Amnesia

Voglio fare un commento su una cosa a proposito di uno degli esercizi. Un uomo ha fatto una cosa che può essere utilizzata pei ottenere l'amnesia. Ha fatto l'esercizio, e quando la donna che aver.i messo in trance ne è uscita, l'ha guardata e ha detto: "Guarda ch< calma c'è in questa stanza". Quando una persona esce dalla trance > apre gli occhi, se la guardate e immediatamente parlate di qualsia i altra cosa diversa dall'esperienza da cui è appena uscita, dirigerei' bruscamente la sua attenzione da qualche altra parte, e tenderete ' ottenere un'amnesia veramente profonda. Ciò è vero sia che la pei sona stia uscendo da una trance profonda, sia che siate nel me//< • di una ordinaria conversazione. Per esempio, potreste stare parlami" con qualcuno dell'ipnosi, e improvvisamente voi passate a parlai' della necessità di controllare i freni prima di affrontare una disci • • in montagna, in modo molto congruo entrate in molti dettagli di-M ' cosa. Se poi chiedete: "Di cosa stavo parlando?" probabilmente i!

vostro interlocutore non se lo ricorderà. Poiché non c'è continuila, 1.1 probabilità che ciò che è avvenuto immediatamente prima ddl'iim-r ruzione venga coscientemente ricordato è molto piccola. In questo modo ottenete un'amnesia.

Provatelo con i vostri clienti, quando non state lavorando ulh cialmente alla creazione di stati alterati. Impartite l'insieme di istru­zioni che volete eseguano come compito a casa, e poi immediata­mente cambiate argomento. Loro proveranno amnesia per le istru­zioni, e tuttavia, in modo tipico, le eseguiranno. In questo modo non ci sarà nessuna interferenza da parte della mente conscia. Siccome non ricorderanno il compito, non potranno avere una 'resistenza con­scia' ad eseguirlo.

Uomo: A me sono capitati dei clienti che si scusavano per non ricordare il compito a casa che gli avevo assegnato, e poi mi descri­vevano esattamente come l'avevano svolto.

Eccellente. È una retroazione veramente buona per sapere che il messaggio è passato.

Quando fate un lavoro di trance ufficiale, non appena la persona esce dalla trance, nel bel mezzo di una frase potete cominciare a par­lare di qualcosa completamente scollegato da ciò che è avvenuto prima o durante la trance. Ciò per lui rappresenta un segnale inconscio che gli dice che voi preferireste non parlare di ciò che è appena avvenuto, e che nemmeno alla sua coscienza ciò ha bisogno di essere presente. L'amnesia è tanto facile da ottenere quanto la maggior parte dei feno­meni di 'trance profonda', e questo è uno dei modi di ottenerla.

Uomo: Avevo sempre dei problemi a provocare l'amnesia nei miei clienti. Poi ho cominciato a fare in modo diverso una sola cosa: aspet­tavo un quarto d'ora circa prima di affrontare qualsiasi cosa fosse avve­nuta durante la trance. È l'unica cosa che ho cambiato, e l'amnesia è cominciata a comparire.

Uomo: Ho scoperto che se dici a qualcuno: "Allora martedì pros­simo prenderà una decisione su questo punto", cambi improvvisamente argomento e ...

Beh, non sarei così diretto. Presupporrei la decisione. Direi: "I'. quando martedì prossimo ci riincontreremo per continuare la discus sione, vorrei che Lei andasse avanti e mi indicasse quale sarà stata la sua decisione in un modo che per me sia particolarmente interessante", e cambierei argomento. Se fate così, il comportamento si presenterà <• non ci sarà nessuna sensazione cosciente di cosa sta avvenendo. Si- e'e della resistenza conscia alle cose che proponete, ciò rappresenta un vantaggio.

Tra l'altro, l'amnesia è un modo per convincere un 'non nedmi. '

di essere stato in trance. Quando esce dalla trance, impegnate imme­diatamente la sua attenzione su qualcos'altro, e più tardi chiedetegli di descrivere tutti gli avvenimenti che hanno avuto luogo, per provarvi di non essere stato in trance.

Lo studio di Milton Erickson era il Regno della Confusione. Nel suo studio c'erano quattrocentomila oggetti, cosicché lui aveva molte possibilità di scegliere su cosa parlare e su cosa dirigere la vostra attenzione. Sistemava sempre gli orologi in modo che lui potesse ve derli e voi no. Gli piaceva molto fare uscire la persona dalla trance, cambiare argomento, e poi dire: "Adesso, prima che guardi l'orologio, vorrei che indovinasse quanto tempo è trascorso". Naturalmente non sapevate mai che ora era, perché Erickson praticava molto bene Li distorsione temporale.

Di solito, ciò costituisce un elemento di persuasione per la persona Se essa non è in grado di dare un resoconto delle ultime due ore, si persuaderà di essere stata in trance. Un altro modo di ottenere l'amne­sia è quello di produrre la dissociazione. Per esempio, se la persona è molto specializzata sul canale visivo, potrei praticare una induzioni di sovrapposizione e portarlo a uno stato di coscienza in cui predo mina il canale cenestesico. Quando ritorna al suo stato normale di coscienza, automaticamente avrà amnesia per l'esperienza di trance Non avrà alcun modo di avere accesso all'informazione, perché la su.i coscienza è di tipo visivo, e lo stato alterato di esperienza era cene stesico. 'Lui', la sua parte visiva, non ne sa niente.

