Nodi |
Un nodo fatto bene è un nodo che resiste a tutti gli sforzi e che è facile da sciogliere.
Un nodo fatto male, invece, si scioglie al minimo sforzo oppure rimane così stretto da non riuscire più a scioglierlo.
Una corda ha sempre la tendenza a disfarsi (cioè i trefoli si allentano naturalmente), a meno che le sue estremità non siano fermate, senza di che diventa presto inutilizzabile.
Per fermare le estremità di una corda ci sono 3 soluzioni:
Piombatura con lo spago;
Piombatura a trefoli (o intrecciata);
Piombatura a turbano (o arricciata).
Piombatura. - Usa una corda sottile. Applica un cappio alla corda da fermare, gira intorno in spirali combacianti e serrate (attenzione alla partenza, guarda lo schizzo). Quando hai fatto una ventina di spirali, passa il capo della cordicella nel cappio e tira il capo libero di questo, fino a farlo rientrare sotto le spirali. A questo punto taglia l'estremità.
La piombatura intrecciata
La piombatura arricciata. E’ più solida di quella intrecciata.
Una corda esige grandi cure se vuoi che duri e non si sfilacci.
Non solo bisogna verificarne spesso i capi per assicurarsi che i nodi che li fermano non abbiano bisogno di essere rifatti, ma bisogna conservarla solo arrotolata, in luogo asciutto. Di tanto in tanto, quando non serve, bisogna controllarne le condizioni e metterla all'aria.
Detto questo, vediamo ora i nodi più utili. Si classificano secondo il loro uso, in modo che, quando si presenta la necessità, tu abbia sempre una o più soluzioni possibili
Distinguiamo perciò:
Nodi di Congiunzione: quelli che servono per unire due corde.
Nodi di Ancoraggio: quelli che servono a fissare una corda ad un supporto fisso: un palo o un oggetto o una persona da tirare o da calare.
I nodi da costruzione: così chiamati perché servono a riunire i diversi pezzi di legno in un qualsiasi lavoro di pionieristica.
Ci sono infine altri nodi che servono a diversi usi: trecce, teste di Turco, ecc...
Il nodo piano, il nodo della rete o del tessitore. Questi sono i più semplici e quelli il cui uso è più comune. Devi usarli sempre quando hai due corde da unire.
Conosci anche il nodo del pescatore, il suo uso e' particolare.
Quando devi trattare con corde grosse questi nodi non sono pratici, fai allora un nodo “Carrick” .
Quando
devi unire i due capi di una stessa corda per un uso durevole, fai un “intreccio”.
Esso ha il vantaggio di mantenere la corda allo stesso diametro il che
è necessario in parecchi casi, per esempio quando deve passare nella
scanalatura di una puleggia.
Quando devi “afferrare” una corda grossa con un'altra molto più piccola, puoi fare un “nodo di zampa d'oca” .
Per fare un intreccio ti occorre un arnese appuntito (vedi tavola) o il punteruolo di un coltello. Ricordati che un intreccio non è buono se non e stretto. Bisogna stringere bene i trefoli a mano a mano che si avanza.
Impara a fare la piombatura ad occhiello. Esso serve a terminare un laccio.
Nodo parlato semplice (del
barcaiolo).
Il
nodo parlato è quello più semplice, il più veloce ed il più usato
dei nodi di ancoraggio.
Nodo a bocca di lupo.
Nodo
a legno semplice.
- Per trascinare una trave. Deve sopportare una trazione continua. Si
disfa facilmente.
Nodo
a legno doppio.
- Stesso uso del precedente, si disfa meno facilmente, ma è più
solido.
Nodo
dell'ancora.
- Solido. Insensibile al movimento di va e vieni e perciò utile per
ormeggiare un canotto.
Nodo
galera. -
Serve per costruire delle scale di corda, molto rapido. Attenzione
quando ne fai uso che la trazione deve venire dal capo libero del
cappio.
Nodo
a otto. -
Serve pure per le scale di corda. Può servire anche a fermare una corda
che passa per una piccola apertura, a fermare un anello che scorre lungo
una corda, ecc...
Lo si usa a volte come scorsoio per fare dei pacchetti.E’ difficile da disfare.
“Su
cappio di galera”.
E’ un cappio ripiegato su se stesso intorno ad un supporto e fermato
per mezzo di un bastoncino. Il nodo serve a sospendere un corpo tenuto
da una corda i cui due capi sono legati intorno a quel corpo..
“Incappellatura”. Serve a fissare un palo.
“Il nodo di cavezza (o a pugno)”. Presenta la particolarità di essere fatto senza i capi. della corda. Serve nelle cordate di montagna. Gli alpinisti che sono alle estremità della cordata fanno un nodo a sedia semplice, quelli al centro fanno il nodo di mezzo (centro della cordata).
“Il nodo di alaggio”. - Ha la stessa particolarità del precedente: si fa senza i capi della corda. Serve a fare dei cappi lungo la corda bisogna tirare, in modo che le persone che devono tirare possano attaccarsi.
Ci sono le legature per allungamenti e le legature propriamente dette. La legatura di giunzione (o diritta) serve a riunire due bastoni o due travi che lavorano l'una nel prolungamento dell'altra.
Quanto alle legature propriamente dette si distinguono:
Legatura quadrata: incomincia e finisce con un parlato.
Qualsiasi nodo da costruzione esige molta cura perché ne può dipendere la sicurezza di un lavoro e perfino una vita umana. Deve essere ben tirato e i giri di corda ben uniti e stretti.
Non
fare mai uno di questi nodi con corde troppo grosse o nuove, perché con
simili corde non è possibile stringere sufficientemente.
