VENTI CARATTERISTICI DELLA LAGUNA VENETA

BORA: la bora è un vento freddo e asciutto foriero di bel tempo e gelo (bora chiara), portatore di neve e tempeste (bora scura).
La direzione della bora è NE, ENE, l'origine si ha quando l'anticiclone russo siberiano si spinge fino all'Europa convogliando aria fredda. L'aria fredda d'origine siberiana è costretta a scavalcare l'altipiano carsico e irrompe nell'Adriatico in maniera violenta.
Per questo motivo la bora è detto vento di caduta (catabatico ).
La velocità della bora è molto sostenuta e medie di 100 km ora non sono eccezionali, le raffiche possono arrivare oltre 140 km ora.
Per avere un'idea dell'impeto che il vento esercita a tale velocità, basta dire che 150 km orari equivalgono ad una pressione di circa 120 kg. per metro quadrato.
E' noto che la bora è presaga di prossimo ritorno di tempo bello, ogni ciclo di bora dura di norma vari giorni più lente sono le fluttuazioni barometriche e più lungo è il periodo della bora. Pur essendo un vento discendente che si riscalda di 1° ogni 100 metri di dislivello all'origine la bora è cosi' fredda da raggiungere il mare con temperature notevolmente basse, e creare un generale raffreddamento che scendendo sotto il punto di gelo, fa coprire di ghiaccio i moli e le rive. La violenza dell'aria aumenta la sensazione del freddo. Nel gelido inverno del 1929 si ebbe a Trieste una raffica di 145 km orari, massimo valore registrato, con temperature fra i 14° e i 15° sotto zero.
In quell'anno anche la laguna Veneta gelò, permettendo di andare a piedi dalla Fondamenta Nuove a Murano.
La bora si distingue in BORA CHIARA quando l'anticiclone è presente su tutto il centro nord, portando cielo sereno, aria limpida e secca e basse temperature.
E' frequente nella stagione che va da Novembre a Marzo ma si presenta anche nelle altre stagioni attenuata e meno duratura. Nella laguna di Venezia giunge attenuata rispetto al golfo di Trieste e dura fino a 2-3 giorni.
Questa frequenza trova conferma anche nei detti popolari:
bora,
tre di' dura;
se la va de troto
la dura più de oto.
Quando la bora se move
o uno o tre o cinque o nove.
La BORA SCURA ha origine quando una bassa pressione staziona sull'Adriatico e sul mar Ligure mentre sulle Alpi la pressione è in aumento, generando un dislivello barico.
In questo caso si hanno forti venti, da Nord Est meno violenti che nella situazione di bora chiara, il cielo rimane coperto, in inverno si possono avere bufere di neve mentre in estate si hanno forti temporali con grandinate. La durata è minore che nella situazione di bora chiara.
La minore durata è confermata dal folclore popolare:
bora scura
poco dura.
GRECALE La situazione barica è uguale a quella della bora vale a dire da un alta pressione sull'Europa nord orientale e sui Balcani e da una bassa pressione sul mar Libico.
SCIROCCO: Lo scirocco la cui direzione è Sud Est ha origine quando una bassa pressione si forma sull'alto e medio Tirreno, mentre sui Balcani staziona un'area d'alte pressioni.
E' una caldo secco all'origine che fa innalzare la temperatura di parecchi gradi anche in inverno.
Diventa umido quando passa sul Mediterraneo e sull'Adriatico è quindi apportatore di umidità 80-90% e una diminuzione di visibilità. La pioggia può essere carica di sabbia.
Non soffia a raffiche come tutti i venti caldi ma in maniera costante, la maggior frequenza si ha in primavera o autunno.
Con lo scirocco si ha cielo sereno quando la bassa pressione si trova a Nord dell'Italia, si ha invece cielo coperto quando la depressione si trova nel Tirreno.
E' un vento molto comune a Venezia in quanto contribuisce all'innalzamento del livello del mare, provocando il fenomeno dell'acqua alta.
Questo vento di solito associato ad una situazione meteorologica di blocco (anticiclone sui Balcani che blocca l'avanzata delle perturbazioni) presente in autunno- inverno, ha più volte portato nel recente passato disastrose alluvioni come quella del Polesine (novembre 1951) e Venezia e Firenze (novembre 1966).
D'estate porta caldo afoso e temperature elevate.
Detti popolari:

Schiaranzane de siroco

Gli squarci di sereno no sono duraturi

no rinfresca e dura poco.

Il tempo rimane nuvoloso e caldo.

