UMIDITA' TERRENO

(Soil moisture)


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La misura dell'umidità del terreno ha importanza in campo idrologico ed agronomico ed è fortemente dipendente dalle caratteristiche del terreno oltre ovviamente al regime pluviometrico.  Il controllo dello stato igrometrico del terreno è utile per la verifica delle stime dei bilanci idrici.

La misura dell'umidità del terreno in profilo verticale consente di verificare la disponibilità di acqua nello strato di terreno interessato degli apparati radicali delle colture interessate.

Inoltre i valori di umidità e di temperatura del terreno, correlati tra loro, influenzano lo sviluppo di patogeni in gradi di attaccare gli apparati radicali.

In genere vengono utilizzati dei sensori piantati nel terreno a determinate profondità funzione del tipo di coltura.

 

La frazione inorganica di un suolo è costituita da particelle aventi dimensioni diverse. Alle particelle con dimensioni superiori a 2 mm si dà il nome di "scheletro", mentre la frazione formata da particelle con diametro inferiore a 2 mm è denominata "terra fine".

 

La terra fine è rappresentata da sabbia, limo e argilla.
 

In base al diametro delle sue particelle la terra fine è classificata in ciascuna delle seguenti componenti:
    - sabbia (diametro delle particelle comprese tra 2 mm e 0,05 mm);
    - limo (diametro delle particelle comprese tra 0,05 mm e 0,002 mm);
    - argilla (diametro delle particelle inferiori a 0,002 mm).
 

La terra fine si classifica in base alla sua "tessitura".

 

Per tessitura s'intende la costituzione del terreno espressa come rapporto tra le particelle di diversa dimensione che lo compongono, convenzionalmente suddivise in classi, in funzione del loro diametro.

La tessitura si definisce sulla base dei rapporti tra sabbia, limo e argilla, secondo due diversi schemi: quello dell'ISSS (società internazionale di scienze del suolo) e dell'USDA (dipartimento d'agricoltura USA).
 

Come dicevamo sopra, lo scheletro di un terreno è costituito dalle particelle con diametri superiori a 2 mm (pietre, ciottoli, ghiaia), mentre la terra fine presenta diametri inferiori ai due millimetri.
I suoli possono essere classificati in base alla tessitura in tre grandi gruppi:
    - sabbiosi,
    - argillosi,
    - franchi,
ciascuno dei quali viene ulteriormente suddiviso in classi. In totale sono state individuate dodici classi granulometriche.

 

Poiché le caratteristiche fisiche della sabbia, del limo e dell'argilla sono molto diverse tra loro, la predominanza di una frazione sull'altra influenza fortemente le caratteristiche fisiche del terreno.

 

 

Il triangolo della tessitura, secondo la classificazione della ISSS.
Valori espressi in g/Kg (‰).

 

La proporzione relativa delle singole frazioni dimensionali determina la classe tessiturale del suolo in questione; sempre secondo l'USDA, queste sono 12, sotto elencate dalla più grossolana alla più fine:

I terreni migliori per la crescita delle piante sono quelli cosiddetti franchi o di medio impasto, contenenti cioè una percentuale di sabbia (dal 35 al 55%) tale da permettere una buona circolazione idrica, una sufficiente ossigenazione ed una facile penetrazione delle radici; una percentuale di argilla (dal 10 al 25%) tale da mantenere un sufficiente grado di umidità nei periodi asciutti, di permettere la strutturazione e di trattenere i nutrienti; una frazione trascurabile di scheletro. Nei terreni di medio impasto il limo risulta presente in percentuali che vanno dal 25 al 45%, meno ce n'è e più il terreno risulta di qualità.

Esiste un calcolatore on line messo a disposizione dall'ARPA Veneto a cui si può accedere semplicemente cliccando sulla figura della tessitura.