Articolo sui Campetti di Specialità

della

Regione Emilia Romagna

di

Cecilia Sgaravatto

 

BRANCA E/G

ALLA SCOPERTA DI NUOVE FRONTIERE:

I CAMPETTI DI SPECIALITA’

Che novità è mai questa??!! Si tratta di un nuovo esperimento che la Regione intraprende già da due anni e che alcuni capi della branca E/G hanno deciso di consolidare secondo un progetto unitario che sia la sintesi delle diverse esperienze già realizzate in alcune zone dell’Emilia Romagna. 

Ma andiamo con ordine e partiamo dall’inizio.

L’idea di organizzare dei Campetti di Specialità nasce dall’esigenza di dare la possibilità ai ragazzi della branca E/G di sviluppare, all’interno del sentiero scout, le loro capacità personali apprendendo nuove tecniche finalizzate all’acquisizione di una specialità in base alle loro attitudini e ai loro interessi.

Poiché nella rosa dei campi e degli eventi per la branca E/G non è prevista questa modalità di formazione, ecco attivarsi questa sperimentazione: nel 2001 si effettuano i primi campetti ufficiali a livello regionale, già anticipati tuttavia nel 2000 da alcuni week-end di specializzazione (trappeur, natura, pennese-topografia e pronto soccorso) organizzati dalla zona di Ferrara. L’esperienza si rivela quanto mai positiva e alcuni capi della branca decidono che è davvero il momento di istituirla come evento significativo del sentiero di Reparto. A questo scopo iniziano a ritrovarsi periodicamente per costituire un coordinamento a livello regionale, e, negli incontri già realizzati nel novembre e nel gennaio scorsi, viene redatto un calendario e un programma per i prossimi campetti di specialità che quest’anno saranno ancora più ricchi e approfonditi. Viene inoltre scelto un logo simbolo dell’iniziativa, cioè la “Main ouverte” dell’architetto Le Corbusier a significare quanto si può realizzare attraverso il proprio ingegno e le proprie mani.

 Ma vediamo in cosa consiste l’evento e come viene organizzato.

Si tratta di un fine settimana di formazione a cui possono partecipare tutti gli esploratori e guide del primo e secondo anno di Reparto con età massima di 13 anni. Obiettivo del campo è di fornire occasioni di conoscenza e di approfondimento delle singole specialità, che durante il campo saranno presentate e sperimentate attivamente da parte degli E/G, al fine di stimolare la conquista della specialità prescelta. Diventa quindi per i ragazzi un’occasione di imparare facendo, in collaborazione con i capi, che mettono a disposizione le loro competenze, e con altri ragazzi con la possibilità quindi di mettere in comune la vita dei Reparti di provenienza, le storie personali, le conoscenze già acquisite, le tradizioni e i talenti di ognuno. Si realizza così un’esperienza non solo di apprendimento di tecniche e abilità, ma soprattutto di crescita della personalità in un clima di scambio e condivisione e di stimolo a portare all’interno del proprio Reparto quanto vissuto al campo per arricchire tutta la comunità.

Alla fine del campo viene consegnato dallo staff (composto da due capi campo, un AE ed eventuali aiuti capo) un attestato di partecipazione che però non sarà garanzia assoluta della conquista della specialità, ma solo un punto di partenza nel cammino di raggiungimento della stessa.

Dopo l’esperienza già realizzata nelle zone in questi ultimi due anni, si è constatato che i ragazzi tornano a casa entusiasti, pieni di buoni propositi e pronti a trasmettere agli altri quello che hanno ricevuto.

Un plauso di merito quindi ai pionieri di questa nuova avventura della branca E/G che ci tengono a precisare che sarebbero felici di accogliere l’eventuale disponibilità di capi che volessero mettere a disposizione le loro competenze per ampliare la gamma di specialità da presentare ai campetti.