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Apoteosi di Radamanto/Amenophis III, 1348 a. C.

 

dr. Marco Guido Corsini, 28 dicembre 2006. Tutti i diritti riservati.

 

 

Dopo ventidue anni esatti dal mio inutile annuncio – con visita di persona all’Istituto per gli Studi Micenei ed Egeo-Anatolici di Roma (margaritas ad porcos?), e poi per scritto via posta, indirizzato all’allora direttrice che nemmeno voglio nominare, tanto mi disgusta tutta la vicenda – che ero entrato nel Disco di Festo, dopo 37 anni di lavoro complessivo (15 anni preliminari di analisi strutturali) a partire dal 1969, studente di Ginnasio all’Anco Marzio di Ostia,   questa è la pubblicazione credo definitiva di un documento eccezionale. E’ la più bella realizzazione dei miei sogni giovanili, quella cui tengo di più. (Ma di realizzazioni ne ho fatte tante e sono certo ne farò ancora) Un giorno l’Apoteosi di Radamanto, insieme ad altri documenti analoghi nella stessa scrittura  pubblicati dallo stesso decifratore come sua prerogativa esclusiva, comparirà su tutte le antologie e letterature greche come regina delle iscrizioni di età minoico-micenea. L’accoglimento che di questo lavoro (e dei miei siti) è stato fatto da tante persone di ogni livello di istruzione e nazionalità, sia attraverso comunicazioni fra loro via internet sia con e-mail a me personalmente dirette, mi ripaga di tutte le delusioni avute dai “cosiddetti addetti ai lavori”. Conoscendo la storia dell’archeologia e delle decifrazioni delle scritture antiche ho sempre saputo ciò che mi sarei dovuto aspettare da loro. Sono le spine delle rose che comunque solo quelli come me riescono a cogliere mentre i “cosiddetti addetti al lavori” per tutta la vita lo sognano solamente, ed è per questo che sono terribilmente... vogliamo dire arrabbiati?

 

In questa bellissima foto del lato A del Disco di Festo, nelle due caselle superiori,  si notano ancor più chiaramente del dettaglio precedentemente da me pubblicato il tratto verticale sotto al “guantone” di Europa e l’occhio del bambino laddove ricostruisco il pittogramma abraso del PALlax.

 

Ricordo su disco aureo del Sole (cm. 16 x 2 ca),  alla dea (anche) del palazzo della capitale Festo, delle cerimonie di divinizzazione di Radamanto/Amenofi III al Labirinto dell’antro dell’Ida, celebrate da Idomeneo/Amenofi IV e sua moglie Megara/Nefertiti, e  rappresentate figurativamente anche sul celebre Sarcofago, riutilizzato posteriormente, da Haghia Triada. Scrittura sillabico-logografica organizzata su quattro vocali (a, e, y i ē, o ō ou), dialetto proto-ionico. Il valore sillabico dei pittogrammi si ricava tenendo conto che la sillaba pare terminare di regola con una liquida, per cui ad esempio l’ascia è PELekys e la donna è una KYRia. Questo comunque è tutto un lavoro da precisare quando avrò a disposizione tutti i segni del sillabario, cioè molto presto, mi auguro.

 

Lato A: 1 ma-ka-rya 2 da(y)-mon 3 la-wry-y-py-py-ty-sy 4 ma-ka-rya 5 Y-so-nya 6 da(y)-mon-ty-sy 7 ty-ke(r)-on 8 so-te(y)-ra-ky 9 py-ra-po(r)-to-py-ty-sy 10 Ke(r)-on-ty-sy 11 DA(Y)-ray  12 ra-nya-rya-ze(y)-py-sy 13 Ke(r)-on-ty-sy 14 nya-dyo 15 la-wry-y-py-py-ty-sy 16 Ke(r)-on-ty-sy 17 DA(Y)-ray 18 ra-nya-rya-ze(y)-py-sy 19 ne-kro 20 Ma-nya-por-ty-sy 21 de(y)-mn°-wy-da(y) 22 y-so-wy-ty-sy  23 y-ke(r)-on 24 [pa]-ra-ky-ty-sy 25 Ey-ro-py 26 ty-de(y)-ya-py 27 dyo-mn°-se-ty-sy 28 ste-ny-NY 29 De(y)-ya-NY 30 ty-mn°-wo 31 Ra-da(y)-mon-ty-sy.

Ἡ αποθέωσις ῾Ραδαμάνθυος.

Πλευρά Α:

μακάρια δαῖμον λαβρύοιφι πίτυς, μακάρια Ἰσόνοια, δαίμων τ᾽ᾖς θηκῶν, σώτειρα κὴ πήρα πόντου πίθιος. Κρειοντὶς Μεγάρη ῾ρ᾽ανιερίζειφι σοί, Κρειοντὶς ναΐδιῳ λαβρύοιφι πίτυσι, Κρειοντὶς Μεγάρη ῾ρ᾽ανιερίζειφι σοὶ νεκρόν. Μανιαπώρθης, δῆμων ὁ ϝίδρις ἰσοϝιθὺς οἴκων, [σφ]ραγισθεὶς Εủρώπη τιθήφι. διὸ μνησθεὶς σθένῃ Νίδᾳ, (Ἀμάλ)θειᾳ Νίδᾳ, θύμενος ὁ ῾Ραδάμανθυς. MGCorsini, Dicembre 1984-Dicembre 2006. Tutti i diritti riservati.

