Alleviamento
del dolore
II dolore è una cosa affascinante, nel
senso che fino a un cerio punto è
utile, e poi non lo è più. Ciò è vero anche per molte altre cose. In una situazione di emergenza, un po' di adrenalina
può essere utile, ma troppa può rendere incapaci; dipende dalla cosa da fare.
Per qualcosa di molto semplice e che richiede molta forza, come sollevare
un'automobile da sopra una persona, più adrenalina c'è, meglio è. Ma per
qualsiasi compito che richieda esatta coordinazione, come aggiustare un
orologio o mettere la chiave nel buco della serratura, troppa adrenalina ha
effetti disastrasi.
Una delle cose che faccio per trattare il
dolore, è di fornire un contesto nel quale la reazione naturale sia sentire
la mancanza del dolore. Questa è una strategia generale sempre valida in
ipnosi: creo un contesto nel quale la reazione naturale è quella che io voglio generare.
Nel classico racconto di Erickson, su
questa tecnica, gli portarono una donna che
stava morendo di cancro. Gliela portarono in una ambulanza, la misero in
una barella e la trasportarono nel suo studio. La donna guardò Erickson e
disse: "Questa è la cosa più stupida che abbia mai fatto nella mia vita.
Il mio medico mi ha mandato qui per vedere se lei poteva fare qualcosa per il dolore.
La morfina non mi aiuta ad alleviarlo. Gli interventi chirurgici non mi aiutano
ad alleviarlo. Come potrà lei aiutarmi con delle semplici parole?".
Erickson, seduto nella sua sedia a
rotelle, si muoveva avanti e indietro,
e la guardava, e ricalcò tutte le sue convinzioni dicendo: "Lei è venuta
qui perché il suo medico le ha detto di farlo, e non capisce come delle
semplici parole potrebbero alleviare il dolore che prova. La morfina non
aiuta ad alleviare il dolore che prova. Gli interventi chirurgici non aiutano
ad alleviare il dolore che prova. E lei pensa che questa sia la cosa più
stupida che ha mai sentito. Bene, lasci etnie
faccia una domanda. Se proprio adesso quella porta si dovesse sua lancare ... e
lei guardando dovesse vedere una grande enorme lij'.n-affamata ... che si lecca i baffi ... e guarda solo lei
... quanto dolon-pensa che
sentirebbe?".
Voglio sottolineare che ha proposto un
contesto nel quale iiev.imo avrebbe
coscienza del dolore. Quando state per essere manjM.ii.i .Li
una tigre, il dolore semplicemente non esiste.
Un'esperienza nella quali il dolore
è assente può essere ancorata e fatta continuare sotto forni.i di uno stato alterato particolare. Disse Erickson:
"Dopo, i dotimi non la capivano
quando diceva che aveva una ligre sotto il letto e I' bastava ascoltare le fusa
che faceva".
Ci sono molti e molti modi di alleviare il dolore. Dovete pensai, quali sono
le cose che,
se provaste un
dolore fisiologico, vi
pori i rebbero a non
avvertirlo. Quando si va dal dentista e ci si
fa fni< un buco in un dente, fa male. Quando lui tocca un nervo,
i segnali fisiologici passano
attraverso i nervi e il vostro cervello fa: "Ahi!"
Succede così.
C'è molta gente
che va dal
dentista, non prende
1.1 novocaina, e non sente
niente. Non fa
nemmeno l'ipnosi. I dentisi! ve
lo possono racconlare. Bucano proprio sul nervo e loro non reagì scono.
L'ultimo dentista da cui sono andato mi disse:
"Non riuscii'' mai a
capirlo. A me fa male, e loro non sentono un bel nienie".
Quali sono le persone che possono fare
quesie cose? Sono le pci sone senza coscienza ceneslesica. Ci sono persone che
non hanno «o suna sensazione, per cui non sentono il dolore. L'unica
cosa che pc irebbe servire è quella di meltergli la mano su una piastra calda
Quando si sarà bruciala fino al gomito, può darsi che se ne accoi gano. Sono quesie le persone che tipicamente si
feriscono molti i Hanno tendenza a sbucciarsi le ginocchia e a sbatiere
dappertutto perché non hanno coscienza cenestesie» e non hanno imparato a stan attenti.
Come stralegia per affronlare il dolore, polele tramutare un.i persona in un individuo del genere.
La domanda che dovete sempre porvi è: "Cos'è che voglio?", e "Dove
ciò avverrebbe naturalmente?".
Ci sono contesti nei
quali \i poteie muovere
e avvenire le
cose ma non
avvenire il dolore.
Vi siele mai feriti alla mano? Vi siete mai tagliali un dito, in modo ci» facesse male veramente? Oppure, ve lo
siete mai pestalo con un mai lello in
modo che veramenle pulsasse dal dolore?
E menire pulsava vi è mai capiialo di dimenlicarlo per una qualche
ragione? In quali conlesio è mai successa una cosa del genere?
Uomo: In una siluazione di emergenza.