Sole bianco siroco in campo (Pellestrina)

Quando il sole è pallido si prevede l'arrivo dello scirocco

Siroco ciaro e tramontana scura metite in mar e va sensa paura.

Quando il cielo a Nord é nuvoloso, mentre in mare é sereno non c'è pericolo per i marinai


LIBECCIO: La direzione è Sud Ovest e il nome deriva dalla Libia.
L'origine del vento si ha quando una bassa pressione sosta sull'Europa centrale mentre sul Mediterraneo si ha una situazione anticiclonica.
E' un vento di caduta in quanto costretto a scavalcare gli Appennini, discendendo si riscalda soffiando a raffiche. Si accompagna di solito ad una gran variabilità del tempo.
I pescatori dell'alto Adriatico lo chiamano "GARBIN"
In Adriatico il Libeccio è un vento sporadico è d'estate dura soltanto qualche ora.
Il Libeccio quando salta bruscamente a SE diventa molto pericoloso nella zona delle foci del PO, sollevando mare grosso.
MAESTRALE: Il Maestrale ha origine quando un'alta pressione sosta sul nord Atlantico e una depressione sulla Scandinavia. Le correnti fredde polari o artiche irrompono nel Mediterraneo scavalcando il Massiccio Centrale Francese e i Pirenei incanalandosi nella valle del Rodano. La forte accelerazione fa si che il Maestrale giunga in maniera violenta nei mari ad ovest della Penisola. Insieme con la bora è il vento che raggiunge le maggiori velocità.(urla e biacheggia il mar).
Si manifesta di solito dopo alcuni giorni di bora di cui n'è la continuazione.
In estate è portatore di temporali mentre d'inverno con tempo instabile è foriero di neve.
Si manifesta in tutte le stagioni, ma la maggior frequenza si ha in primavera e inverno.
Nel bacino Adriatico è generalmente un vento maneggevole e nella stagione calda soffia con regolarità fra le 8 e le 9 e rinfresca verso le 14 e le 18.
Apporta bel tempo e nuvolosità costituita da altocumuli lenticolari che non invadono completamente il cielo.
I fortunali nell'Adriatico sono di breve durata.
Maestro fresco bora presto. (Istria)
TRAMONTANA: la tramontana è un vento freddo settentrionale, spira prevalentemente in inverno e molto spesso è il prolungamento del Maestrale o della Bora. In questo caso la tramontana è molto violenta e turbolenta. Può presentarsi con cielo sereno in regime anticiclonico o con cielo nuvoloso con precipitazioni quando è associata ad una perturbazione. La tramontana può irrompere con rapidità, annunciata principalmente dal calo della temperatura o da un improvviso cessare dei venti locali.
OSTRO E' un vento caldo che spira da Sud affine allo scirocco
LEVANTE: vento che spira da Est e porta generalmente pioggia.
PONENTE: vento che spira da Ovest

VENTI LOCALI


Le brezze sono quei venti che spirano di giorno in una direzione e di notte in direzione contraria. Il mare e la terra si riscaldano in maniera diversa.
Brezza di mare: il mare è più lento a riscaldarsi, ma è altrettanto lento a raffreddarsi, mentre la terra si riscalda e raffredda più velocemente.
Durante il giorno l'aria a contatto con il suolo si riscalda più velocemente di quella che sovrasta il mare, si crea cosi' una differenza di temperatura e di pressione.
L'aria riscaldata dal suolo diventa più leggera e comincia a salire dilatandosi, essendo più leggera preme poco sulla superficie terrestre, generando una bassa pressione, mentre l'aria fredda sopra il mare essendo più pesante preme di più generando un'alta pressione.
Il vuoto lasciato dall'aria calda salita è colmato dall'aria più fredda che staziona sul mare.
Si crea cosi' un movimento che dal mare va verso la terra, la brezza di mare che nei mesi estivi mitiga i calori delle zone costiere.
Brezza di terra: Durante la notte le condizioni termiche s'invertono e dalla terra, che si raffredda più velocemente, spira un vento verso il mare, la brezza di terra.
La brezza di mare spira nel primo pomeriggio e dura fino a sera.
La brezza di terra si genera intorno a mezzanotte e si esaurisce di mattino.
Le brezze di mare sono più intense di quelle di terra e possono spingersi fino ad una di 30 km.
Nell'entroterra lo spessore delle brezze è piuttosto basso, può raggiungere al massimo i 600-800 mt. e la loro velocità può raggiungere i 15-20 km/h.