“Difendere l’America vuol dire difendere il sistema di vita americano. Quelli che ci attaccano dicono che siamo colpevoli di vivere in case calde d’inverno e fresche d’estate e di spostarci su macchine comode... chi ci vorrebbe impedire di difenderci con le armi, vorrebbe farvi andare al lavoro in bicicletta, come i cinesi”.
Dan Quayle, ex vice presidente USA.
“La bicicletta è il veicolo più rapido nella via della delinquenza; perchè la passione del pedale trascina al furto, alla truffa, alla grassazione!”
Cesare Lombroso
Dieci anni fa, a San Francisco, un piccolo ma determinato gruppo di ciclisti/e decise di averne abbastanza della totale mancanza di rispetto per i diritti dei/delle ciclisti/e, della totale mancanza di rispetto per la loro sicurezza, dei danni che l’abuso dell’automobile come mezzo di trasporto stava facendo alla loro città. In un atto di sfida e di festosa celebrazione si riappropriarono delle strade. Non per protestare né per manifestare: semplicemente per… pedalare.
Passarono i mesi e biciclettate analoghe cominciarono a svolgersi in quasi 100 città in tutto il mondo. Quel che era iniziato come un semplice atto di gioiosa sfida è ormai divenuto uno dei più ampi e diffusi movimenti sociali di questo secolo: una celebrazione mensile/bimensile o settimanale della cultura della bici, durante la quale centinaia di ciclisti/e si riversano in strada…
Per pedalare!
...un semplice appuntamento di ciclisti che casualmente si ritrovano a percorrere tutti la stessa strada, magari lentamente, magari al centro della carreggiata, in una via solitamente trafficata, all’ora di punta, più di una manifestazione è la dimostrazione pratica e reale di come un’altra citta’ sia possibile, bella e divertente:
+bici, +kaos, +liberta’
...l’incontro di ciclisti urbani che rivendicano più spazio e un maggior rispetto per chi utilizza la bicicletta, un mezzo di trasporto più economico, veloce, pratico ed ecologico dell’automobile.
...la proposta di un nuovo utilizzo di spazi urbani concepiti per un traffico soprattutto automobilistico, per un traffico che si è strozzato da solo in ingorghi, perdite di tempo, ricerche di parcheggi.
...l’alternativa creativa alle 4 ruote.
DEFINIZIONELa massa critica è un gioco che può coinvolgere dalle 2 unità alle 20 migliaia di partecipanti, per lo più ciclomuniti.
SCOPO DEL GIOCO: Trasformare la città in un gigantesco tagadà.
DOVE? Il campo di gioco è la tua città
SEGUI LA TESTA! Nella massa ognuno segue la persona che ha davanti, evitare cambi di rotta se la testa è già andata avanti, il gruppo si spezzerebbe, si creerebbero buchi e ci si troverebbe coi piedi a terra, con gente che grida FERMI FERMI, INDIETRO INDIETRO, tutte cose che perturbano il sereno fluire delle relazioni e dei pensieri.
GUIDA TU! Chi ha proposte da fare sulla direzione da prendere deve portarsi in testa alla massa e mettersi in relazione con quelli che ha intorno per tirarli in mezzo nel suo piano. ogni massa è un esperimento avanzato di democrazia diretta.
DA CHE PARTE? La massa è bella quando è varia, servono idee, soprattutto in fatto di strade e mete, meglio privilegiare luoghi inesplorati, tunnel, cavalcavia, traiettorie curvileee, sottopassi, se si gironzola sempre negli stessi luoghi, massa dopo massa, la cosa dopo un po’ diventa noiosa quindi controrivoluzionaria.
CHIUDERE IL BUCO! La bici è un mezzo agile. il gioco della lumaca (ossia il volontario rallentamento esasperante del traffico) è noioso e non rende onore alla leggiadra agilità della nostra macchina a pedali, senza troppa fretta, ma è meglio pedalare, pedalare, fluire, fluire.
LASCIA PERDERE! Meglio evitare scontri verbali e fisici con gli autoinscatolati. Gli scontri verbali spesso portano la massa a fermarsi, a mettere i piedi a terra, ad annoiarsi. Gli scontri fisici invece fanno male e basta.
E’ ROSSO! Fermarsi al rosso può servire a ricompattare il gruppo, questo per quanto riguarda la testa, il resto della massa viene di seguito senza mai fermarsi.
TAPPO! Ai grossi incroci è bene che chi ne ha voglia si metta a fare da tappo verso le vie di ingresso, in modo da frenare gli autosauri piu’ impazienti.
ANDIAMO! Fluire, fluire, fluire. le indecisioni sono noiose quindi controrivoluzionarie. se non si sa dove andare affidarsi al caso piuttosto che fermarsi.
FAI PASSARE! Le macchine che si infiltrano dalle traverse e si trovano incastrate nella massa danno fastidio e rovinano l’atmosfera. Meglio lasciarle passare, i motorini sono fastidiosi, ronzano e sputacchiano fumo, meglio liberarsene.
LA TUA BANDIERA CE L’HAI SOTTO IL CULO La massa critica non è una manifestazione, bensì una coincidenza organizzata, si fa una cosa normale come andare a prendere una birra la sera e lo si fa in gruppo, chi proprio volesse portare bandiere cerchi di evitare la prevedibilità (che è noiosa quindi controrivoluzionaria).
FAI UN PO’ QUEL CHE VUOI La massa non ha nessuna regola fissa, quindi quelli qui elencati sono solo suggerimenti
BUON DIVERTIMENTO!
Ritrovo in piazza del municipio, piazza Palazzo di Città, Torino
ogni 1° sabato del mese ore 16
ogni 3° giovedì del mese ore 21
Yahoo group della massa critica torinese: http://it.groups.yahoo.com/group/massacritica-torino
NUOVO! Blog di Massa Critica Torino: http://www.massacriticatorino.it/
Critical Mass Italia: http://www3.autistici.org/criticalmass//
Critical Mass nel mondo: http://ww.critical-mass.org