Certo. Una siluazione di emergenza è un
esempio classico. Per 1.1 maggior parie delle persone non c'è nemmeno bisogno
di una situa zione di emergenza. Tulio
ciò che gli serve è essere distraile da qua I siasi
alira cosa. La quantilà di allenzione conscia degli esseri umani è tal menie limiiata. La regola è: tutto ciò
a cui la persona può badai' sono selle
più o meno due pezzi di informazione. Così, se li volei< ciistrarre, dategliene nove di pezzi. Date loro qualcos'allro
da fai e qualsiasi altra cosa.
Una volta lavorai
con un uomo
che provava un intenso dolore Aveva avulo un incidente e ne era
uscito con una lesione alla schiena Non so
i dettagli clinici,
ma c'era qualche
ragione di natura
lisiea per la
quale doveva provare
dolore. Venne da
me e mi disse che voleva
essere ipnotizzato. Io dissi che non sapevo se potevo aiutarlo riguardo al
dolore. Avevo un
procedimento che funzionava
molto bene, ma solo con
persone malure e intelligenti, e
francamente non sapevo se era abbaslanza
maiuro.
Gli dissi: "Guardi, le persone più
malure e inielligenii sono quelle che sono capaci di vedere le cose da diversi
punti di vista perceitivi". Tra
l'altro, secondo Jean Piagei, ciò è realmente così. Perciò spiegai a quest'uomo la teoria di Piaget e
il suo esame dell'intelligenza.
Secondo Piaget,
essere intelligenti significa essere capaci di dire che aspetto avrebbero le cose da punti di vista fisici
diversi. Se volessi valutare l'intelligenza di un bambino, polrei usare un
cubo di legno e un dilale. Farei venire il bambino, gli farei vedere il ditale,
poi menerei il cubo di legno davanii al ditale, in modo che impedisca al
bambino di vedere il dilale. Poi chiederei: "C'è nienle dietro il blocco
di legno?". Se il bambino dice: "No", non è molto 'maturo'. Il
bambino 'maiuro' è in grado di visualizzare il ditale anche quando è nascosto,
ed è anche in grado di vedere che aspetto avrebbero il dilale, il blocco di
legno e se slesso se visli dall'altra parte della tavola. L'esame chiede
letteralmente: "Che aspetto avrebbero queste cose se lu fossi lì,
dall'altra parte del tavolo?". Meglio riuscite a vedere le cose da punii
di visla diversi, più siele 'maturi' e intelligenti. Una conseguenza della
visualizzazione di quel genere è che uno diventa
dissociato dalle proprie sensazioni. Questo è quanto i moderni metodi
didallici insegnano a fare ai bambini. Insegnano ai bambini a crescere e a
essere dissociali dalle proprie sensazioni, perché questo è ciò che significa
essere 'maturi'.
Dissi a quest'uomo
che volevo andasse a casa e si esercilasse a una dala cosa, perché la seilimana
successiva gli avrei fallo un esame
approfondito per vedere quanto era maiuro e inlelligenle. Lui avrebbe dovuto capire che aspetto aveva quando
stava disteso sul letto,
dapprima visto da un angolo della stanza, poi dall'angolo opposto, e dopo
ancora da ciascun punto di vista compreso fra i due angoli. Gli dissi che la setlimana successiva avrei preso a
casi) un punto di visla e glielo avrei fatto disegnare in dettaglio. Avrei mi surato il disegno e avrei irovaio esattamenie qual
era l'angolo, e guardando il suo disegno, sarei stato in grado
di calcolare \. intelligenza.
Lui tornò
a casa, e quando una settimana più tardi
ritorno, a
compiuto il compito assegnato. Vi aveva lavorato in modo
metodico. Era molto motivato; voleva che lo prendessi in trattamento e pen sava
che potevo aiutarlo. E quando tornò disse: "Sa, la cosa più strana di
tutte è che tutta questa settimana non ho avuto molto dolore". Un altro
modo di ottenere lo stesso risultato è quello di affidare alla persona un
compito appropriato.
Ci sono altri modi bizzarri di affrontare
il dolore. Se siete con vinti che è possibile farlo, in trance potete fare
qualsiasi cosa. Uri;i volta, a un uomo che era venuto da me, dissi:
"Voglio parlare al Cervello. Non appena il Cervello sarà pronto a parlare
con me, i nessuna parte conscia sa che cosa sta avvenendo, la bocca si aprirà e
dirà 'ora' ". Se ne stette seduto lì per venti minuti e poi disse:
"Oraaa". Io dissi: "Benissimo, Cervello, ti vedo un po'
intasato. 11 dolore è una cosa molto valida. Ti permette di sapere quando devi
badare a qualche cosa. A questa lesione hai già badato nel mode migliore possibile. A meno che tu non possa
tirare fuori qualche altra cosa che è necessario fare, è ora che elimini
il dolore". Lui disse: "Sìii". Io dissi: "Eliminalo subito,
e fallo tornare solo quandi' ce n'è bisogno, non prima". Non ho nessuna
idea di cosa tutto eie significhi, ma suona
così logico, e presuppone che il cervello poss.i fare quello che chiedo.
Dopo di ciò, non ebbe più dolore di nessun genere.