APPLICAZIONE
GENERALE DELLA TEORIA
La teoria esposta fornisce una spiegazione semplice e esauriente
di tutta l'attività mentale delle persone
sveglie, addormentate o ipnotizzate.
Si può rapidamente applicare la teoria ad
una persona sveglia. Fino a quando la mente oggettiva è al
controllo, l'attività sensoriale è forte. L'utilizzazione
dei sensi mantiene la mente oggettiva alla
ribalta e quindi conseguentemente quella soggettiva recede. A causa di questo stato temporaneamente
recessivo della soggettiva, la memoria è povera durante i periodi di uso
attivo dei sensi. Il ricordo può essere stimolato riducendo gli
interessi oggettivi in modo che la mente
oggettiva retroceda e quella soggettiva, che controlla
la memoria, avanzi. Più gli
interessi oggettivi vengono respinti, più la soggettiva
viene alla ribalta con conseguente miglioramento della memoria. Ecco
perché una persona in stato ipnotico, durante il quale la mente soggettiva è al
timone, ha un potere di ricordo eccezionale.
Durante lo stato da sveglio,
con la mente oggettiva al controllo,
l'individuo è capace di ambedue i ragionamenti, induttivo e deduttivo; nello
stesso tempo la mente soggettiva recessiva è ancora sufficientemente attiva per
le normali esigenze di memoria. La logica i processi di
ragionamento e le conclusioni individuali sono normali.
Ogni idea fantastica
e anormale viene
immediatamente respinta e cacciata via
poiché la mente oggettiva, ragionando induttivamente arriva a generalizzazioni logiche (normali) sulle basi di
particolari osservati.
Il sonno ordinario viene raggiunto attraverso una graduale
recessione dell'oggettivo. Non si pensa a niente permettendo ai sensi di
rilassarsi. Quando i sensi si sono sufficientemente
intorpiditi (l'oggettivo è divenuto sufficientemente recessivo) l'individuo
dorme.
Allorché
l'oggettivo recede, il soggettivo avanza.
Quando
l’individuo dorme, la mente soggettiva è al controllo
e questa è la ragione per cui talvolta i sogni sono così strani. Un’idea fantastica o anomala viene rifiutata e dispersa nello stato sveglio attraverso i processi induttivi della
mente oggettiva. La stessa idea, indipendentemente dalla sua fantasticheria o
anormalità, una volta concepita dall'oggettivo recessivo mentre l'individuo
dorme, viene trasmessa al soggettivo dominante e viene accettata come vera. Essa
viene accettata come vera generalizzazione
poiché la mente soggettiva, incapace di un
ragionamento induttivo, non ha alcun mezzo per controbatterla e confutarla.
Così l'idea di essere morto e
nello stesso tempo presenziare al proprio funerale, idea che sarebbe prontamente rifiutata
nello stato da sveglio, costituisce un tipo
di sogno abbastanza comune.
L'assurdità
della idea non è apparente per la mente soggettiva poiché i
particolari osservati e noti che potrebbero portare alla contro generalizzazione dell'assurdità, non possono
raggiungere questo risultato se non attraverso il processo induttivo di cui la
mente soggettiva, che controlla l'individuo addormentato,
è incapace.
Il sonno
ipnotico differisce dal sonno ordinario per il fatto che
esso viene prodotto dall'ipnotizzatore. Per assicurare il sonno ipnotico,
l'ipnotizzatore induce la mente oggettiva del soggetto a recedere in modo da
far prevalere la mente soggettiva, che invece di avanzare come nel sonno
ordinario, senza essere cioè controllata o soggetta a qualsiasi altra
mente, avanza al contrario con l'aspettativa di essere
controllata da, o soggetta a, i suggerimenti dell'ipnotizzatore.
L'autoipnosi è una differente condizione in cui il soggettivo avanza con l'aspettativa di essere controllato dalla
mente oggettiva dello stesso
soggetto.
L'ipnosi può essere definita come una
condizione in cui l'avvicendamento nelle
relative posizioni delle menti soggettiva e oggettiva è ormai avvenuto
ed in cui la soggettiva è stata portata alla ribalta con la aspettativa
di essere controllata sia dall'ipnotizzatore che dall'oggettivo recessivo.
Il processo che da questo risultato è l'ipnotismo.
Quando esso è indotto da un ipnotizzatore e la soggettiva avanza
con la aspettativa di essere da lui controllata, esso
viene chiamato ipnotismo per mezzo di un controllo esterno.
Quando
il soggetto stesso induce l'avvicendamento
soggettivo-oggettivo e il soggettivo avanza con l'aspettativa
di essere controllato dall'oggettivo recessivo, il processo viene chiamato autoipnosi.
Il controllo, una volta
stabilito, può essere mantenuto ed esteso
secondo il volere dell'ipnotizzatore poiché, allorché la mente
soggettiva del soggetto ha accettato l'ipnotizzatore come fonte di suggerimenti.
Ogni suggerimento dato da
quest'ultimo assume per il soggetto stesso la natura
di una incontrovertibile generalizzazione. Il
controllo, una volta assunto, può essere mantenuto o esteso con la semplice suggestione della sua continuità o estensione
poiché essa è accettata dal soggettivo
come una vera generalizzazione.
Il
grado di controllo ipnotico in ogni particolare momento dipende dal grado in
cui la mente oggettiva del soggetto è stata fatta retrocedere, o viceversa, il
grado in cui la mente soggettiva del soggetto è stata portata alla ribalta. Il grado di controllo non è illimitato:
esso è circoscritto al grado in cui la mente oggettiva del soggetto, sebbene
recessiva, è ancora presente.
Questa è la ragione per cui, indipendentemente dal
successo dell'ipnosi, è impossibile superare alcuni istinti fondamentali e
alcune credenze profondamente radicate nel soggetto, istinti e credenze che
variano da individuo a individuo. La maggior parte
delle persone hanno lo istinto innato di conservazione. Nelle donne, in
larga percentuale, la castità prima e la
fedeltà dopo il matrimonio sono credenze profondamente inculcate.
La stessa cosa può dirsi per le credenze religiose che spesso sono così
fermamente radicate da produrre una controsuggestione durante l'ipnosi. Sebbene il grado sia
una questione individuale, anche altri valori morali, etici e spirituali,
assumono rilevanti proporzioni per
molte persone.
L'abbandono del controllo può essere positivo
o negativo, sebbene nella maggior parte dei casi sia positivo.
L'ipnotizzatore suggerisce che a un dato
segnale il soggetto si sveglierà. La suggestione è effettiva poiché la mente del
soggetto la accetta come ogni altra generalizzazione per
cui al segnale dato essa retrocede permettendo all'oggettiva di avanzare.
L'abbandono
negativo del controllo dovrebbe seguire ad una lunga assenza di ogni
suggestione da parte dell'ipnotizzatore, in conseguenza di che la mente
oggettiva del soggetto dovrebbe avanzare
gradualmente e corrispondentemente la soggettiva dovrebbe retrocedere, in
effetti il soggetto passerebbe in uno stato di sonno naturale e quindi se ne
sveglierebbe.
A parte il controllo dell'ipnotizzatore
sul soggetto attraverso le risposte di
questi alle specifiche suggestioni, durante lo stato ipnotico vi sono
altre due possibili conseguenze:
1. L'utilizzazione dell'aumentato potere di ricordo
da parte del soggetto durante lo stato ipnotico; e
2. L'inculcazione dei
suggerimenti nella mente soggettiva del soggetto con effetto continuato
(postipnotico).
Queste due, sono le basi del controllo ipnotico.