Già
d’allora, badò
a nutrire le bestiole un signore di buona volontà che si era
reso conto
dell’impossibilità
per i gatti, in quelle condizioni, di procurarsi adeguatamente il cibo
e, nonostante l'età avanzata, continuò a farlo,
con
perseveranza, per diversi anni, fino a pochi giorni prima
della
propria morte. Carmelina sapeva di quei gatti e non esitò a cominciare ad occuparsene, quando le fù riferito che il brav'uomo stava male. Successivamente, per accudirli, aveva ottenuto regolare autorizzazione dal Commissario Straordinario per il Comune di Pisticci (nota prot. n. 626 del 16/11/1998). |