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Il lupo di mare
di Jack London
a cura di Cesare 'i Luca
Ho
appena finito di leggere il primo romanzo scritto da Jack London nel 1900,
"Il lupo di mare" appunto.
Nel romanzo, un critico letterario affermato, dai modi tanto gentili da essere
soprannominato dagli amici "signorina Van Weyden" (il cognome), viene
catapultato dagli eventi sulla goletta Fanthom capitanata e di proprietà del
capitano Larsen detto "Lupo" per la malvagità, la crudeltà e
l'autorità con cui la governa. (Era di famiglia, visto che il fratello era
chiamato Morte Larsen)
Il damerino viene obbligato a passare molti mesi sulla goletta dove imparerà ad
apprezzare la vita e a viverla in modo "attivo", sudando giorno per
giorno per sopravvivere perché sul Fanthom vige la legge del più forte .
Il Comandante si dimostrerà ben più crudele del lupo da cui prende il nome:
alla fine cieco, sordo da un orecchio e poco prima di morire cerca di
strangolare il protagonista, senza riuscirci,e alla domanda perché lo abbia
fatto, risponde: "Oh, solo per vivere, per sentirmi vivo. Per il piacere di
schiacciare un altro essere più debole di me." [ndr una vera bestia]
Tutta la narrazione è veramente accattivante, piena di descrizione che
catapultano il lettore sul "Fanthom" dove si intrecciano storie di
marineria, vicende umane, violenza e morte.
a cura di Placidino 'e copp' 'e Cuont'
"Cara, amore…" Così si chiude un romanzo del 1900, ma piuttosto che l'ironico modo di dire ormai in voga, sembra piuttosto il nefasto precursore di infiniti numeri di armony…tuttavia non conoscendo a menadito le trame di questi ultimi voglio immaginare che Lupo Larsen, un
"Saddam di altri tempi" direbbe Carlo, sia davvero uno dei più notevoli personaggi che la letteratura abbia potuto produrre, un paradigma vivente, anche da morto.
genere: romanzo per ragazzi
casa editrice (udite udite): incontri nautici
prezzo: € 13.94