreste farla arros n


Innic segnale che indica  'sì', e impallidire come segnale per  il  'no'.

Oppure potrebbe rilassarsi per dire 'sì' e irrigidirsi per dire 'no'. Se i provate tutta una gamma di possibilità e non notate nessuna reazione, lillte*: "Vorrei chiedere alla tua mente inconscia di fornirmi un segnale i fhUramente riconoscibile, che io possa validamente utilizzare come

lllposta positiva. Ti dispiace fornirmelo?". Poi vi appoggiate allo | fchicnale della sedia e state a guardare. Se lo vedete, bene. Se non lo

Vtilete, dite:   "Per favore, fallo più chiaramente.  Perché io desidero

Ilirre istruito dalla tua mente inconscia e, per poter rispettare appieno

I tuoi bisogni, mi serve un sistema di segnali che sia inequivocabile \ i non ambiguo". Di solito, il vostro compagno arriverà a darvi qual-(ihe reazione visibile. Dedicate una ventina di minuti a fare questo e

fllrnt'altro. Poi tornate qui, e vi fornirò maggiori istruzioni.

Molti di voi mi hanno detto che è stato molto più facile di quanto

Pensassero. Mentre giravo per la stanza, ho visto che molti stavano

fiiiNcendo  brillantemente  senza   rendersene  conto.   Uno   dei   problemi

i thr si incontrano quando si fa qualcosa che abbia a che vedere con

i l'attività inconscia, è che molto spesso le cose sono veramente ovvie.

: Ilo visto una persona che fissava le dita del suo compagno e faceva

domande, mentre il compagno faceva cenno di sì o di no con la testa.

Lui   era   tutto  concentrato  sulle  dita,  e  continuava   a   sbirciarle   con

Hmpre maggiore  intensità, come  se  in  un modo  o  nell'altro  avesse

potuto farle sollevare di più. Dovete capire che molto spesso le rea-

iloni   inconsce,  non  avendo  un   significato,   tendono   a   essere   molto

Villose. Però se guardate solo da una parte, potreste non accorgervene.

2) Identificazione del modello di comportamento che si desidera ttmhiare. Adesso che avete fissato dei segnali positivi/negativi, voglio ihe rimettiate di nuovo il vostro compagno in uno stato alterato e

(

11 facciate identificare un modello di comportamento che è radicato 1 lui ma di cui egli non è contento. Attenzione, a livello conscio lui può pensare:   "Ah, il fumo", ma inconsciamente può darsi che indi-> vMui   qualche   altra   cosa.   Non   ha   importanza   cosa   pensa   di   avere Individuato, perché voglio che diciate al suo inconscio di analizzare lutte le cose presenti nella sua vita che causano il suo problema, e ili Individuarne una che sia di importanza massima e vitale per il mio benessere.

Quando la  sua mente  inconscia ne ha  scelto  uno, fatevi </,//. segnale positivo. Dando queste istruzioni, siete sicuri che se a  li conscio la persona individua qualcosa di futile come il fumo, a li inconscio può forse individuare qualcosa di  più utile.  L'elimin.i delle cattive abitudini è l'applicazione più banale di un mezzo < prendimento. È importante, ma non è importante per il vostro I » sere quanto altre cose. Nella vita di una persona possono essera  i • modelli comportamentali che le impediscono di essere vicina agli   >' di essere spontanea quando si muove nel mondo, o che le impedi-.' di avere la capacità di imparare dagli  altri e di provare piacci i loro  contatto.   Ci   sono   modelli   di   questo   genere  che   sono   di 11 pervadono   tutto  ciò  che  uno  fa.  Un  prodotto  collaterale  di   qn modello può essere l'incapacità di non fumare, o il fatto di svegli > alle quattro di mattina e dover per forza mangiare noccioline ameni "•

Una volta ho lavorato con un uomo a cui capitava proprio qui Si svegliava alle quattro del mattino, e se non aveva le nocciul" americane, non poteva tornare a dormire. Non importava dov < i non importava nemmeno se cambiava fusi orari. Anche il proN' > cambiava fusi orari. Era una cosa molto sofisticata. Tra l'altro, qu. persona era un medico.

