Il femminismo in Italia
( lavoro di Italiano, realizzato in forma di pagina web, da me Mirella Fraterno,
nell'anno scolastico 2002/2003, e con l'ultimo aggiornamento
effettuato il 15 giugno 2003 )
L'Italia ha raggiunto l'unità solo nel
1861
, per cui nel nostro paese,
la lotta per l'emancipazione della donna, si accese
in ritardo
rispetto
al resto dell'Europa, anche perché la rivoluzione industriale giunse
solo verso la fine del secolo diciannovesimo.
Per rivendicare il diritto di voto, comunque, anche in paesi come l'Italia,
nella seconda metà dell'Ottocento
, nacquero i primi movimenti delle
suffragette
, così chiamate perché rivendicavano il suffragio femminile.
Durante la
Prima Guerra Mondiale
le suffragette dovettero sostituire
gli uomini partiti per il fronte,
lavorando
nelle fabbriche e assumendo
ruoli chiave della società
.
Quando il conflitto ebbe termine
non fu più possibile
negare loro il
diritto di voto.
Nel
1919
, così, le donne italiane ottennero l’
emancipazione giuridica
,
facendo abolire l’obbligo dell’autorizzazione maritale sulla gestione
dei propri beni.
Mentre nel
1923
ottennero il diritto di voto alle elezioni amministrative,
ma tale diritto non trovò applicazione a causa della riforma fascista
degli enti locali.
Ai primi nuclei femminili organizzati aderirono in un primo tempo le donne
della
borghesia
, alle quali si affiancarono successivamente le masse femminili
cattoliche
e
socialiste
.
Tra queste ultime, sostenute dal partito socialista, si distinsero in modo
particolare
Giuditta Brambilla
,
Carlotta Clerici
e
Anna Kuliscioff
.
Nel
1910
le rappresentanti delle associazioni femminili italiane parteciparono
al Primo Congresso Internazionale Femminile di Copenaghen, durante il quale
l'
8 marzo
fu dichiarata
Giornata della Donna
.
Anche le nostre suffragette, tuttavia, dovettero attendere ancora dei decenni
prima di ottenere il
diritto al voto
.
Quest'ultimo venne infatti riconosciuto solo nel
1945
con un decreto di Umberto di
Savoia, ultimo re d'Italia.
Nel dopoguerra, all'Assemblea Costituente vennero elette
21 donne
.
Negli
anni '50
le femministe italiane lottarono per le riforme
legislative e si schierano dalla parte delle
mondine
e delle
operaie
conserviere
molestate dai padroni.
Negli
anni '60
inizia la campagna per il diritto all'
aborto
in strutture
sanitarie non clandestine.
Negli
anni '70
, anche grazie al movimento femminista, passa in Italia la legge
sul
divorzio
e viene approvata la legge sul
diritto di famiglia
.
Negli
anni successivi
, infine, passa l'emendamento che dichiara
lo stupro un reato
e nasce anche la
commissione nazionale per le pari opportunità
.
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