Ricorda che una legatura non diventa più solida se ha più giri di corda, in genere ne bastano tre o quattro.
Nodi vari
“Gamba
di cane” (Margherita). Serve
ad accorciare una corda quando la trazione è continua. Di uso frequente
al campo per accorciare i tiranti di una tenda.
“Nodo
del cappuccino”. Serve per
fare una corda a nodi e anche per impedire ad una corda di passare per
un buco.
“La
treccia”. Fatta con lacci di
cuoio serve per fare delle corregge per attaccare coltelli, borsellini,
ecc...
“La
testa di Turco” .Serve per
fare anelli da fazzoletti con spaghetti di cuoio.
Come
regola generale non imparare i nodi con degli spaghi, ma con delle
corde.
Non accontentarti di sapere fare meccanicamente il nodo quando te ne dicono il nome, ma sappi, anzitutto, fare il nodo che occorre e nel posto che occorre.
Durante
un salvataggio nessuno ti domanderà se il tuo nodo è a sedia doppia o
a sedia inglese, ma che sia fatto rapidamente, solidamente, che risponda
esattamente al suo scopo e che si possa disfare facilmente dopo l’uso.
Nodi di Base |
Nodo semplice |
Per non far uscire una corda da un anello |
Nodo del cappuccino |
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Nodi di Giunzione |
Nodo Piano o Nodo del Terzarolo o Nodo dell'Amicizia |
Non va usato per forti pesi. |
Nodo della rete, o nodo incrociato, o nodo di bandiera |
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Nodo della rete doppio |
È il nodo migliore per unire due corde di spessore differente. |
Nodo del pescatore, o nodo inglese |
Per unire due corde di uguale spessore, specialmente se umide.
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Nodo del chirurgo |
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Nodo di rosetta |
È un caso particolare di nodo piano. |
Nodo di carrick |
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Nodi di Salvataggio |
Nodo di Bolina, o Gassa d'Amante, o Cappio del Bombardiere |
![]() Forma un anello che non scorre. Per far salire o scendere una persona lungo una parete verticale, o per portare aiuto a qualcuno in pericolo in un posto difficilmente accessibile. |
Nodo di bolina doppio |
![]() Ha gli stessi impieghi del bolina semplice, ma è molto più efficace perché ha due anelli che sostengono meglio una persona. |
Nodo di bolina triplo |
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Nodo del tessitore |
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Nodi di Ancoraggio |
Nodo galera o Nodo Scorsoio |
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Nodo parlato, o Nodo del Barcaiolo |
È il più semplice dei nodi di ancoraggio, è molto solido ed è facile e
rapido da sciogliere. |
Nodo a bocca di lupo |
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Nodo di Prusik |
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Nodo a mezza chiave |
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Nodo Paletto, o nodo del muratore, o nodo a legno, o nodo d'anguilla |
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Nodo dell'evaso |
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Nodi di Accorciamento |
Nodo a Otto, o Nodo Savoia, o Nodo d'Amore, o Nodo Alemanno |
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Nodo Margherita |
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Nodo a testa di turco |
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LEGATURE |
Legatura a TRIPODE |
È una delle varie legature che permettono la costruzione di un solido treppiede,
utile al campo per tanti pratici impieghi.
L ‘ esecuzione è molto facile :
a- Si esegue un parlato su uno dei pali esterni e si procede avvolgendo tutti e tre i pali.
b- Eseguire almeno 7-8 giri completi, nel disegno ce ne sono soltanto 4 per motivi di semplicità grafica.
c- Passare la cima tra il primo ed il secondo palo strozzando con due passate.
d- Passare tra il secondo ed il terzo palo eseguendo altri due giri di strozzatura, chiudendo il tutto con un parlato da fissare al palo esterno opposto a quello da cui si era incominciato nella fase a.
e- La legatura è a posto, ora sarà sufficiente allargare le basi dei pali fino ad ottenere l ‘ apertura desiderata ed utilizzare quindi un solido treppiede.
Legatura QUADRATA |
La legatura quadrata si usa per saldare due bastoni perpendicolari tra loro,
che formano cioè quattro angoli di 90°.
a- Si inizia con un parlato semplice sul palo verticale e sotto a quello orizzontale.
b- Con la parte più lunga del cordino, che va tenuta sempre ben tesa, avvolgete i pali seguendo per tre volte il percorso indicato nella figura. I giri successivi al primo vanno posizionati all'esterno di questo, sul palo orizzontale , all'interno , su quello verticale.
c- Concluse le tre passate procedete eseguendo una strozzatura.
d- La strozzatura si esegue con almeno due passate di cordino, non è necessario farla se al punto di contatto dei pali si usano gli incastri.
e- Si chiude la legatura eseguendo un ‘ altro parlato sul palo verticale sopra il palo orizzontale.
f- Le due estremità libere (**) vengono legate assieme con un nodo piano e la legatura è conclusa.
Legatura DIAGONALE (o Legatura in croce) |
Questo tipo di legatura trova il suo corretto impiego per saldare due bastoni che si incrociano con angoli ottusi e acuti (non perpendicolari!).
Il metodo di lavoro si basa su una serie di passate da eseguire con attenta cura.
a- Si inizia con un nodo d ‘ anguilla che avvolge diagonalmente entrambi i pali.
b- Parallelamente al primo nodo si eseguono due passate
c- Seguendo il percorso illustrato si hanno tre passate che incrociano perpendicolarmente quelle del punto b.
d- Due giri di strozzatura, se non ci sono gli incastri.
e- Si conclude con un parlato.
f- Le due estremità libere si collegano con un nodo piano ben teso, come tutto il resto della legatura.