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Estensione del dominio nella lotta

di Michel Houllebecq

 

 

di Umbertino
Il romanzo migliore dal mio punto di vista è sicuramente il primo, il testo parla di un trentenne impiegato presso una ditta di servizi informatici e di un suo viaggio di lavoro, detto così sembra banale. In realtà lo scrittore ci porta all'interno della psicologia dell'uomo medio della società occidentale, è un romanzo breve che, pur non cercando la provocazione sistematica come il successivo, propone una fotografia glaciale della società contemporanea: "I miei personaggi non sono né ricchi né celebri; non si tratta di emarginati, di delinquenti o di esclusi. Si trovano nelle mie pagine segretarie, tecnici, impiegati statali, quadri aziendali. Gente che talvolta perde il lavoro, che talvolta cade in depressione. Quindi, gente che in definitiva è media e che a priori ha ben poco del fascino romanzesco. È senza dubbio questa presenza di un universo banale, raramente oggetto di descrizione (anche perché il più delle volte pressoché sconosciuto agli scrittori) che ha sorpreso nei miei libri - in particolare nel mio primo romanzo. In effetti sono pervenuto alla descrizione di quelle menzogne abituali e patetiche che la gente si racconta per riuscire a tollerare l'infelicità della propria esistenza." Il romanzo, che consiglio solo a chi sta attraversando un buon momento della sua vita, ha il forte pregio di parlare delle cose che lo scrittore conosce profondamente. Ci sono all'interno dell'opera degli intermezzi letterari molto simili all'opera poetica dell'autore. In ogni suo romanzo Houllebecq fa leggere ai suoi personaggi dei libri che da profondo conoscitore della letteratura mondiale commenta in maniera eccelsa. Tutti i romanzi sono scritti in prima persona. 

 

titolo originale: Extension du domaine de la lutte

Romanzo edito in Italia da Bompiani. 

I edizione marzo 2001

€ 6,20 pag 152.