Il suo problema era che era costretto a recarsi in luoghi in cui » trovava le noccioline americane. Quando andava all'estero, si poi 1.1 dietro delle noccioline americane, ma talvolta non le facevano pa%  > alla dogana. E ciò significava che si sarebbe svegliato alle quattri'   i mattina. Essendo una persona  intelligente, imparò ad  andare  a  li i > alle nove di sera e ad alzarsi alle quattro del mattino. Tuttavia moglie non amava molto la cosa. Rendeva la vita un po' monoici'

Ora, io sapevo che il comportamento che mi aveva detto di v»! cambiare era solo un esempio di un modello molto più importimi e diffuso. So anche però che lavorare su un esempio è un modo i • lavorare su un modello, e così operai una ristrutturazione.

Dunque, adesso, desidero che voi cominciate col rimettere in tra 11-il compagno, poi ricreiate un segnale 'sì/no' col suo inconscio, e p gli chiediate di individuare, sia a livello conscio che inconscio, •< modello significativo di comportamento che desideri cambiare. Qui i modello, lo potete chiamare X o Y, o in qualsiasi altro modo.

3) Separazione della funzione positiva dal comportamento, a) Ade . potete   seguire   direttamente   il   modello   standard  di   ristrutturazion. Cominciate dicendo qualcosa del tipo:  "Voglio che tu, mente incon\, di Joyce, lasci il controllo dei segnali delle dita a quella parte di ]o\-che le fa fare X. E quando quella parte avrà pieno controllo dei  -,.


 

«m il elle dita, affinchè io lo sappia, entrambe le dita si solleveranno". ||ill//iite sempre i segnali ideomotori come meccanismo di retroazione.

£)  La domanda  successiva è molto  importante.  Chiedete:   "Sei di-

mtu a lasciare che la sua mente conscia sappia qual è la conseguenza ^portante che segue quando lei compie X?". Questa è una domanda III è possibile rispondere sì/no. Se ottenete un 'sì', dite: "Vai avanti

(liglielo sapere, e quando hai terminato, fai sollevare il dito che JlliiH 'sì', fai comparire quel rossore che significa 'sì', (o qualunque (ito segnale), in modo che io sappia che l'hai informata". Utilizzate Itti pi'e elementi di controllo. Utilizzate segnali sì/no non solo per ! risposte, ma anche come elementi di controllo.

Tra l'altro, non ha importanza che otteniate una  risposta positiva

negativa alla domanda: "Sei disposto a far conoscere alla sua mente £0nxcia la finalità reale di X?". Non ha importanza, perché avete già pltrtiuto ciò che volevate: e cioè comunicare sull'argomento. Se con-(Ihuate e chiedete: "Sei disposta a comunicare riguardo a ciò?", la III* mente inconscia potrebbe dire 'no'. E se lo dice, siete bloccato, quel punto, dovrete inventarvi qualcos'altro.

Se nel corso di una terapia familiare chiedete a un padre: "È di-IJxmto a cambiare il suo comportamento verso suo figlio?", lui po-Oebbe dire: "No". Se invece gli dite: "Lei ama suo figlio?", lui (llrìl: "Sì". Se chiedete: "Lo ama veramente?", dirà nuovamente: "SI". Se a quel punto chiedete: "Lo ama abbastanza da essere disposto I operare dei cambiamenti nel suo comportamento in modo da fargli Vivere una vita felice?", non troverete molti padri che risponderanno

io' a questa domanda.

La procedura di ristrutturazione che vi sto insegnando è molto si­mile. Rendete molto facile alla persona rispondervi come voi deside-fite, presupponendo tutto ciò che è importante.