Beata signora palo delle doppie asce, beata Isonoia, che sei signora delle casse funerarie  e protettrice del pitho, borsa dell’ultimo viaggio. La Creontide Megara vi consacra a Te, la Creontide, nel tempietto coi pali delle doppie asce, la Creontide Megara vi consacra a Te il morto. L’Illustre Scomparso, esperto giudice pubblico e civile, è stato affidato in allattamento ad Europa. Perciò è stato sposato alla forte Nida, ad (Amal)tea Nida, il celebre Radamanto. 

Blissful lady double-axes pole, blissful Isonoia, lady of the larnakes and protrectress of the last travel bag pithos. The doughter of Creon  Megara  consecrate there to You, the doughter of Creon, in the shrine with the double-axes poles, the doughter of Creon Megara consecrate there to You the dead. The Illustrious Deceased,  skillful public and civil judge, has been committed in  nursery to Europe. So he has been married to the strong Nida, to  (Amal)thaea-Nida,  the renowned Rhadamanthys.

 

Lato B: 1 De(y)-ya 2 ZE(Y)-nya-ste-ny 3 de(y)-nya-y-ky-sy 4 de(y)-ra-kro-wa-ko 5 Ey-de(y)-me-ny-yo 6 wo-ra-nya-DE(Y) 7 De(y)-ya-DE(Y) 8 y-ra-DE(Y) 9 ZE(Y)-nya-ste-py  10 Ey-de(y)-me-ny-yo 11 De(y)-ya-NY 12 mon-ey-ny 13 Ey-de(y)-me-ny 14 DA(Y)-py-ko-SY(R)  15 dyo-kro-por-y-ky 16 DA(Y)-dyo-ny  17 ra-to-sa 18 y-ry-wo-WO(Y)-NY 19 da(y)-ma-ze(y)-py 20 mn°-me-ke(r)-SY(R) 21  y-mn°-de(y) 22 ZE(Y)-a-wry-yo 23 Ra-da(y)-mon-de(y)-pel 24 dyo-kro-da(y)-mon 25 Ta-ra-nya-sa 26 ty-ry-wo-dyo 27 py-ze(y)-yo 28 Pa-nya-wry-sy 29 y-de(y)-ya-py 30 de(y)-mn°-yo-ty-sy.

Πλευρά Β:

(Ἀμάλ)θειᾳ νεανιασθένῃ, θέινη αἴξ  δ᾽εὐράκρου βαγοῦ Εἰδεμενῆος, οὐράνιᾳ Θήλειᾳ, (Ἀμάλ)θειᾳ Θήλειᾳ, ἱρᾲ Θήλειᾳ νεανιασθένφι. Εἰδεμενῆος, (Ἀμάλ)θειᾳ Νίδᾳ μονοεὐνῇ Εἰδεμένῃ, μεγάλην φηγὸν Συρίαν δικροφόρικην μεγάλοιν δυοῖν ῾ραντός, ἱρήιῳ οἶκῳ Νίδας, δαμάζειφι μνήμῃ αἴγε Σύριω. ὑμνῴδει νηῒ αὔριου ῾Ρὰ δαίμων δε ὑπὲρ δικροδαίμονος Ταράνιας. θύρην ὁδοῖο πιέζει ὁ Φανηαὔρης ἰδέηαφι δειμονοῖο τῆς. MGCorsini, Dicembre 1984-Dicembre 2006. Tutti I diritti riservati.

Ad (Amal)tea forza della gioventù, divina capra del sommo re Idomeneo; alla celeste Nutrice, ad (Amal)tea Nutrice, alla santa Nutrice nel vigore della sua gioventù,  Idomeneo, ad (Amal)tea Nida, alla monogama Idomene, avendo asperso ai due alti (pali) la grande quercia  siria sorretta dalle doppie corna, nel santuario del Nida, uccide presso la tomba due capri siri. Intona poi un inno alla nave del mattino “dio Ra”, quello sulla dea delle doppie corna Tarania. La porta d’ingresso (al sepolcro) imprime Phaniaures coi simboli della sovrannaturale sapienza di quella.

To (Amal)thaea strength of the youth, holy goat of the highest king Idomeneus; to the heavenly Nurse, to (Amal)thaea Nurse, to the holy Nurse in the strenght of his youth, Idomeneus, to (Amal)thaea-Nida,  to the monogamous Eidomene, sprinkled to the two high (poles) the big Syrian oak born by the double horns, in the sanctuary of Nida, kills by the tomb two Syrian male goats. He sings then a hymn  to the ship of the morning “the god Ra”, that about the goddess of the double horns Tarania. The entrance door (to the tomb) imprints Phaniawres with the symbols of her extraordinary wisdom.

 

 

 

 

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