Planning support systems

 Descrizione del metodo

 Campo di applicazione

 Expertise

 Link e riferimenti

 Esempi

 

 Descrizione del metodo

Un Planning Support System (PSS), in Europa chiamato Spatial Decision Support System (SDSS), è un'architettura che, utilizzando l'informatica, fornisce le informazioni di supporto alla decisione nel campo della pianificazione; non ha infatti la presunzione di sostituirsi al decisore.

Dentro un processo politico di pianificazione, il ruolo principale delle architetture informatiche è quello di informare i partecipanti al processo degli effetti delle alternative, sia di successo che di fallimento.

Il processo di sviluppo di un PSS è composto da quattro parti principali:

 

Il programma diventa un "ambiente di gioco", molto simile al gioco attuale SimCity™. In SimCity il giocatore vince se sviluppa con successo la sua città, dopo aver imparato le "regole" di pianificazione giocando più volte ed imparando dai suoi errori. Per un approfondimento, si rimanda alla pagina riguardante gli "Urban Gaming"


Nei programmi per PSS, l'utilizzatore del modello impara come raggiungere i suoi scopi testando iterativamente gli scenari alternativi. Tramite l'approccio iterativo l'utente ha la possibilità di modellizzare gli scenari e di notare gli effetti su di essi di un cambiamento nei dati in modo da migliorare ad ogni passo l'impatto sul territorio.


Un PSS deve essere:

 

 Campo di applicazione

Il planning support system estende i sistemi di supporto alle decisioni (DSS) ad ambiti territoriali, implementando la gestione dei dati in ingresso e di uscita GIS.


I PSS:


I PSS gestiscono in particolare l'interazione tra le tecnologie informatiche e la pianificazione. Concentrano la ricerca sullo sviluppo di un'infrastruttura informatica adattabile alle informazioni spaziali, sull'utilizzo di tecnologie informatiche nell'ambito urbano (presente e futuro) con l'obiettivo di cogliere la struttura spaziale urbana, ed infine sulla valutazione dell'impatto di un'emergente tecnologia informatica.
L'interesse si estende oltre lo specifico calcolo tecnologico in modo da capire anche gli effetti delle informazioni spaziali digitali, investigando ad esempio sugli effetti di queste tecnologie sulla struttura spaziale sia urbana sia regionale e sui processi e metodi di pianificazione con cui si è soliti dare una forma e curare le aree metropolitane. Ciò è importante dal momento che l'applicazione di GIS e l'uso di tecnologie informatiche avanzate nei sistemi di supporto alle decisioni è un campo ancora giovane.

Lo sviluppo dei sistemi PSS va nella direzione di migliorare l'integrazione fra rappresentazione e routines matematiche di elaborazione, con l'obiettivo di rendere gli stessi sistemi maggiormente user friendly, condizione necessaria per aumentare il numero di utenti.  

 

 Expertise

I PSS presentano gli stessi problemi operativi già descritti per i DSS, in quanto i Planning Support Systems altro non sono che un'evoluzione in campo urbanistico-territoriale dei Decision Support Systems. Pertanto alla base hanno lo stesso tipo di architettura informatica, che crea uguali problemi nel modello.
I problemi operativi che si riscontrano nell'utilizzo del software "What if?" sono quelli tipici della stragrande maggioranza dei software studiati a fare da supporto alla pianificazione.

Innanzitutto, è chiaro che il software citato opera una semplificazione del processo decisionale che avviene in realtà: infatti non vuole sostituirsi al decisore, ma solo fornirgli un valido aiuto. Le variabili in gioco in un processo di pianificazione territoriale sono certamente molto più numerose e più complesse di quelle considerate nel software.

Analizzando nello specifico il funzionamento del PSS "What if?" si riscontrano una serie di problemi operativi: ci si può infatti imbattere in diversi messaggi di errore. Ad esempio, lavorando sulla base delle indicazioni fornite in input dall'utente può succedere che la tipologia di uso del suolo o di attività immessa richieda una superficie di terreno più grande di quella disponibile per quel determinato uso. Il software pertanto genera un messaggio di errore, che è il risultato di incongruenze non previste nelle assunzioni iniziali dell'utente, che devono per forza essere cambiate dall'utente stesso.

Si può rimediare in tre diversi modi:

 

Il processo di modellizzazione è iterativo nel senso che l'utente comincia con un set di assunzioni riguardante l'adattabilità e un altro riguardante la domanda. Quando questi set vengono combinati con condizioni sul controllo dell'uso del territorio o con piani delle infrastrutture, può risultare che non ci sia spazio sufficiente per quel particolare uso. Ciò richiederà che vengano modificate alcune condizioni fatte sull'adattabilità, sulla crescita o sull'allocazione. Gli utenti devono a questo punto eseguire di nuovo il modello per verificare se il nuovo set di imposizioni produce un risultato più appropriato.   

 

 Link e riferimenti

Il successivo elenco propone alcuni siti che riguardano direttamente il software utilizzato per l'esempio (What-if)

Altri siti sui planning support systems:

 

 

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