Dunque, io presuppongo che ci sia comunicazione. Se il suo incon-Icìo dice: "No, non sono disposto a dirlo alla mente conscia", ha già (omunicato con me. Io dico: "Allora sei disposto ad immaginarti con Mtìttezza quale tu reputi l'aspetto più utile di questo comportamento?". Vedete, tutto ciò che voglio è comunicare. Non ha importanza che la fiiposta sia 'sì' o 'no'. Che importa se la sua mente conscia sa o no? Anche se la sua mente conscia sapesse, non servirebbe a niente. Tal-Volta, il fatto di sapere una cosa da un'illusione di sicurezza, ma il lutto di informare la mente conscia in sé e per sé non è profonda mente utile. Ciò che voglio, è la comunicazione. Cosa altrettanto im­portante, io voglio fare una distinzione tra il comportamento di cui li persona è scontenta e la finalità reale di questo stesso comporta mento. Questa separazione è anch'essa presupposta nella mia domani la

Io non chiedo se c'è una finalità positiva, io chiedo se la sua  p inconscia è disposta a comunicare qual è questa finalità reale.  S< parte inconscia non è disposta a comunicare la sua funzione reali dico:   "Va bene" e vado avanti. Ho stabilito l'importante distiii/i. tra il comportamento e una qualche finalità positiva. Ciò mi da  ' grossa  flessibilità  nell'operare   cambiamenti.   La  persona  è   sconti i del comportamento, per cui io trovo qualche finalità positiva cui < serve. Ciò apre la porta alla creazione di nuove alternative.

4) Creazione di nuove alternative, a) Non appena la mente con > -. conosce la finalità reale, o la parte inconscia della persona idem il i da sola  quale essa  sia,  il passo  successivo  da compiere  è  quello    ' generare modi alternativi per realizzare la finalità reale stessa. Potn   <• semplicemente chiedere a quella parte se non sarebbe disposta ad fingere dalle risorse creative da cui nascono i sogni e scaturiscono idee (potete descrivere tutto ciò che ha a che vedere con la mami stazione di nuove alternative, la risistemazione delle cose, la creativi! > per trovarvi nuovi modi di realizzare quella funzione, diversi da qm II che attualmente utilizza. Rassicurate totalmente la parte sul fatto i Ir non è costretta ad accettare una di queste alternative, e che non cl< necessariamente  abbandonare  il  vecchio  comportamento.  Può  seni pii cernente andare ad attingervi e otterrà tutta una messe di altri mi>< I di realizzare la stessa finalità.

b) Quando ottenete un 'sì' ditele di andare avanti, e di ridarvi un altro segnale positivo quando ha  trovato dieci nuove alternative.  '•• la mente conscia sa qual è il modello di comportamento e qual e- 11 funzione che esso assolve, potete permetterle di conoscere quali soir le dieci nuove alternative. Ma non è affatto necessario che le conosc i Voglio che vi limitiate solo a queste cose, anche se forse non hann. molto significato per voi. Cominciate col chiedere alla persona di indi viduare un comportamento riguardo al quale vuole avere più altern.i tive. Poi dite essenzialmente:   "Separa il comportamento che stai un lizzando da ciò che esso dovrebbe realizzare, dalla sua finalità". .!'< » dite:   "Benissimo, adesso che hai separato queste due cose, e conost > la differenza, voglio che tu attinga a tutta la tua creatività e ries< i a trovare dieci nuovi modi di realizzare questa finalità. Non sei obhli gato a usarli. Non sei incaricato di cambiare qualche cosa. Trova sei 11 plicemente dieci modi nuovi nei quali  saresti in grado di realizzili. la stessa finalità".

Quando la persona vi segnala che effettivamente ha dieci nuove .il ternative, o che ne ha solo otto, fermatevi. Riportatela allo stato ili veglia. Bene, provate.


