INTRODUZIONE
L'argomento di questi nostri incontri è
l'ipnosi. Potremmo lanciarci immediatamente in una discussione sull'esistenza o
inesistenza di una cosa del genere, e su come sarebbe
se ci fosse. Poiché però avete già pagato la vostra quota e siete
venuti qui per un seminario sull'ipnosi, penso di non sollevare una tale
discussione.
Spero che nei tre giorni
che passeremo qui assieme giungerete a capire in che senso si può dire che una
tale discussione è fruttuosa. Spero che scoprirete di avere già un
sacco di conoscenze sull'ipnosi, sotto un altro nome, o sotto nessun nome.
Scoprirete forse che certe esperienze, che molti di voi hanno già avuto, sono
esempi eccellenti di uno stato alterato di coscienza.
A tali conoscenze ed esperienze in voi farò ricorso in
queste tre giornate, affinchè ciò a cui assisterete
vi risulti piacevole e istruttivo.
Suppongo che ciascuno di voi sia venuto qui
con almeno due obiettivi. Il primo è quello di scoprire in che modi i modelli ipnotici possano
essere utili, efficaci per voi nel settore in cui operate, sia
esso la psicoterapia, l'industria, l'istruzione, le vendite, eccetera. Suppongo
che voi siate qui per scoprire quali possibilità la ipnosi può aggiungere alla vostra attuale gamma
di possibilità, in modo da riuscire a fare molto più efficacemente le
cose che già fate.
E oltre a questo, sono sicuro che a molti di
voi interessa effettuare alcuni cambiamenti in voi
stessi, all'interno della vostra esperienza qui con noi.
Vi invito a partecipare
tenendo bene a mente entrambi questi due obiettivi. Nel trattare questo materiale, faremo spesso dimostrazioni, esamineremo
che cosa succede, vi chiederemo di fare certi esercizi, dopo avervi
spiegato che cosa vorremmo che faceste.
La
capacità di utilizzare i modelli ipnotici non è diversa da qualsiasi altra
capacità suscettibile di essere appresa. Suppongo che
la maggior parte dei presenti guidi l'automobile. Se non guidate, pensate a qualche capacità percettive-motoria
che avete appreso a padroneggiare, per esempio andare in bicicletta, andare in
pattini, fare qualche sport. Se vi ricordate la prima volta in cui avete cercato di padroneggiare il complesso insieme di
operazioni che guidare una macchina comporta, ricorderete che c'erano molte
cose cui dovevate badare. Le vostre mani facevano un sacco di cose. Una almeno
era sul volante, presumibilmente, mentre l'altra azionava
la leva del cambio. Allo stesso tempo dovevate poter
controllare cosa facevano i piedi. Tre cose potevano fare lì sotto, e
alcune di esse dovevano farle in modo coordinato.
Forse ricordate che certe volte avete spinto il freno
senza abbassare contemporaneamente la frizione, e che effetto disastroso ne è
conseguito. Dovevate fare attenzione a tutte queste cose, e in più dovevate
avere una certa coscienza di che cosa stava avvenendo fuori della macchina stessa.
Come avviene per
qualsiasi capacità percettivo-motoria complessa,
quello che occorre in questi casi è organizzare il compito in blocchi o pezzi
piccoli, in modo che sia possibile esercitarsi isolatamente su ciascun pezzo sino a che non si sia padroneggiato. Una volta che si è riusciti a
esercitarsi su ciascun pezzo al punto che esso è divenuto una capacità
automatica, effettiva, inconscia, si è liberi di badare a nuove possibilità,
alle altre componenti del compito. A quel punto ci si può esercitare su questi
nuovi pezzi, sino a che anch'essi non raggiungano
la stessa condizione di modello inconscio, percettivo-motorio,
effettivo, e non ci sia più bisogno di prestargli attenzione conscia.
