UMIDITA' FOGLIARE

(Leaf wetness)


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La presenza d'acqua sulle foglie è dovuta o alla pioggia o alla rugiada che si forma per condensazione dell’umidità atmosferica, quando cioè la temperatura fogliare superficiale è inferiore alla temperatura di rugiada dell'acqua.

La durata di bagnatura fogliare (DBF) rappresenta un elemento chiave nell’insorgenza e nello sviluppo dei processi infettivi di molte patologie ed è per questo utilizzata come variabile guida in numerosi modelli epidemiologici.

La sua misura presenta però numerosi problemi legati all’impossibilità di definirla con precisione da un punto di vista fisico.

La DBF, infatti, non è una variabile agrometeorologica vera e propria, ma il risultato di complesse interazioni tra le caratteristiche fisiche delle superfici vegetali, le variabili agrometeorologiche e il microclima specifico della coltura.

Anche se non priva di difficoltà, una sua accurata e tempestiva determinazione può fornire informazioni molto utili in fase di gestione e protezione delle colture. Per una migliore comprensione del fenomeno e della sua variabilità spazio-temporale sono stati condotti numerosi studi.

Tali ricerche hanno visto l’impiego congiunto di diversi sensori, l’utilizzo di modelli agrometeorologici di simulazione basati sul bilancio energetico della foglia, l’applicazione di diverse tipologie di reti neurali e l’osservazione diretta in campo.
La bagnatura fogliare è una variabile di grande importanza per lo sviluppo di numerose malattie. La presenza di un velo d’acqua sulla superficie delle foglie, infatti, permette il movimento e la germinazione delle spore di alcuni microrganismi fungini e la loro penetrazione all'interno dei tessuti dell'ospite.

La conoscenza di tale variabile diventa quindi fondamentale per la previsione delle malattie e la difesa delle colture, soprattutto mediante l'applicazione di modelli agrometeorologici di simulazione.

La bagnatura fogliare viene misurata attraverso appositi sensori che simulano per quanto possibile la superficie di una foglia vegetale.

Questo sensore ha lo scopo di dare un’indicazione delle condizioni di bagnatura o meno in cui si vengono a trovare superfici fogliari esposte come il sensore stesso all’azione degli agenti atmosferici.

Questo consente infatti di valutare in termini di durata quei fenomeni di bagnatura non altrimenti rilevabili;
Il principio di funzionamento è molto semplice: ai capi di un circuito costituito da numerose tracce parallele facenti capo a due elettrodi adiacenti, ma elettricamente isolati, viene applicata una tensione; è sufficiente una piccola quantità di acqua per chiudere il circuito e fare sì che il datalogger cui il trasduttore è connesso possa rilevare un’apprezzabile variazione nella conducibilità.

Ad esempio, di seguito viene riportato il grafico dell'umidità fogliare rilevato in tempo reale dalla stazione meteo Ercolano.