Nel pezzo di lavoro che avete appena compiuto, la cosa fondamen-|||lc che avete cercato di realizzare è portare la persona a imparare in-Bnsciamente a separare il comportamento da ciò che il comporta-jHento stesso cerca di realizzare. Se un comportamento rappresenta un ttodo di realizzare un particolare risultato, una volta operata questa fllitinzione vi sarà facile portare la persona a generare altre possibilità, |fe, dieci, cinquanta modi di realizzare la finalità voluta, diversi dal fomportamento che costituisce un problema. Andate alla ricerca di Hlo<ii che siano altrettanto immediati, efficaci e disponibili del modo ihc sta utilizzando adesso. Una volta fatto ciò, di norma non è molto \ difficile cominciare a indurre cambiamenti molto diffusi.

Se pensate solo in termini di cambiamento di un comportamento, tome per esempio il fumo, non avete molta possibilità d'azione. Ri­guardo al fumo ci sono solo due possibilità: o fumate o non fumate, |d è molto difficile far sì che una persona non faccia una cosa. Se Invece ricominciate da capo e lavorate nei termini della funzione reale ««scita dal fumo, per esempio il rilassamento, avrete molta più flessi­bilità. Infatti ci sono molti modi per rilassarsi.

Talvolta una persona prova deliberatamente a effettuare la sostitu-iione del sintomo, ma di solito si incontrano difficoltà. Prendiamo per esempio una persona che inconsciamente vuole provare soddisfa-gìone, e ottiene questa soddisfazione mangiando un pezzo di dolce al Cioccolato. Se sostituiamo il mangiare col dipingere un quadro, la cosa non funzionerà molto bene, perché è molto più facile avere un pezzo di dolce al cioccolato che fare un quadro.

Per rilassarsi, è molto più facile fumare una sigaretta che andare In Messico. Forse il fumo non vi rilasserà altrettanto bene, ma è molto più immediatamente disponibile. Inconsciamente voi non fate quel tipo di distinzioni qualitative che fate razionalmente. Potreste decidere co-icientemente che mangiare un dolce al cioccolato non è una soddisfa­zione adeguata, perché dopo avrete da pentirvene, a detrimento di altri aspetti della vostra esistenza. Potreste decidere che l'avere un hobby o trovare qualche altra cosa da fare vi soddisfcrebbe di più. Se però il sostituto che cercate di usare per avere quella sensazione di soddisfazione non è immediato e disponibile come il dolce al cioc­colato, o tornerete allo stesso modello di comportamento, o troverete qualche altra cosa che sia facilmente disponibile.

Ora, certe volte, quando trovate una cosa altrettanto immediata, trovate qualcosa di valido. Ma spesso la gente smette di mangiari-troppo e comincia a fumare. Oppure smette di fumare e spontanea

mente acquista peso. Oppure abbandona qualche abitudine che r  ' civa, ma finisce col fare qualcosa di ancor più distruttivo. Per qu. è importante avere un modo di valutare le alternative che si scel;1,»'

5) Valutazone delle nuove alternative,   a] Adesso vi chiedo di mi tervi di nuovo in coppia con la stessa persona di prima e di contimi > la fase successiva. Rimettetela in uno  stato  alterato, ristabilite  il stema di segnali che stavate usando, qualunque esso sia, e poi  i ' detele di analizzare singolarmente le varie alternative,  e di valiti*. una per una per  vedere  se  inconsciamente  crede  che  siano  al»:> altrettanto immediate ed efficaci e disponibili del mezzo che a-.li sta utilizzando per realizzare la funzione reale. Qualunque sia l'ini.zione  che  sta  dietro  al  comportamento,  queste  alternative  funzi<» ranno con la stessa efficacia per realizzarla? Ogni qual volta ne /./ tifica una che risponda a questo criterio, fatevi dare un segnale posi/:; in modo da poter contare il numero di alternative che inconsciarru i sceglie. A voi interessa sapere quante sono le alternative che ini.' sciamente reputa rispondere a quel criterio. Se ne ottenete dieci, m. messi bene.

