Castellazzo Bormida – SS. Trinità da Lungi: Interno

La pianta a croce latina è suddivisa in tre navate da due file di pilastri. I quattro pilastri che delimitano l'incrocio con il transetto, oltre alle semicolonne e alle lesene, recano apposite membrature intermedie sulle quali dovevano gravare degli archi diagonali nervati: indizio sicuro, questo, della presenza di tre volte a crociera costolonate in corrispondenza delle tre  campate  quadrate del  transetto.  Tutti i sostegni erano un tempo corredati di bei capitelli in finissimo calcare, elegantemente scolpiti a motivi astratti, vegetali e zoomorfi.

La navata centrale presenta attualmente una volta a botte unghiata con sottarchi. Le navate laterali e la campata mediana del transetto hanno volte a crociera Lo spazio preabsidale  ha volta a botte.

L'abside è decorata da affreschi risalenti rispettivamente alla prima metà del XIV secolo e alla metà circa del XV. Si possono riconoscere tre composizioni diverse, affiancate e separate da incorniciature. Nel mezzo si trova la figura alquanto consunta di Cristo benedicente assiso in trono. La raffigurazione di destra rappresenta la Trinità nella rara formula iconografica delle tre Persone identiche e distinte, sedute alla mensa eucaristica, con calice e patena davanti a ciascuna di esse. A una successiva campagna pittorica appartiene il riquadro di sinistra in cui è raffigurata la Virgo lactans.

Nel complesso lo stato di conservazione dell’edificio è buono.