PROBLEMATICHE  del CONTESTO PSICO-SOCIALE

                                       

L 'ambiente mesolano risente della mentalità anticlericale del ferrarese anche se non sempre diventa antireligiosa. L 'aspetto religioso è ancora condizionato da pregiudizi ideologici anche se molto meno rispetto al passato, lasciando invece più spazio al facile benessere, all' assenza di ideali, al mito del successo come immagine e del denaro senza sacrificio, determinando, per chi non sta al passo. 1' emarginazione che spesso sfocia nella piaga della tossicodipendenza e dell'alcolismo.

Manca il senso dell'appartenenza ad una comunità, c'è la difficoltà a fare progetti comuni e a lavorare insieme per raggiungerli. In particolare il mondo giovanile viene intaccato da questi atteggiamenti che diventano disvalori profondi di cui anche la famiglia è spesso complice.

Ne deriva un identikit del giovane con alcune sfumature principali:

-1'individualismo e l'egocentrismo

- la superficialità e il disimpegno sociale

-1'indifferenza, l'apatia e la mancanza di iniziativa

- l'irresponsabilità dei propri gesti

- il materialismo

- la pigrizia, la fuga dalla fatica, nessuna capacità di adattamento

-1' assenza di senso critico

- la carenza culturale

A livello affettivo la regola è "fare ciò che si sente" diventando istintivi, dove l'unico principio è quello, del piacere. A livello emotivo i ragazzi sono spesso costretti a mettere maschere da super-uomo, inseguendo falsi miti per nascondere le loro paure e il senso d'inferiorità che hanno dentro.

A livello intellettuale le ragazze sembrano essere meno superficiali dei ragazzi, proseguono in percentuale molto maggiore gli studi, ma non sempre ciò diventa cultura legata ai valori, cioè cultura che si fa servizio e spesso rimane ambizione personale.

A livello corporeo e manuale il ragazzo è bombardato dalle comodità, non riesce più a fare fatiche e sempre meno riesce ad esprimere con la gestualità i propri sentimenti profondi che spesso ignora.

Due caratteristiche sembrano evidenziarsi ultimamente in modo netto:

la cultura dello sballo e l'assenza di amicizia vera.

I ragazzi sono sempre più incapaci di conoscere e gestire il loro mondo emotivo (specie la timidezza affettiva) e lo placano comperando emozioni attraverso il fumo, l'alcool e certi tipi di musica, diventando dipendenti da tali atteggiamenti e sostanze.

Il secondo aspetto, l'assenza di amicizia vera, rende molti ragazzi "ognuno col suo viaggio" sempre più soli, pur vivendo in un piccolo paese dove sarebbe possibile avvertire un senso di appartenenza.

Queste due problematiche si esaltano a vicenda negli effetti negativi che possono produrre, portando a conseguenze a volte disastrose.

La causa di tutto ciò sembra comunque essere 1' assenza di valori profondi per cui valga la pena di lottare, che diano senso alla vita. Niente viene preso sul serio. E' in questo contesto che stiamo lavorando che non è molto diverso da quello degli altri giovani ferraresi e per questo il nostro lavoro deve arrivare in profondità, per questo deve passare dal piano del gruppo a quello dell'individuo. Diventa necessario aiutare i nostri ragazzi ad incontrarsi dentro, ad ascoltarsi, a comunicare tra loro, a vivere momenti veri di aggregazione, a riscoprire i valori per cui vale la pena vivere.

                                                  

STORIA del GRUPPO

Vogliamo parlarle un po' di noi. "Da dove veniamo" Abbiamo preparato una breve storia, secondo lo stile scout, con i burattini, costruiti appositamente come segno di quello che abbiamo costruito in 32 anni di lavoro scout a Mesola e nel basso ferrarese.

BREVE RAPPRESENTAZIONE con i  BURATTINI

sulla STORIA del GRUPPO SCOUT                     

             

CHI SIAMO

Ora. dopo averle presentato la storia del gruppo vorremmo presentarle le persone che hanno gradualmente compiuto questo percorso.

Ognuno di noi presenterà un altro membro del gruppo, come segno di unità e stima reciproci.

La Comunità Capi è composta da 29 adulti 14 Femmine 15 Maschi.

( Si presentano i capi gruppo )

La branca Lupetti è composta da 78 bambini dagli 8 ai 12 anni e si divide in tre unità:

Mesola con 42 bambini. Bosco Mesola con 21. Goro con 15.

Ora si presenteranno le staff di ogni unità (Mesola. Bosco Mesola, Goro).

La branca Esploratori e Guide è composta da 36 ragazzi dai 12 ai 16 anni.

Ora si presenterà lo staff che li segue.

La branca Rover e Scolte è composta da 22 giovani dai 16 ai 20 anni

Ora si presenterà la loro staff.

                                                    

"CHE COSA FACCIAMO"

LA SCELTA SCOUT

II nostro obiettivo, forse ambizioso, ma ci crediamo, è l'educazione globale del bambino, del ragazzo e del giovane, nel tentativo di andare incontro a tutti i suoi bisogni secondo il metodo scout, che si basa su quattro punti:

- Formazione del carattere, intesa come formazione della personalità, che mira a sviluppare le capacità di fare scelte in modo autonomo, al di là di ogni condizionamento, di scoprire ciò che si può e si vuole essere, di prendersi delle responsabilità, di farsi dei programmi coscienti di vita, scoprendo la propria vocazione nel piano di Dio.

- Salute e Forza Fisica, intesa come conoscenza e rapporto positivo con il proprio corpo, in quanto dono di Dio e fonte di relazione con gli altri Abilità manuale, intesa come relazione creativa con le cose che mira ad ottenere un'intelligenza e una progettualità pratiche, una capacità di autonomia concreta partendo da mezzi poveri e valorizzando quello che si ha.

- Servizio al prossimo, inteso come educazione all'amore degli altri, al bene comune, alla solidarietà, a scoprire la diversità delle persone come ricchezza, a vivere e lavorare per costruire un mondo più giusto, a rendersi utili sempre secondo lo spirito del Vangelo.

Ogni branca applica il metodo e persegue questi orientamenti in modo diverso e con strumenti diversi:

-La branca lupetti utilizza "il gioco" come strumento essenziale, la branca E/G predilige l'avventura, e la branca R/S il confronto, il dialogo, la discussione e il Servizio.