b) Se  ottenete  meno   di   tre   alternative   accettabili,   fatela   toni,i indietro  alla  fase  quattro  per  generarne  altre,  fino  a  che  ne   al>l almeno tre. Se avete una sola alternativa per fare bene una cosa, 11. c'è grande possibilità di  scelta.  È  la  situazione  nella  quale  si  ti.. la maggior parte di voi in questo momento, riguardo a tutto ciò <l state affrontando.  Se l'unico modo attraverso cui  vi potete otten. ' immediata gratificazione e soddisfazione è quello di mangiare  tropi o  di  sgridare i  vostri  bambini  o  quel  che  sia,  in  realtà  non  av ' un'alternativa. Se generate solo un'altra possibilità, non avete an<« un'alternativa,  avete  solo  un dilemma.

Se avete tre possibilità, oltre a quella che non vi piace, allora < > frate nel Regno della Scelta, e questo è veramente l'interesse dell'ali. < nativa. Per questo voglio che facciate creare almeno tre possibili! che l'inconscio accetti come altrettanto immediate, disponibili ed i M caci per raggiungere quel particolare scopo.

6) Scelta di un'alternativa,    a)  Ora,  una  volta  ottenuto  dalla   |>< > sona  il  segnale che ha  tre  alternative,  dovrete  farle  scegliere  in«'i sciamente quale di queste intende provare. Non volete certo che sa I la vecchia alternativa, così il modo migliore per aggirare questa  p" sibilila  è  rappresentato  dalla  presupposizione.   Chiedete   alla   perse.i di scegliere tra questi nuovi modi quello che la colpisce come il / efficace, il più disponibile per soddisfare la sua finalità, quale che > e di darvi un segnale positivo quando ha effettuato questa scelta.

h Poi chiedete alla sua parte inconscia se è disposta ad assumersi !f\l>onsabilità di utilizzare la nuova alternativa al posto della vecchia tf (re settimane, per valutarne l'efficacia. Se scoprirà che non fun-iriti, potrà sempre provare le altre due, oppure tornare al vecchio nna. Il ritorno al vecchio modello di comportamento non costi-Ilice un fallimento, ma è semplicemente un segnale della necessità generare più possibilità, forse di notte, durante il sogno e il sonno, furse nelle fantasticherie diurne.

Una delle cose che ho scoperto nel mio lavoro con la gente è che andò seguono le usuali procedure terapeutiche, ipnotiche o mediche, llfmiti  a  farle  cambiare,  le   persone   spesso  cominciano   a   cambiare w> spontaneamente di quanto farebbero normalmente. Quando non ii'ono  a ottenere  il risultato  voluto,  cominciano  a  costruire  gene-lli/./.azioni sulla difficoltà del cambiamento, e sul fatto di non farcela, (Vece di considerare semplicemente la mancanza di cambiamento co­li  un'indicazione del fatto che  le  alternative  che  avevano  generato in erano adeguate, e che è giunto il momento di trovarne di migliori. Quando siete riusciti a ottenere che la parte inconscia della persona assuma  la  responsabilità  di  provare  una   nuova   scelta,  chiedetele |Ì darvi un segnale se scopre che la nuova alternativa non è abbastanza urna.  Poi, dite  alla parte  inconscia  di  usare ciò come  segnale per incrare una nuova alternativa ancora migliore. Ciò potrebbe avvenire !l processo del sogno, della fantasia, o potrebbe rimanere totalmente livello   inconscio.   Una   nuova   alternativa   inadeguata   diventa   così 'gnale della necessità di creare nuove acquisizioni, piuttosto che una ldicazione di fallimento.   Capite?   È  un  principio  veramente  impor-linte, anche se non lo utilizzate in ipnosi. Quando cambiate una per-lOiiu,  definite   sempre   tutto  ciò  che  potrebbe  essere  considerato  un lllìmento come segnale che è giunto il momento di ampliare il cam-t». Ciò costituisce un apprendimento globale molto migliore di qual-|ijlnsi cambiamento specifico che potrebbe essere indotto in psicoterapia. |lf viene da voi una persona con una paralisi al piede, e voi le trasmet­tine queste acquisizioni e la aiutate a fare sparire la paralisi, le inse-!|h«te che se la paralisi ritorna, è ora di  fare qualche cosa. Ma ciò flou   significa   che   la   terapia   non   abbia   funzionato,   o   che   non   sia