Il modo più facile di divenire abile
nell'ipnosi è quello di esercitarsi su pezzi piccoli, uno alla
volta, nello stesso modo preciso in cui si sono appresi molti altri compiti,
come quello di guidare una macchina. Secondo me la
prova definitiva della vostra capacità di padroneggiare l'ipnosi consiste nel
vedere se siete in grado di entrare in una stanza e cominciare a interagire con
una persona qualsiasi in modo tale da provocare lo specifico risultato
ipnotico richiesto, senza avere bisogno di elaborare strategie a livello
conscio. A mio avviso ( ) giorni non
sono sufficienti per raggiungere quel modo d'agire scorrevole, sistematico,
inconscio che è richiesto a un ipnotista
veramente bravo. Quello che però faremo in questi
giorni, sarà suddividere il lavoro complessivo chiamato ipnosi in pezzi
piccoli, e chiedervi di esercitarvi su questi vari piccoli pezzi. E il nostro
compito sarà di distribuire equamente il tempo totale a disposizione tra gli
esercizi sulle singole capacità specifiche in modo da esser sicuri di
trasmettervi un tutto organico, che
vi permetta d'avere una strategia globale per l'ipnosi.
Io
ho fiducia che voi, e in particolare il vostro inconscio, continuerete ad
esercitare tali
capacità anche dopo questo seminario. Così come spero che continuerete ad
aggiungere modi alternativi di raggiungere gli stessi obiettivi, alla gamma di
possibilità che acquisirete qui insieme a noi.
Per tutta la vita noi
continuiamo a fare una cosa misteriosa chiamata modellamento. Quando creiamo
un modello noi cerchiamo di descrivere come va fatta una determinata cosa. In questa operazione, due sono le cose che ci interessano: una
è fare le domande giuste su cosa è veramente necessario sapere, e l'altra è
dare buone descrizioni di ciò che apparentemente funziona. È un po' come scrivere un libro di cucina.
Nei prossimi giorni cercheremo di trasmettervi un modello di come si fa ipnosi.
Questo modello non è la verità assoluta. Non è la risposta ultima. Non è la
realtà. Se per caso voi sapete cosa sta 'realmente' avvenendo, e volete
discutere con me su cosa sta realmente avvenendo, io non sarò in grado di
farlo, per la semplice ragione che non lo so cosa sta
realmente avvenendo. Sì, ci sono effettivamente cose
che so; per esempio, io capisco come viene indotta l'ipnosi. Ma
perché funzioni, questo non lo so. Quello che so, è
che l'ipnosi funziona allo stesso modo di quando impariamo e ricordiamo e tutte le altre cose che facciamo. Funziona allo
stesso modo in cui noi capiamo una lingua.
Dunque l'ipnosi non è
diversa da nessun'altra cosa; però sotto il profilo
in cui ve la insegnerò nei prossimi giorni, essa è uno
strumento estremamente potente. E ci terrei che voi pensaste all'ipnosi come a uno strumento grazie al quale si può realizzare qualcosa
di specifico. L'ipnosi è un amplificatore.
Qualunque cosa facciate, che vendiate automobili,
o dobbiate convincere una giuria, voi potete utilizzare questo strumento, e
generare nelle persone reazioni più intense del solito. L'ipnosi
vi permetterà di continuare a fare qualsiasi cosa state già facendo, ma con un
maggiore impatto. Di per sé, l'ipnosi non fa un bel niente.
Se per caso cado,
tuttora mi faccio un livido. Se mi viene il mal di denti ed elimino il dolore
per mezzo dell'ipnosi, poi devo lo stesso andare da un dentista e fare qualcosa
per il mio dente. Io queste cose le considero dei limiti, ma non nell'ipnosi in quanto strumento, quanto piuttosto in me stesso. Ora come ora, l'ipnosi e le arti della comunicazione in generale
sono discipline ancora ai primi passi.
Il processo d'apprendimento dell'ipnosi è alquanto inusuale, perché, a differenza della maggior parte delle cose che imparate, già sapete come farla. L'unico problema è rendersene conto