Ogni volta che alterate radicalmente lo stato di coscienza di un.i persona, e poi improvvisamente lo riportate al suo normale state senza creare un ponte tra questi due stati, lei tenderà ad avere amm sia per ciò che è avvenuto quando la sua coscienza era alterata. Nel I" stato normale, non ha modo di accedere a quella informazione; es.s.i è collegata a un altro stato di coscienza.

Nelle forme blande di questo fenomeno, sono state fatte delle ricci che sull'apprendimento. È stato scoperto che se si memorizza una dai > informazione mentre si ascolta la musica, più tardi si sarà molto pn propensi a ricordarla se si ascolterà nuovamente della musica. Sarti' molto più propensi a ricordare le cose che avete imparato quando avei. bevuto del caffè, o avete alterato in qualche altro modo la vostra «> scienza, se riberrete del caffè o altererete la vostra coscienza allo su-.•,. modo.

Questa stessa informazione la potete utilizzare per ottenere ranni. sia. A voi quello che interessa è assicurarvi  d'aver  trasferito  i  c.in> biamenti di comportamento nello stato normale di coscienza della |» sona. È molto importante costruire dei ponti che rendano automati

un tale trasferimento. È per questo scopo che vi facciamo fan- il ru.il co anticipato. Ciò da la sicurezza che il cambiamento che avole i re.ih < si trasferirà nel contesto nel quale ce n'è bisogno.

Lynn, che cosa ho appena detto? (alza un braccio dirigendolo verso un accesso visivo. Vedi appendice 1 sui segnali di accesso visivi)

Lynn:   Non so.

Non mi interessa se non capisci quello che ho detto. Dimmi solo le parole che ho usato.

Lynn:   Non so;  non ricordo. È cancellato.

Avete visto tutti che quando le ho posto quella domanda chiedendo informazioni auditive, ho mosso il braccio dirigendo il suo sguardo in alto alla sua sinistra. Lei ha seguito il mio gesto, e così ha guardato in una dirczione che le permetteva di avere accesso a informazioni visive, ma non auditive. Questo è un altro modo di ottenere la disso­ciazione. Così non c'è da sorprendersi che mi abbia riferito di avere un'amnesia per quanto ho detto.

Questa volta ti ricordi cosa ho detto? (muove il braccio in basso e alla sua sinistra).

Lynn: Hai detto che ho avuto un'amnesia perché mi hai indirizzato ad avere accesso alle informazioni visive e non a quelle auditive.

Esatto. Quando la dirigo sul canale giusto, è in grado di ricordare cosa ho detto. Se voglio avere un'amnesia la dirigo su un canale sba­gliato. Poiché le ho chiesto di ricordare cosa avevo detto, è giusto che diriga il suo sguardo in basso e alla sua sinistra, se voglio che riesca a ricordarlo. Se voglio che sia in grado di ricordare i movimenti del mio braccio, dovrei dirigerle lo sguardo in alto alla sua sinistra. Cosicché, se deliberatamente la dirigo su un canale diverso da quello in cui l'informazione è immagazzinata, proverà un'amnesia.

L'amnesia è tradizionalmente considerata uno dei fenomeni di trance più difficili da ottenere. Se considerate i segnali d'accesso e gli stati di coscienza nel modo in cui li abbiamo descritti qui, non dovrete far altro che dirigere la persona nella dirczione sbagliata e otterrete la amnesia.

Uomo: Che bisogna fare per ottenere che l'amnesia continui anche dopo?

Non ha importanza che continui. Un momento opportuno per otti-nere amnesia è immediatamente dopo avere effettuato qualche cambia mento o avere dato qualche istruzione. Se la persona non ricorda con sciamente, il nuovo comportamento emergerà più facilmente, si-mai interferenza conscia. Se più tardi la persona ricorda, va benissimo

Talvolta, per ottenere l'amnesia, suggerisco verbalmente una div.o dazione tra processi consci e inconsci della persona. Potrei pel

,

pio dire: "E mentre te ne stai lì seduta ... ti parlerò ... e più tu mi ascolterai ... meno capirai con la mente conscia ... e più capirai con la mente inconscia ... perché è alle tue orecchie che sto parlando"

Che può mai significare, quando dite a una persona che non state parlando a lei, ma alle sue orecchie?  In generale, il risultato è un.i dissociazione. Un'altra variazione consiste nel dire:   "Ora non sto pai lando a te;  sto parlando a lui".

Prima vi ho presentato un altro modo per suggerire verbalmente l'amnesia. Prima di portare fuori dalla trance una persona, potrei' impartirle istruzioni del tipo: "E la tua mente inconscia può selezio nare tutto ciò che è avvenuto qui in modo da farti conoscere sol» quelle parti che reputa siano utili conoscere ... perché può essere moli" piacevole scoprirsi nell'atto di utilizzare nuove alternative ... senx.i nemmeno sapere da dove vengono". Oppure: "E tu puoi ricordarli di dimenticare di ricordarti qualsiasi materiale che è meglio lasciai, a livello inconscio".