riuscita.

Talvolta un terapeuta mi dice di avere utilizzato un dato procedi­mento con una persona e che questa persona è cambiata per sei mesi, flirt che poi lo stesso vecchio problema si è ripresentato, e lui non IN cosa ha fatto di sbagliato. A me colpisce il fatto che se la cosa e-durata così a lungo, il terapeuta deve aver fatto qualcosa di veramrnir giusto. Anche se il cambiamento fosse durato solo una scttim.m.i,

deve aver fatto qualcosa di molto appropriato. Quello che non li fatto, è stato prendere le cose appropriate tra quelle che ha fatto, 1.1 utilizzarle come base per sapere cosa fare successivamente. Un sintom è come un barometro; vi dice quando le alternative di cui disponi i non sono adeguate per riuscire a gestire le cose e a reagirvi in m<><l< a voi appropriato.

Anche la tensione nervosa può essere considerata un barometro il fatto che non state gestendo in modo appropriato il vostro compoi i i mento. Una volta lavoravo con gente che si trovava in quella che o chiamata 'clinica della tensione'. Io trovavo che quel nome era in 11 ressante per un posto del genere, una specie di metafora. Lì cercava)i. di aiutare la gente a ridurre la quantità di tensione nervosa nella lui. vita, imparando certe tecniche di rilassamento. Ma ciò che in quel 11 clinica non facevano nei riguardi dei clienti e di se stessi era definii! la tensione come una cosa utile. La definivano come una malattia di. doveva essere curata, invece che come un utile modo di segnalazioni del fatto che il loro modo di gestire i problemi non stava andane li bene. La tensione può essere il segnale che è giunto il momento ili appoggiarsi allo schienale della sedia e di usare le tecniche di rilass.i mento, e del fatto che questa è un'occasione per cominciare a pensai' a modi più creativi di affrontare le cose.

Adesso vorrei che vi rimetteste col compagno e gli faceste sceglie i • a livello inconscio le alternative veramente valide, e poi gli facesii scegliere una di queste alternative da provare per un limitato periodi' di tempo. Se l'alternativa non funziona, ne proverà un'altra, o inizieu un qualche comportamento che a sua volta genererà più alternativi Se invece funziona, la mantiene, e ciò allevia il bisogno del modelli' di comportamento che si desidera eliminare.

7) Ricalco anticipato. Se verificate che a livello inconscio il coni pagno è totalmente disposto ad accettare la nuova reazione e ad un lizzarla, a quel punto, senza nemmeno sapere qual è il problema, di tegli di fantasticare di trovarsi nella situazione nella quale più che in qualunque altra sarebbe propenso a reagire col modello di compari,i mento di cui non è contento, e di restare piacevolmente sorpreso nei provare il nuovo comportamento. Fatevi dire dalla sua mente inconsci,! che la cosa funziona ('sì' oppure 'no'). Se in qualche modo la nuoi\i alternativa non funziona, oppure ha effetti collaterali negativi, fate l'i dare un segnale negativo dall'inconscio, e poi fatela ritornare a creari ulteriori alternative. Vorrei che dedicaste circa venti minuti a quesi.i operazione, in modo da riprendere quanto avevate fatto prima e poi tarlo a conclusione.