"In Co.Ca. c'è posto per tutti ?"

Dialogo fra un Capo e un "Partente" che chiarisce molti dubbi...

Tratto da un Articolo del Notiziario della Regione Emilia Romagna 

"Il Galletto" del Luglio 2001

di   Don Danilo Manduchi (A.E. Emilia Romagna)

Rover: "Fare" il Capo Scout dopo la Partenza è possibile per tutti ?

Capo Clan: Anche volendolo, non tutti possono fare il Capo Scout.

Rover: Perché ? Chi lo decide ?

Capo Clan: La Co.Ca. nel momento in cui uno chiede di entrare in gruppo come Capo, anche se si è cresciuti in quel gruppo.

Rover: Con quali criteri ?

Capo Clan:

1 - Avere fatto proprie le 3 scelte del Patto Associativo e pensare che siano una fortuna per la vita; vivere una decente coerenza con queste.

2 - Essere capaci di concrete relazioni positive con gli altri Capi (Co.Ca., Staff, Associazione Regionale, Associazione Nazionale, Campi scuola di Formazione...)

3 - Essere capaci di concrete relazioni positive con i ragazzi.   Spesso si pensa che solo questo terzo criterio sia necessario e indispensabile; in AGESCI non è così.

Il perdurare, e anzi, il crescere in queste 3 dimensioni sarà poi anche criterio per restare o meno in Co.Ca.

Rover: Cosa intendi dire quando chiedi a chi vuole entrare in Co.Ca. "una decente coerenza" con le scelte del Patto Associativo ?

Capo Clan: Penso ci debba essere un "minimo" al quale un Capo non può sottrarsi nel vivere le scelte di scautismo, di cristianesimo, di impegno nella società.   Questo minimo non è facile determinarlo.   Probabilmente ha caratteristiche diverse a seconda delle persone.   Mi pare però che "essere Capo" (cioè anche testimone) possa e debba significare per ciascuno alcune precise scelte concrete di vita alle quali almeno tendere esplicitamente e che questo si debba vedere davvero.

SCELTA SCOUT, per esempio, potrà mai voler dire fare Servizio senza Generosità, senza Dedizione, senza Preparazione, sempre e solo nell'atteggiamento di stare e misurare il proprio impegno nell'intento di difendere il più possibile il proprio tempo libero ?

Oppure SCELTA CRISTIANA può essere qualcosa di non influente sulla propria vita che - in pratica - fa invece riferimento ad altri "maestri", ad altri valori, ad altri compagni di strada ?

SCELTA POLITICA sarà scimmiottare ogni moda del nostro tempo oppure, piuttosto, essere attenti ad esprimere una alternatività di vita costruendo così un mondo di giustizia e di amore ?

Rover: Soprattutto per quanto riguarda la Fede, non è possibile 

"essere in ricerca" ?

Capo Clan: Essere in ricerca è la condizione "normale" del Cristiano e dell'Uomo.   Ma questo può essere l'alibi per atteggiamenti autogiustificativi di superficialità o disimpegno alle fedeltà richieste al Capo.   . . .

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