| biblioteca |

biblioteca

 

L'insostenibile leggerezza dell'essere

di Milan Kundera

 

a cura di Enrico
Un libro per la mente. Kundera dà un saggio delle sue capacità letterarie in un romanzo che non ha niente di romanzesco (se non nella parte conclusiva) e dove la storia è solo un argine su cui infrangere liberamente pensieri e riflessioni e lasciare che la sua penna stabilisca la rotta. Praga è la culla della vicenda nella quale si intrecciano le storie di 4 personaggi, che cercano, ognuno a suo modo, l'amore perfetto. E' quindi un libro sulle debolezze umane, sull'incapacità assoluta dell'uomo di soddisfare pienamente la propria volontà e i propri sentimenti, sulle sue imperfezioni e sull'ineluttabilità degli errori e dei compromessi a cui l'uomo deve sottostare. 
Eppure la figura dell'uomo non ne esce completamente sconfitta. Nella sua ostinazione nel cercare il meglio per se stessi, ogni singolo personaggio, ha il suo momento catartico di piena "maturità" in cui si libra al di sopra del fango e della nebbia della realtà da lui plasmata. E' un uomo, alla resa dei conti, "positivo", anche perché prima o poi si accorge che la leggerezza dell'essere (che Kundera vede come il desiderio atavico e istintivo di liberarsi di tutto e tutti) è insostenibile perché completamente sterile e vuota.
Il momento emotivamente più coinvolgente, pieno di inaspettato pathos, è a mio avviso, proprio quello in cui uno dei personaggi (non vi dirò quale) sentendo forte il richiamo del suo spirito che lo spinge verso la leggerezza assoluta, si ritrova ad un passo dal suicidio.
Tirando le somme è un libro da leggere se si vuole "cibo" per la mente, se si è disposti a fermarsi durante la lettura per riflettere e dare vita a pensieri propri, se si è curiosi di scoprire un Kundera che sembra poter possedere una saggezza e una conoscenza dell'uomo quasi sovrumana. Per tutti quelli che cercano una lettura divertente o disimpegnata, rilassata o con un po' di verve, allora è meglio lasciar perdere.

 

 

 

Piccolo dizionario di parole fraintese

(tratto da L'insostenibile leggerezza dell'essere, di Milan Kundera)

 

a cura di Schió

DONNA - Essere donna è per Sabina un destino che lei non si è scelta. Ciò che non abbiamo scelto non possiamo considerarlo né un nostro merito né un nostro fallimento.

 

TRADIMENTO - Il primo tradimento è irreparabile. Esso provoca una reazione a catena di nuovi tradimenti, ciascuno dei quali ci allontana sempre più dal punto del tradimento originario.

 

MUSICA - Per Franz è l'arte che più si avvicina alla bellezza dionisiaca intesa come ebbrezza. Un uomo non può essere ebbro di un romanzo o di un quadro, ma può ubriacarsi della Nona di Beethoven, della Sonata per due pianoforti e percussione di Bartók o di una canzone dei Beatles. Franz non fa distinzione tra musica classica e musica leggera. Questa distinzione gli sembra antiquata e ipocrita. Ama allo stesso modo il rock e Mozart.

Considera la musica come una forza liberatrice: essa lo libera dalla solitudine, dalla chiusura, dalla polvere delle biblioteche, apre nel suo corpo una porta attraverso la quale l'anima esce nel mondo per fraternizzare.

 

LUCE e BUIO - Per Sabina vivere significa vedere. Il vedere è limitato da due confini: la luce forte che acceca e il buio totale. È forse questo a determinare in Sabina il disgusto verso qualsiasi forma di estremismo. Gli estremi significano i confini oltre i quali la vita termina, e la passione per l'estremismo, in arte come in politica, è un desiderio di morte mascherato.

Così come la luce, anche il buio lo attira. Sa che oggigiorno viene considerato ridicolo spegnere la luce quando si fa l'amore, e per questo lascia accesa sopra il letto una piccola lampada. Però, nell'istante in cui penetra Sabina, chiude gli occhi. Il piacere che lo riempie richiede il buio. i occhi. È un buio puro, perfetto, senza pensieri e senza visioni, è un buio senza fine, senza confini, è il buio dell'infinito che ciascuno di noi porta dentro di sé. (Sì, se si cerca l'infinito, basta chiudere gli occhi!).

 

FORZA - «Perché l'amore significa rinunciare alla forza» disse Franz piano.

 

CIVETTERIA - Che cos'è la civetteria? Si potrebbe dire che è un comportamento che mira a suggerire la possibilità di un'intimità sessuale, senza che questa possibilità appaia mai come certezza. In altri termini: la civetteria è una promessa di coito non garantita.

 

REGIMI COMUNISTI - Chi pensa che i regimi comunisti dell'Europa Centrale siano esclusivamente opera di criminali, si lascia sfuggire una verità fondamentale: i regimi criminali non furono creati da criminali ma da entusiasti, convinti di aver scoperto l'unica strada per il paradiso. Essi difesero con coraggio quella strada, giustiziando per questo molte persone. In seguito, fu chiaro che il paradiso non esisteva e che gli entusiasti erano quindi degli assassini.

 

Le PERSONE - Se è possibile dividere le persone in categorie, lo è certamente solo sulla base dei desideri profondi che le orientano verso questa o quella attività che esse svolgeranno per tutta la vita. Ogni francese è diverso. Ma gli attori di tutto il mondo si assomigliano tra loro, a Parigi, a Praga, fin nell'ultimo teatrino di provincia.